CAMPOLONGO (Campilongo), Emilio
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nel 1550 da Lodovico, professore di medicina teorica nell'ateneo padovano, di antica e nobile famiglia. Studiò medicina nella città natale; [...] 1586, contiene appunti dalle sue lezioni, riordinati variamente e da lui approvati, in cui espone la natura, le cause, le varietà, i sintomi dell'artrite; tratta inoltre degli antidoloriferi e dei rimedi chirurgici, farmacologici e dietetici contro ...
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FOLCHI, Giacomo
Giulia Crespi
Nacque a Roma il 25 dic. 1789 da Salvatore, commerciante, e da Agnese Meli. Pur orientandosi verso la medicina (nel luglio 1811, infatti, si laureò in tale disciplina e [...] nelle zone rurali) in rapporto all'insorgenza delle febbri indusse il F. a sostenere la tesi che le cause della propagazione delle infezioni fossero da ricercare nel complesso delle condizioni ambientali in cui vivevano i pazienti osservati: "... si ...
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vertebra Ciascuno degli elementi ossei di forma discoide o cilindrica che, disposti in colonna (colonna vertebrale), costituiscono la prima porzione dello scheletro assile di un ampio gruppo di organismi [...] ed è applicato alla faccia posteriore dei corpi vertebrali. I legamenti tesi tra le lamine, detti legamenti gialli a causa della colorazione, hanno una struttura istologica speciale e sono costituiti da tessuto elastico e da elementi connettivali; le ...
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VENTILAZIONE (fr. ventilation, aérage; sp. ventilación; ted. Lüftung; ingl. ventilation, airing)
Enzo CARLEVARO
Al. Gi.
Generalità. - È l'insieme dei mezzi atti a fornire ad esseri viventi l'aria necessaria [...] nella pressione esterna in corrispondenza di locali esposti diversamente e quindi possono provocare spostamenti della zona neutra o essere causa di scambî d'aria anche quando non vi siano differenze di temperatura fra interno ed estermo. L'effetto di ...
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I progressi in tema di a. sono rappresentati tanto dalle continue scoperte di sostanze dotate di tali attività, quanto dall'approfondimento dei problemi generali relativi alla loro azione antibatterica, [...] contenenti quantità determinate di a., dischetti e compresse che vengono posti sulla superficie di agar, in piastra, insemenzato con il germe in causa. L'a. si diffonde nel terreno nutritivo, per cui, dopo un periodo di tempo di 18-24 ore in cui la ...
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Fame
Luigi A. Cioffi e Massimo Cresta
Il termine ha diverse accezioni: in rapporto all'individuo indica la sensazione psicofisica provocata dal bisogno di nutrienti; riferito a una popolazione, invece, [...] ben più drammatici di quella che ha interessato l'Italia negli anni Ottanta; il divario si è determinato non perché le cause naturali che l'hanno prodotta siano di diversa entità, ma perché le società dei paesi del Sahel sono più vulnerabili, in ...
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Alterazione a carattere degenerativo e necrobiotico del parenchima e proliferativo dello stroma di organi vari (fegato, polmone, rene, stomaco ecc.), con tendenza alla sclerosi interstiziale e alla retrazione [...] della c. sono l’ittero, le tromboflebiti, le emorragie, le anemie gravi, l’insufficienza cardiaca, la cachessia. Fra le principali cause di c. predominano l’abuso protratto di alcool e l’infezione da virus epatitici (di tipo B, C e delta). La ...
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(o itterizia) Colorazione gialla della cute, delle sclere e delle mucose, dovuta al patologico aumento nel sangue della bilirubina che si deposita nei tessuti; quando tale colorazione è appena rilevabile [...] b) deficit di captazione da parte dell’epatocita a causa della mancanza di una proteina vettrice (ligandina); la bilirubina coniugata, non potendo defluire nel duodeno, passa nel sangue. Le cause più comuni di i. sono, tuttavia, le epatiti e la ...
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Anatomia
Ognuna delle 24 ossa (12 per lato), che con lo sterno e la porzione dorsale della colonna vertebrale formano la gabbia toracica (fig. 1A). Le c., di forma allungata, piatta e incurvata, si articolano [...] e quello genetico. Il primo considera il profilo verticale della costa, mentre il secondo si basa sui processi che hanno causato l’attuale assetto costiero. Si identificano così le c. primarie e le c. secondarie. Le c. primarie sono classificabili ...
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spleno- Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, che significa milza. Splenocito Nome dato da A. Pappenheim ai grandi istiociti mononucleati che si trovano nella milza.
Patologie [...] essere isolata o concomitante a quella degli altri organi addominali. Splenorragia Emorragia che ha origine dalla milza; le cause più frequenti sono traumatiche; la sintomatologia si rende evidente con anemia acuta quando, rotta la capsula, il sangue ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...