Mediterraneo, mondo
BBerardo Cori
di Berardo Cori
Mediterraneo, mondo
sommario: 1. Il mondo mediterraneo come 'regione' della Terra. 2. Qualche mutamento fisico, lento ma non impercettibile. 3. L'evoluzione [...] frequenza in questo tratto di resti di lagune, zone umide, aree di bonifica e tratti di pianura in continua subsidenza per cause sia naturali sia antropiche (v. Pinna, 1996, p. 203).
Mentre l'acqua marina s'innalza di livello, non diventa certo più ...
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L’ordinamento del credito
Leandro Conte
L’unificazione vide il prevalere politico delle forze liberali moderate, condizione che comportò sia la rinuncia a un momento costituente, sia l’assunzione della [...] procedere a una rapida integrazione amministrativa che superasse le spinte municipaliste – ritenute, non in ultimo, una delle cause della sconfitta del 1848 – esortandolo a considerare l’opportunità di aprire una sede nel capoluogo lombardo. Con ciò ...
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Cooperazione economica internazionale
Enzo Grilli
Introduzione
La cooperazione economica internazionale attuale ha caratteristiche che la distinguono abbastanza nettamente da quella del passato. È di [...] da capo e a provare altre vie (Nazioni Unite, collaborazione regionale e funzionale).
In secondo luogo il ripensamento sulle cause delle due guerre mondiali portò al centro dell'attenzione la dimensione economica del problema della pace, da cui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Finanza pubblica
Domenicantonio Fausto
Dopo i contributi di alcuni studiosi italiani alla letteratura sulla finanza pubblica nel periodo presmithiano (J.A. Schumpeter, History of economic analysis, [...] mutamenti ha un impatto sui bisogni, e quindi fa aumentare il prezzo dei servizi pubblici che, a sua volta, causa la crescita progressiva della spesa pubblica.
Sitta (L’aumento progressivo delle spese pubbliche, 1893, pp. 22-26), seguendo Mazzola ...
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Privatizzazione e regolamentazione
Alessandro Petretto
di Alessandro Petretto
Privatizzazione e regolamentazione
sommario: 1. Liberalizzazione dei mercati ed efficienza economica. a) Riforma dei servizi [...] per il contenimento dei costi e il miglioramento della qualità, lo sviluppo della concorrenza tende, simmetricamente, a ridurre queste cause di inefficienza-x. I canali attraverso i quali ciò si realizza sono molteplici, ma tutti si basano sul fatto ...
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Decentramento produttivo
MMaurizio Zenezini
di Maurizio Zenezini
SOMMARIO: 1. Premessa. ▭ 2. Decentramento produttivo e rapporti tra imprese. ▭ 3. Teorie del decentramento produttivo e rapporti tra [...] dei motivi che spingono verso l'integrazione in imprese di elevata dimensione è in grado di gettare luce sulle cause del decentramento.
La principale motivazione di tipo tecnico-produttivo è connessa alle economie di scala, definite come la riduzione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Leon Battista Alberti
Clément Lenoble
Leon Battista Alberti è spesso considerato uno dei promotori della modernità economica e del capitalismo borghese laico ed emancipato dalla morale cristiana. La [...] fortuna alla virtù, come avvio a una riflessione sulle possibilità dell’azione umana nel mondo, condotta attraverso la ricerca delle cause della grandezza e del decadimento delle famiglie fiorentine più ricche e potenti (Prologo, p. 4, rr. 28-32, 45 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Maffeo Pantaleoni
Piero Bini
Maffeo Pantaleoni, il «principe» (come si è scritto) degli economisti italiani, fa parte di quel ristretto gruppo di economisti italiani che tra la fine dell’Ottocento e [...] marginalizzazione della politica o, quanto meno, della distorsione dei processi che la caratterizzano di volta in volta a causa del peso crescente della mentalità mercatistica. In sintesi, l’innesto sociologico che Pantaleoni compie della figura dell ...
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JUNG, Guido
Nicola De Ianni
, Nacque a Palermo il 1° febbr. 1876 da Mario, discendente da una famiglia israelita d'origine svizzero-tedesca, e Natalìa Randegger.
Dal gennaio 1867 il padre era stato [...] stata lunga e onerosa e che, pertanto, l'intervento dello Stato - valutando lo J. come strutturali e non congiunturali le cause della crisi - avrebbe dovuto assumere un carattere nuovo e più diretto.
Maturava intanto in sede governativa un nuovo e ...
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FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] a portata di mano, ma tutto doveva risultare vanificato e lo stesso F. doveva abbandonare la cosa pubblica.
La causa principale di tale abbandono sarebbe stata originata, secondo lo stesso F... dal discorso che egli tenne in occasione dell'ingresso ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...