MONTERENZI, Giulio
Stefano Tabacchi
MONTERENZI, Giulio. – Nacque a Bologna, da Innocenzo e da Elena Razzari, nel 1560. Apparteneva a una famiglia patrizia di legisti, resa illustre da suo nonno Annibale, [...] seguito della denuncia sporta contro di lui dal patrizio Giovanni Mocenigo, suo allievo. Dopo un’insoddisfacente istruttoria a Venezia, la causa fu avocata dal S. Uffizio a Roma, dove Bruno fu tradotto all’inizio del 1593. Nel corso della fase romana ...
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CUTELLI, Vincenzo
Grazia Fallico
Nacque intomo al 1542 da una famiglia che, annoverando tra i suoi membri giuristi e pubblici amministratori, fin dall'origine appartenne alla mastra civica catanese. [...] tra l'altro il coro ligneo (tuttora conservato) che diede luogo a una accesa polemica con i giurati di Catania a causa dello spostamento dall'abside dei loro sedili. Ne derivò una serie di ripicche, avendo essi occupato il posto riservato al sovrano ...
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ALIGERI (Aligeri Colonna), Mario
Giuseppe Alberigo
Reatino, nacque il 16 giugno 1472, secondo l'epitaffio (Ughelli, I, col. 1213), da Serafino di famiglia poco nota. Entrò presto al servizio dei Colonna [...] abbandonare la città, dopo che gli furono tolte le chiavi e l'artiglieria, durante la ribellione scoppiata per cause fiscali. Dal ragguaglio su questa ribellione, che viene attribuito allo stesso governatore, risultano i vari tentativi che compì ...
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FERRARI, Giulio Cesare
Patrizia Guarnieri
Nacque a Reggio Emilia il 29 ott. 1867 (e non 1868 come si trova spesso indicato) da Carlo e Carolina Curti.
Il padre, da giovane destinato a divenire prete, [...] (vedi la scelta dei suoi Scritti di psicologia, a cura di M. Quaranta, Bologna 1985) intervenne come perito in svariate cause di diritto civile e penale, specie nell'ultimo ventennio della sua vita; nel 1920-21 per incarico del ministro di Grazia e ...
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FURIETTI, Giuseppe Alessandro
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Bergamo, parrocchia di S. Andrea, il 23 genn. 1684 (e non 1685 come erroneamente riportano il Gallizioli e il Serassi), da Giovanni e [...] , trasferendo quei beni ai gesuiti, ordinò ai bergamaschi di sgomberare. Il F., che era in prelatura da tre anni, perorò la causa dei suoi compatrioti, e riuscì a ottenere, in sostituzione di quelli ceduti, gli edifici di via di Pietra con l'annessa ...
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CANETOLI, Marco
Gianfranco Pasquali
Figlio di Giovanni, illustre giurista bolognese, nacque nel 1381, come si può dedurre dal Liber secretus, in cui si legge che il C. sostenne l'esame privato di laurea [...] trattenuti a Roma, non si sa per quali motivi. Il C. era tra loro, come attesta un atto di sospensione dei termini delle cause in discussione, a lui concessa il 27 dicembre. Da Roma rientrò forse prima del 15 ag. 1413, se è vera la notizia, riportata ...
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BARBACOVI, Francesco Vigilio
Carlo Francovich
Nacque a Taio in Val di Non (Trento) il 12 sett. 1738 da famiglia benestante. Dopo aver compiuto gli studi di retorica e di filosofia a Trento e dopo aver [...] così, sullo scorcio del 1785, quella che è l'opera sua più importante, il Progetto di un nuovo codice giudiziario nelle cause civili.
Nella sua redazione il B. fu ispirato da un illuminato senso civico e si rivelò come precursore dei giuristi moderni ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] comunque, negli anni seguenti a una sostanziale discesa dei prezzi, allontanando il pericolo di carestie e le più gravi cause di malcontento. Ma ciò non diminuì le preoccupazioni e le tendenze protezionistiche di molti agrari che chiedevano il blocco ...
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DECIANI, Tiberio
Enrico Spagnesi
Figlio di Gian Francesco e di Franceschina Masero, nacque a Udine il 3 agosto 1509.
La famiglia, originaria di Tolmezzo, acquistò rilevanza sociale e politica, sullo [...] opta per "delitto", definito come fatto doloso o colposo dell'uomo, proibito dalla legge sotto minaccia di pena, in assenza di cause esimenti); la richiesta di proporzione tra delitto e pena, e del favor rei; in tema di culpa, il rifiuto delle teorie ...
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DAL BORGO, Flaminio
Rosalba Graglia
Nacque a Pisa il 5 ott. 1705 (1706 secondo il computo dell'indizione pisana) da Giovanni Saladino e da Camilla Marracci.
La sua era un'antica famiglia: se le fonti [...] , che morirà nel 1747, a soli trent'anni, pochi giorni dopo aver dato alla luce l'ultimogenita Maria Anna Francesca e "per. causa di detto parto". Il D. non contrarrà più matrimonio e non si occuperà, da quel momento, che dell'educazione dei numerosi ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...