In genetica, variazione prodotta da cause esterne, ambientali, sul corpo (soma) degli organismi viventi, priva di riflesso sulle cellule germinali. Le m. quindi non divengono ereditarie; si contrappongono [...] perciò alle mutazioni ...
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Processo per cui un oggetto di natura organica, per cause naturali o artificiali, acquista consistenza lapidea. La p. per cause naturali costituisce uno dei principali tipi di fossilizzazione (➔ fossile); [...] il termine, usato talvolta genericamente come sinonimo di fossilizzazione o di mineralizzazione, indica anche il metodo di conservazione in forma lapidea di corpi organici basato su infiltrazioni di sostanze ...
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Teoria secondo la quale la direzione in cui si svolge l’evoluzione sarebbe preordinata da cause interne e in gran parte indipendente dall’azione dell’ambiente (➔ ologenesi). ...
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Mancanza di simmetria in una struttura meccanica, chimica o biologica, dovuta a una differenziazione intervenuta nelle cause di formazione o di crescita.
Chimica
Sintesi asimmetriche Reazioni che a partire [...] da composti privi di caratteristiche stereochimiche dovute alla presenza di atomi di carbonio asimmetrico, conducono a prodotti chirali con la prevalenza di un enantiomero rispetto all’altro (➔ chiralità). ...
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In patologia, disturbo generico del trofismo di singoli tessuti o dell’intero organismo, congenito o acquisito, da cause varie e non sempre chiare (disturbi dell’apporto nutritivo, lesioni dei centri nervosi [...] interazioni con la matrice extracellulare e con le proteine del citoscheletro. L’alterazione, o l’assenza, della distrofina è la causa della d. muscolare di Duchenne e di Becker: la diversa gravità delle due forme è connessa alla diversa quantità di ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] quale "dai tempi più remoti a cui può spingersi il nostro sguardo fino al presente hanno agito solo, e senza eccezione, le cause tuttora operanti, e mai con gradi di energia diversi da quelli attuali" (Lyell 1881, I, p. 234).
Lyell fa sfumare l'uno ...
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Genere di funghi Ascomiceti, famiglia Sferiacee, con 200 specie, saprofite o parassite, fra le quali L. herpotrichoides, che è una delle cause della malattia del frumento e di altri cereali detta mal di [...] piede, caratterizzata da marciume o da annerimento della base del culmo; altre specie sono dannose a varie piante coltivate ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] dell'uomo, quale l'adenocarcinoma di Lucké del rene di rana e il linfoma maligno di Burkitt.
I virus a RNA sono causa di tumori in molte specie animali: appartengono a tale gruppo proprio il virus della eritroleucemia dei polli, il primo virus di cui ...
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In biologia, distribuzione geografica degli organismi. In particolare, in botanica, fitogeografia distributiva, ossia quella parte della fitogeografia che determina le aree delle singole specie e indaga [...] le cause della loro diffusione. ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] dell’e.: le mutazioni geniche possono produrre effetti sull’insieme dei caratteri visibili di un organismo (fenotipo); avvengono spontaneamente (e cioè per cause ignote) con frequenza molto bassa (circa 1/100.000 o 1/1.000.000 di geni, per gene e per ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...