LEO, Pietro Antonio
Piero Sanna
Nacque ad Arbus, villaggio della Sardegna sudoccidentale, il 2 apr. 1766. Della sua giovinezza sappiamo ben poco. Anche le scarne informazioni sulla sua intensa, seppur [...] cattiva temperie dell'aria") per fare emergere l'assoluta necessità di una corretta diagnosi e di una precisa individuazione delle cause della malattia.
Nella seconda parte dell'opera, la critica impietosa dei modi in cui molti medici affrontavano le ...
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BENIVIENI, Antonio
Ugo Stefanutti
Nacque a Firenze il 3 nov. 1443 (cfr. Archivio di Stato di Firenze, Libri dell'età, II, c. 174, Tratte 443), da Paolo, notaio, e da Nastagia de' Bruni, di antica e [...] opera di Carlo Burci (Di alcune ammirabili ed occulte cause di morbi e loro guarigioni. Libro di Antonio Benivieni fiorentino è lecito arguire come egli andasse ricercando nei cadaveri le cause di morte e si sforzasse di stabilire un parallelo tra ...
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CAGNATI, Marsilio
Giorgio Stabile
Medico, nato a Verona nel 1543. Compiuti i primi studi di umanità a Verona, si trasferì allo Studio di Padova, dove ebbe come maestri Giacomo Zabarella e Bernardino [...] proposito stilerà una Relatione dell'infermità del Cardinale Salviati (Roma 1603) al fine di fugare qualche "sinistro concetto" sulle cause della morte del cardinale. Dalla Relatione risulta come fossero stretti i legami del C. con la Curia romana e ...
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anoressia e bulimia
Marco Salvetti
I principali disturbi dell'alimentazione
La persona che soffre di anoressia rifiuta il cibo e quindi dimagrisce moltissimo: un adulto può arrivare a pesare dai 40 [...] malattia. Spesso all'anoressia si associano altri problemi, come depressione o ansia, o si alternano periodi di bulimia.
Le cause di questa malattia sono ancora sconosciute. È opportuno tuttavia che chi ne soffre venga curato sia con farmaci sia con ...
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L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del [...] da atrofia neuronale. La natura di questi processi non è stata ancora chiarita e sono stati chiamati in causa ora meccanismi infiammatori, ora vascolari, involutivi, immunitari. Comprendono le sclerosi cerebrali infantili, forme per lo più secondarie ...
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(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente [...] casi di micobatteriosi atipica, la cui incidenza è molto aumentata dopo la comparsa delle infezioni da HIV, causando un importante problema epidemiologico, in quanto i micobatteri atipici sono resistenti alle comuni terapie antitubercolari.
I bacilli ...
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Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica.
Per estensione, ogni disturbo che altera la trasmissione di un messaggio e ne riduce [...] senza possibilità di recupero. Essa ovviamente può dipendere da molte altre cause, anche diverse dall’esposizione al r. e, per quanto r. sono segnali elettrici caotici che per varie cause insorgono in un amplificatore elettroacustico e si manifestano ...
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(o leucocita) Elemento cellulare del sangue appartenente alla serie bianca. Morfologicamente nei Mammiferi i l. si differenziano dai globuli rossi per le dimensioni, per la forma e per la presenza del [...] condizioni normali i l. sono in numero di 5000-8000 per mm3 (nel neonato fino a 20.000). Per cause patologiche possono aumentare (leucocitosi) o diminuire (leucopenia). In particolare, per leucocitosi si intende l’aumento complessivo del numero dei ...
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Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti).
Caratteri generali
Le m. sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica [...] dell’epidermide, in altre cellule dell’epidermide e del derma, nell’iride e nella coroide. La quantità di m. è la causa principale del colore più o meno scuro della pelle dei vari gruppi etnici umani. Sotto l’azione della luce protratta la quantità ...
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fecondità Attitudine a procreare.
Antropologia
A tutti i livelli culturali, dalle civiltà di cacciatori e raccoglitori preistorici (Paleolitico) e odierni, alle civiltà cerealicole, il produrre naturale [...] donna. Quest’ultimo indice oscilla intorno a valori compresi fra il 50 e il 70‰ in Europa. Le cause più importanti di differenziazione sono: l’effettiva incidenza delle pratiche contraccettive per la limitazione volontaria delle nascite; fattori ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...