La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biomedicina
Gilberto Corbellini
Daniel Kevles
La biomedicina
La nascita e l'affermazione della biomedicina ha rappresentato uno [...] impedito di abusare del nuovo potere della biomedicina. Negli Stati Uniti questi movimenti produssero un numero crescente di cause per negligenza; nelle università sia europee sia americane essi favorirono altresì, grazie all'intervento di esperti di ...
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MAINARDI (Manardi), Giovanni
Daniela Mugnai Carrara
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 e fu battezzato col nome di Giovanni Giacomo, come egli stesso informa (Epistolarum medicinalium libri XX, Venetiis, [...] rigoroso procedimento logico, che attraverso le tecniche di divisione e risoluzione individuasse caso per caso la natura e le cause della malattia. Gli spiccati interessi per gli aspetti pratici della medicina e la critica in particolare ai testi di ...
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PANTALEONI, Diomede
Riccardo Piccioni
– Nacque a Macerata il 21 marzo 1810, quartogenito di Pantaleone, avvocato, e di Marianna Petrucci, in una famiglia borghese fra le più facoltose della città.
Il [...] 22 settembre, fu subito nominato commissario degli ospedali romani; si dimise da tale incarico agli inizi del 1872 a causa dei continui ostacoli frapposti ai suoi progetti di riforma.
Fu nominato senatore nel novembre del 1873. Nell’aula del Senato ...
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BEAUREGARD (Bérigard, Berigardo), Claudio Guillermet signore di
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Figlio di un medico, Pierre, nacque a Moulins, nel Borbonese, presumibilmente nel 1590, sebbene il Niceron proponga la data del 15 [...] chiaramente negative sulle possibilità della ragione umana di varcare le soglie delle naturali esperienze e di risalire alle "cause prime", alla nozione di un Dio creatore e ordinatore della realtà sensibile. Così, come è stato osservato" l ...
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BIGNAMI, Amico
Francesco Bignami
Nacque a Bologna il 25 apr. 1862 da Francesco ed Eugenia Mazzoni; laureatosi in medicina e chirurgia nell'università di Roma nel 1887, nello stesso anno entrò come aiuto [...] globale dell'emisfero cerebellare simile a quella osservata nell'emisfero cerebrale controlaterale, e dovuta quindi alle stesse cause.
Nel 1919-20pubblicò in collaborazione con A. Nazari i reperti anatomici di molti casi di encefalite letargica ...
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Paranoia
Bruno Callieri
La paranoia (dal greco παράνοια, "follia", composto di παρά, "oltre", e un tema affine a νοῦς, "mente") indica, secondo la sempre valida definizione che ne diede E. Kraepelin, [...] , si deve a M. Klein, che ha ipotizzato l'esistenza di una 'posizione paranoide' nel bambino di 3 mesi, causata dall'uso esteso della proiezione come difesa contro 'persecutori' interni ed esterni. La maggior parte degli studiosi ritiene, però, che ...
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Andropausa
Franco Dondero
Viene definito andropausa (o climaterio maschile) quell'insieme di modificazioni, soprattutto a carico della sfera genito-sessuale, che si manifesta nell'uomo nella sesta decade [...] di 70 anni è presente un microcarcinoma a livello prostatico. Se appare oggi da escludere che una terapia con T possa essere la causa dell'insorgenza di un tumore della prostata, non vi è ancora una chiara risposta all'interrogativo se il T possa far ...
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Colera
Augusto Panà
Riccardo De Sanctis
Il colera è una malattia infettiva acuta, caratterizzata da violente scariche diarroiche, vomito, crampi muscolari, e infine eventuale collasso cardiocircolatorio, [...] di Londra era dovuto all'inquinamento dell'acqua di un'unica pompa. Ancor prima che fossero identificati i microbi come causa della malattia e si riconoscesse l'esistenza di un contagio, vennero prese misure d'igiene pubblica e nacquero le prime ...
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Sadismo
Vittorio Volterra
Il termine sadismo venne coniato, nel 1869, dallo psichiatra R. von Krafft-Ebing, che lo derivò dal nome del marchese D.-A.-F. de Sade, scrittore francese del 18° secolo. Designa [...] omicidi, soprattutto di bambini), è difficile, in quanto il sadismo costituisce un disordine comportamentale complesso le cui cause non sono note. Se esso rappresenti un'attività viziosa, un disturbo ossessivo-compulsivo, o un tipo di ipersessualità ...
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Meteoropatia
Umberto Solimene
Con il termine meteoropatia si indica quel complesso di sintomi o reazioni patologiche che si manifestano in stretta e abituale correlazione cronologica e causale con [...] terapia delle sindromi meteoropatiche è rivolta per il momento più a combattere i sintomi che non ad agire sulle cause prime, del resto ancora molto difficili da individuare. Dato però che i meteorolabili sono anche neurolabili si consigliano dei ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...