insipido, diabete
Quadro clinico caratterizzato da aumentata eliminazione di urina senza presenza in quest’ultima di zucchero; è connesso a una insensibilità della porzione tubulare distale del nefrone [...] , oppure alla diminuita secrezione di questo ormone da parte dell’ipofisi posteriore.
Eziologia
Se il deficit di vasopressina è da cause ipofisarie, si parla di diabete i. ipofisario o centrale, ed è dovuto in genere all’agenesia o alla distruzione ...
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Sempronio Asellione
Storico romano (sec. 2°-1° a.C.). Fu tribuno militare a Numanzia (133 a.C.). Scrisse una storia dei suoi tempi, in 14 libri, di cui restano pochi frammenti. Nel proemio esponeva il [...] suo concetto della storia come ricerca delle cause dei fatti, contrapponendosi alla tecnica puramente cronologica e cronachistica degli annalisti; risentì l’influsso di Polibio, che aveva conosciuto. Il suo stile asciutto non fu apprezzato da ...
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L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del [...] da atrofia neuronale. La natura di questi processi non è stata ancora chiarita e sono stati chiamati in causa ora meccanismi infiammatori, ora vascolari, involutivi, immunitari. Comprendono le sclerosi cerebrali infantili, forme per lo più secondarie ...
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Filosofo scozzese (Kirkmabreck 1778 - Londra 1820), scolaro, poi successore (1810) di Dugald Stewart all'univ. di Edimburgo, si venne progressivamente allontanando dalle posizioni del suo maestro per accostarsi [...] nature and tendency of the doctrine of Mr. Hume concerning the relation of cause and effect (1804); riveduta e ristampata nel 1818 col titolo An inquiry into the relation of cause and effect. Espose la sua dottrina nelle Lectures on the philosophy of ...
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In fisica nucleare e delle particelle elementari, evento consistente nell’indicazione pressoché simultanea di due o più rivelatori di particelle opportunamente disposti, attraversati da una stessa particella [...] o da particelle diverse ( c. sistematica); si ha una c. casuale quando l’indicazione è dovuta a cause accidentali (quali particelle di fondo, rumore di fondo dei contatori ecc.). ...
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Versamento di sangue nella cavità pleurica per traumi contusivi toracici o ferite pleuropolmonari ( e. traumatico), oppure, raramente, per processi morbosi a carico delle pleure o delle zone superficiali [...] dei polmoni ( e. spontaneo).
La presenza contemporanea di sangue e aria ( pneumotorace) nel cavo pleurico per cause traumatiche o patologiche è definita emopneumotorace. ...
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Operazione chirurgica ideata ed eseguita da E. Delorme ed E. Rehn, perfezionata e sviluppata da V. Schmieden e L. Brauer, che ne codificarono la tecnica. Consiste nella liberazione della superficie del [...] cuore (ventricolo sinistro) dalle aderenze costituitesi tra i due foglietti del pericardio per cause flogistiche (tubercolosi, infezione reumatica ecc.). ...
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Il Supremo Ordine della SS.A. è il maggior ordine cavalleresco della monarchia sabauda e del regno d'Italia, istituito nel 1364 da Amedeo VI di Savoia. Non chiare, però, le circostanze e le cause dell'istituzione.
I [...] quindici collari d'argento dorato, simili a quelli comunemente usati per i levrieri, che nel gennaio del 1364 furono acquistati dal principe presso un orefice di Avignone, dovevano con tutta probabilità ...
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Per tutti gli organismi viventi la durata della vita individuale è limitata in un determinato spazio di tempo, che, pur presentando notevoli variazioni (per cause morbose intercorrenti e provocanti la [...] morte), è relativamente costante per ogni specie. La massima durata (longevità) osservata con ogni possibile esattezza per l'uomo è d'anni 80-150; per l'elefante 90-100; per il cavallo 45; per l'orso 50; ...
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SANT'UFFICIO
Luigi Giambene
È una fra le più importanti delle congregazioni della curia romana, e deriva storicamente dal tribunale dell'Inquisizione. La congregazione del Sant'Ufficio si compone come [...] la conversazione con gli eretici. La sua giurisdizione non ha limiti né di territorio né di persone, sicché si estende per certe cause su tutti i fedeli, anche se vescovi (non però sui cardinali; v. can. 1557), e persino sugli eretici e scismatici, e ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...