GIUFFREDI (Giuffrè), Argisto
Bernardo Piciché
Nacque a Palermo, da Giovanni, banchiere, di famiglia originaria di Pisa; il nome della madre è ignoto. La data di nascita non è documentata, ma non dovrebbe [...] suo conto resta un mistero: il G. si proclamò sempre innocente. Seguirono ulteriori calamità, tra cui pure una scomunica, anch'essa per cause a noi ignote. Se ne ha notizia da una supplica del Senato di Palermo, in data 12 giugno 1589, con la quale ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] che si prefiggeva era conoscere le ragioni politiche della nascita di principati e repubbliche italiane nel Medioevo, e le cause della loro decadenza tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento. Punto di riferimento essenziale per tutto ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] 1577, e nessun miglioramento gli arrecò la terza e ultima edizione della Descrittione, stampata da Plantin nel 1588. A perorare la causa del G. fu il giovane Giovanni de' Medici, che trovandosi tra il 1587 e il 1588 nei Paesi Bassi, presso Alessandro ...
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LAPI, Basilio
Federica Favino
Molto scarse le notizie sul L., di cui è noto il luogo di nascita, Firenze, ma non l'anno, da porre verosimilmente non oltre i primi anni Ottanta del XV secolo. Già nel [...] , il L. esamina i moltissimi errori del calendario e le cause che li hanno ingenerati. In particolare, egli calcola in più di l'alchimia la possa imitare. L'esame del problema della causa dei metalli introduce l'autore a una analisi dettagliata di ...
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DI FALCO, Benedetto
Gianfranco Formichetti
Non si conosce la data di nascita del D., avvenuta presumibilmente a Napoli nei primi anni del XVI secolo. Di certo nel 1535 vedeva la luce il suo primo lavoro [...] "Eccellente Segnora Faustina Carrafa" contessa di Pacentro, moglie di Raimondo Orsini. Secondo il D. quattro sono le cause che determinano l'amore: formale, materiale, efficiente e finale. Significativo è l'abbandono dei luoghi comuni della poesia ...
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CAROSELLI, Augusto
Alessandra Cimmino
Nato a Roma il 18 nov. 1833 da Giovanni e da Clara Mennini, dopo aver studiato con profitto presso il Pontificio seminario romano dal 1842 al 1850, entrò all'università [...] la scuola per dedicarsi interamente all'attività forense. Buon avvocato, fu collaboratore di P. S. Mancini in numerose cause; in politica sostenne il Crispi e fu per diverse volte presidente del suo comitato elettorale.
Benché preso dalla professione ...
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EMELIANI, Emiliano
Maria Giuseppina Marotta
Nacque a Faenza (od. prov. Ravenna) il 21 febbr. 1682 da Francesco e da Anna Rossi, entrambi di antica famiglia. Si hanno scarse notizie della sua breve esistenza [...] italiano, altro topos della poesia del tempo, compare anche nei versi dell'E., che, attribuitene semplicisticamente le cause al "molle ozio" della nazione, si cimenta nel virtuosistico echeggiamento dell'invettiva dantesca.
Si evidenzia, talvolta ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] fatto però che, almeno da quanto indicato nella dichiarazione dei due medici e dalla diagnosi della malattia che aveva già causato dei decessi, l'epidemia di tifo petecchiale era effettivamente presente nel territorio trentino, anche se di non grande ...
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BENAGLIO, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Treviso il 4 febbr. 1708 da Andrea e da Francesca Franceschi di Castelfranco. Nel 1717, per interessamento di Fortunato Morosini, fu accolto nel seminario [...] santi: io venero ogni azion loro; ma siccome non ho le loro virtù e perfezioni, così né ho, né posso avere quelle cause moventi che questi ebbero. So per altro (né ardirei dirlo a persona viva, toltone voi) che più volte si è tentato di promuovere ...
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COMBI, Carlo
Sergio Cella
Nacque a Capodistria il 27 lugliò 1827 da Francesco e da Teresa Gandusio.
Francesco, di famiglia d'origini lombarde già ascritta al Consiglio dei nobili della città, figlio [...] l'abilitazione all'esercizio dell'avvocatura, per due anni nello studio triestino dell'avv. G. Millanich fece pratica di cause commerciali e marittime, poi dal '56 passò nello studio paterno. Nell'autunno dello stesso anno accettò l'insegnamento di ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...