Dal punto di vista strettamente speculativo, caso, o evento casuale, è quello che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti. È quindi evidente che il [...] si è presentato non ha mai subito sostanziali mutazioni: il caso è apparso sempre, cioè, come la pura antitesi della causa, e quindi come il motivo della rivendicazione dell'astratta libertà di fronte al sistema dell'astratta necessità.
Bibl.: C ...
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NAUFRAGIO (fr. naufrage; sp. naufragio; ted. Schiffbruch; ingl. wreck)
Fulvio MAROI
Michele Vocino
Secondo l'etimologia della parola dovrebbe intendersi per naufragio la rottura della carena d'una nave [...] cola a picco, sia se s'infrange sugli scogli o sulla riva, per qualsiasi accidente.
Le cause che possono determinare un naufragio sono di varia natura. Causa più o meno frequente in tutti ì tempi può esserne la negligenza o l'imperizia del comandante ...
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ARIKAMEDU
L. Rocchetti
Stazione di commercio indo-romana, presso la costa orientale dell'India, due miglia a S dell'odierna Pondichery, sulle sponde di una laguna formata dal fiume Varahanady. La città [...] è molto rovinata per le periodiche piene del fiume e per altre cause, quali i furti di mattoni e l'estendersi delle piantagioni. Il primo interesse archeologico verso il luogo cominciò nel 1937, quando venne trovata una gemma incisa con una testa di ...
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metemoglobinemia
Contenuto nel sangue di metemoglobina, che può essere aumentata per l’azione tossica di sostanze metemoglobinizzanti, nei soggetti portatori di alcune emoglobinopatie e in quelli portatori [...] ereditario dell’enzima metemoglobinareduttasi (patologia nota come m. primitiva o familiare o idiopatica). Per quanto riguarda le cause tossiche, la m. si trova notevolmente aumentata negli avvelenamenti da cianuro, da sulfammidici, da nitriti, da ...
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Botanico italiano (Chiavari 1833 - Napoli 1905); prof. di botanica nelle univ. di Genova, Bologna e Napoli. Socio nazionale dei Lincei (1900). Il suo primo scritto sulla fecondazione delle Asclepiadee [...] (1865), pur influenzato dagli analoghi studî di C. Darwin sulle Orchidee, rivela la fede che D. aveva nelle cause finali in natura, convincimento che sviluppò in Pensieri sulla biologia vegetale (1867), da lui definita lo studio delle relazioni, e ...
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Processo logico volto a realizzare un prodotto che soddisfi in modo ottimale requisiti espliciti (relativi a obiettivi e a vincoli tecnologici, di costo, tempo, qualità) vigenti nell’intero ciclo di vita [...] e la caratterizzazione delle varie forme d’onda nei vari punti del circuito, le quali possono essere affette da differenti cause di degradazione, quali il rumore e le interferenze. Le tecniche analogiche sono limitate ad alcune parti degli apparati ...
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Branca interdisciplinare della riabilitazione che mira a correggere disturbi del linguaggio. Strettamente connessa alla foniatria, da cui in un certo senso deriva, utilizza programmi di intervento che [...] Tra i campi di intervento della l. sono numerose logopatie (disturbi del linguaggio di origine centrale) a diverso meccanismo di comparsa (per es. difettosa impostazione fonatoria, difetto articolatorio, difetto intellettivo, cause socio-ambientali). ...
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Dal greco βλέφαρον «palpebra», primo elemento di parole composte della terminologia scientifica derivate modernamente dal greco, nelle quali indica relazione con le palpebre.
Blefarite Infiammazione cronica [...] provocata da uno spasmo, tonico o clonico, del muscolo orbicolare; è detto ‘sintomatico’ se in rapporto a cause locali individuabili (congiuntivite, affezioni corneali, presenza di corpi estranei ecc.), ‘essenziale’ negli altri casi (isterico, senile ...
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Esami o controlli che si compiono su pezzi metallici e non metallici senza prelievo di materiale o distruzione alcuna, neppure a livello microscopico, e senza compromettere la funzionalità della parte [...] in esame, allo scopo di determinarne le caratteristiche, i difetti e le discontinuità strutturali per scoprire le cause di possibili inconvenienti del funzionamento di manufatti, impianti e sistemi.
I metodi più comunemente utilizzati si fondano ...
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In medicina, nome dato a elementi anatomici sacciformi (s. auricolare, o sacculo) o, più spesso, a formazioni patologiche: s. piorroica, cavità che si forma in corrispondenza del colletto dei denti per [...] l’atrofia delle parti molli gengivali; s. aneurismatica, il segmento di un tronco arterioso dilatato per cause patologiche diverse, che costituisce l’aneurisma. L’aneurisma sacciforme è un particolare tipo di aneurisma nel quale la s. aneurismatica è ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...