microencefalia
Malformazione cerebrale consistente nelle dimensioni globali del cervello inferiori alla norma, solitamente accompagnata da anomalie delle circonvoluzioni, separazione incompleta dei due [...] emisferi, agenesia del corpo calloso; contestualmente il cranio è di dimensioni ridotte (microcefalia). Le cause di m. sono infezioni fetali (spec. virali), uso materno di cocaina, isotreonina (un farmaco per l’acne), fenitoina e carbamazepina ( ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] . T. respinge decisamente la dottrina di coloro che negano azioni proprie agli esseri naturali togliendo ogni autonomia alle cause seconde (la polemica è condotta in particolare contro i "loquentes in lege Maurorum", cioè i teologi musulmani; ma ...
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Termine riferito a qualsiasi fenomeno non connesso con una sepsi. La necrosi a. è quella di un tessuto non dovuta all’azione di germi patogeni ma ad agenti chimici, tossici ecc.; febbre a. è ogni febbre [...] indipendente da cause batteriche o da virus. ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] è diretto contro il gruppo nazionale in quanto entità, e le azioni che esso provoca sono condotte contro individui, non a causa delle loro qualità individuali, ma in quanto membri del gruppo nazionale" (Lemkin 1944, p. 79).
A partire da quel momento ...
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Attore statunitense, di padre italiano, nato a Hollywood l’11 novembre 1974. Idolo dei teenager negli anni Novanta, è divenuto nel decennio successivo professionista maturo, impegnato anche in cause ambientaliste [...] a umanitarie e protagonista di alcuni dei film più significativi degli ultimi anni. Sempre più ricercato dai grandi registi, ha stretto un intenso sodalizio artistico con Martin Scorsese.
Presente sin ...
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MÜLLER LYER, Franz Carl
Sociologo tedesco, nato a Baden-Baden il 5 febbraio 1857, morto a Monaco il 29 ottobre 1916. Fu medico a Monaco. Dopo essersi occupato di ricerche psicologiche, fu condotto dallo [...] studio delle cause sociali delle malattie a una concezione sociologica del divenire storico, caratterizzata dalla distinzione di quest'ultimo in "fasi" (secondo il così detto "metodo faseologico"), ciascuna delle quali era a sua volta caratterizzata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Plotino
Riccardo Chiaradonna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Vissuto nel III secolo, Plotino considera se stesso come un interprete [...] poiché la realtà materiale non ha in se stessa il principio della propria esistenza e della propria intelligibilità; (2) le cause autentiche non devono in alcun modo essere concepite basandosi sui corpi, sulla loro struttura e sul loro modo d’essere ...
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Pier Giuseppe Monateri
Davide Gianti
Abstract
La voce esamina questa nozione nell’ambito della responsabilità civile. Particolare attenzione è data alle teorie in materia di accertamento del nesso eziologico [...] di cui agli artt. 1123, 1225 e 1227, co. 1, c.c. si occupa invece di rinvenire un secondo nesso di causa definito comunemente causalità giuridica, il cui scopo è appurare l’esistenza e l’ampiezza dei pregiudizi riconducibili all’evento dannoso.
Le ...
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PETRA, Carlo
Dario Luongo
– Nato a Vastogirardi il 24 novembre 1629 da Vincenzo e Settimia Filonardi, si laureò in utroque iure ad appena sedici anni. Nella professione forense conseguì subito notevoli [...] , p. 50) nel 1679 Petra avrebbe rifiutato la nomina a preside di Abruzzo Citra. Il biografo s’interrogava sulle cause del rifiuto senza riuscire a darne una spiegazione. Quel diniego potrebbe essere stato dettato dalla volontà di non fuoriuscire dai ...
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CILOCCO (Cillocco), Francesco
Bruno Anatra
Nacque a Cagliari verso il 1769 da Michele, con tutta probabilità da famiglia di piccola borghesia intellettuale della città, che dalla propria professione [...] traeva le maggiori risorse. "Notaio di cause e non di beni", egli stesso ebbe a qualificarsi presso la giustizia regia. Quindi piuttosto cancelliere che notaio, pur essendo questo il titolo con cui veniva indicato sin dall'aprile del 1794, quando si ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...