Prescindendo dalla diversità di forma delle foglie che tutte le piante Cormofite presentano in stadî diversi di vegetazione e quindi in regioni diverse del loro fusto (v. foglia), per eterofillia in senso [...] e specialmente su quelle di Nymphaea e di Nuphar, in Giorn. bot. it., 1890; C. Casali, L'eterofillia e le sue cause, Reggio Emilia 1892; G. Briosi, Intorno alle probabili ragioni dell'eterofillia nell'Eucalyptus globulus, ecc., in Atti R. Acc. Lincei ...
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Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] definire Galeno un cattivo interprete di Ippocrate, e Giovanni Argenterio (1513-1572) a mettere in discussione le sue teorie sulle cause e sui sintomi delle malattie. In molti casi, tuttavia ‒ e ciò vale sia per Vesalio sia per Cardano ‒ le critiche ...
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ernia intracerebrale
Spostamento di parte dell’encefalo, attraverso la dura madre per il forame tentoriale (ernia transtentoriale) o per la falce (ernia transfalciale) (➔ cervello, struttura e funzione), [...] uncale), sia il cervelletto, sia le strutture del tronco encefalico; queste ultime sono le più frequenti e importanti e causano la cosiddetta sindrome centrale.
Sindrome uncale: l’e. i. verso il basso e lateralmente del lobo temporale mediale, che ...
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trofoneurosi
Alterazione trofica di un tessuto o di una parte del corpo, conseguente a malattia di una struttura nervosa. La t. può riguardare i tessuti cutaneo e sottocutaneo, i muscoli, le articolazioni [...] sensibilità, così che il soggetto, non avendo sensazioni dolorifiche o termiche, va incontro a ferite, ustioni, mutilazioni, malformazioni articolari. Le cause più frequenti di t. sono la polineuropatia diabetica e quella alcolica e la tabe dorsale ...
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mancinismo
Prevalenza per forza, rapidità e precisione di movimenti della mano sinistra sulla mano destra, spesso accompagnata dal prevalere di tutta la parte sinistra del corpo (occhio, gamba, ecc.) [...] è destrimane e l’altro mancino, e nella maggior parte dei casi questa discordanza sicuramente non può essere attribuita a cause patologiche. È inoltre controversa la questione se al m. si accompagni lo spostamento di funzioni proprie dell’emisfero ...
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architettonico
Aggettivo usato da Aristotele, Leibniz e Kant. Per Aristotele è architettonica una scienza rispetto a un’altra, quando il fine di quest’ultima è subordinato al fine della prima. Così la [...] politica è a. rispetto alla strategia, all’economia, alla retorica. Per Leibniz è a. una spiegazione secondo cause finali. Kant invece si servì del termine nel senso di «sistematico», in partic. Kant utilizzò il termine come sostantivo femminile: ...
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In medicina, la pressione anormalmente bassa in una cavità organica contenente liquidi (arterie, ventricoli cerebrali, spazi subaracnoidei ecc.). I. arteriosa Per quanto non si possano fissare limiti precisi, [...] una forma permanente non legata ad alcuna malattia o lesione organica, detta i. arteriosa idiopatica, e forme dipendenti da cause appurabili, classificate come i. sintomatiche.
L’i. idiopatica (o i. essenziale, o i. primitiva), legata tra l’altro a ...
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Biologia
Ogni particolarità di forma, colore, struttura, composizione chimica, funzione, comportamento, tipica di un organismo. C. specifici Servono a distinguere una specie dalle altre di un medesimo [...] C. generici Distinguono i diversi generi di una famiglia. C. acquisiti Sono acquistati da un individuo per effetto di cause esterne. C. ereditari Si trasmettono attraverso i processi riproduttivi a differenza dei c. acquisiti, che non sono ereditari ...
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Denominazione generica dei processi infiammatori a carico del palato molle, dell’ugola e delle tonsille. Gli agenti causali possono essere rappresentati da batteri (in primo luogo, come frequenza, gli [...] tonsillare e delle altre formazioni linfatiche della faringe; cause predisponenti sono le perfrigerazioni. I sintomi consistono fra la loro comparsa e lo sforzo o altre eventuali cause che li determinino. Tali dolori hanno prognosi del tutto benigna ...
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FRATTURA
Gian Maria Fasiani
(lat. fractura, da frango "spezzo"; ted. Knochenbruch) - Soluzione di continuo d'un osso che si determina in modo improvviso. Le fratture rappresentano un settimo circa di [...] , che per lo più s'organizzano creando per lungo tempo ostacoli alla circolazione, ma talvolta si distaccano come emboli, causa d'accidenti improvvisi non di rado mortali. Anche può accadere che nel lume beante di vasi venosi aperti nel focolaio ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...