fosfene
Abnorme sensazione visiva di punti luminosi o ‘scintille’, in rapporto a cause diverse, come stimoli fisici (pressione sul bulbo oculare, correnti elettriche, ecc.), condizioni morbose (ipertensione [...] arteriosa, crisi emicraniche, intossicazioni, ecc.), infine, senza causa apparente. Si tratta di fenomeni compatibili con una normale funzione visiva, anche se talora possono rappresentare una manifestazione prodromica del distacco di retina. ...
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iperemesi
Vomito ripetuto, persistente e incoercibile; è per lo più dovuto a cause tossiche o nervose. Una forma particolare è quella che può comparire durante i primi mesi di gestazione (i. gravidica). [...] La cura dell’i. si basa su iniezioni di estratti di corteccia surrenale, vitamina B6, antistaminici, eventualmente cure antitossiche e psicoterapia ...
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emopneumotorace
Presenza di sangue (emotorace) e aria (pneumotorace) nel cavo pleurico per cause traumatiche o patologiche. I sintomi dominanti sono il dolore toracico e la difficoltà respiratoria. Il [...] trattamento consiste nella puntura della parete toracica e nel posizionamento di un tubo per il drenaggio dalla cavità pleurica del sangue e dell’aria ...
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cornage
Rumore respiratorio stridulo, dovuto a stenosi delle vie aeree superiori. Le cause possono essere infettive (difterite), neoplastiche, allergiche (edema massivo e improvviso della mucosa faringea [...] e laringea). Tutti i pazienti con c. sono a rischio di asfissia, per cui vi è l’indicazione di terapia medica tempestiva e, eventualmente, di intubazione ...
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ipocinesia
Ridotta attività motoria non dipendente da compromessa efficienza muscolare, ma da cause psichiatriche (per es., catatonia) o da difficoltà a eseguire correttamente i movimenti (come nelle [...] sindromi emiparkinsoniane). In partic., con riferimento alla cinesi cardiaca, condizione di ridotta contrattilità dei segmenti del cuore, generalmente secondaria a infarto del miocardio ...
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iperpigmentazione
Accentuata pigmentazione della cute o delle mucose. Può essere secondaria a cause esterne all’organismo (per es., quella da prolungata esposizione ai raggi solari) o patologica (per [...] es., morbo di Addison, diabete bronzino, ecc.). Il termine i. è usato con significato analogo a quello di ipercromia per le variazioni cromatiche della cute, ma l’ipercromia definisce anche uno stato di ...
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osteodistrofia
Malattia che si sviluppa per alterazione metabolica del tessuto osseo. Le cause più frequenti di o. sono malattie delle ghiandole paratiroidi, osteomalacia, osteporosi, osteoatrofia per [...] una minore produzione renale dell’enzima 1-alfaidrossilasi, unitamente a un deficit di calciferolo; la ridotta escrezione renale di calcio causa un aumento dell’increzione di paratormone (PTH), con il conseguente riassorbimanto di calcio dall’osso. ...
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embriopatia
Affezione o alterazione che colpisce l’embrione o il feto. Le cause principali delle e. sono: le malattie ereditarie; le malattie infettive e parassitarie della madre, tra le quali la rosolia, [...] sofferta nei primi 3 mesi di gravidanza (e. rubeolica che può comportare nel neonato cataratta, sordità, sordomutismo, cardiopatie congenite, microcefalia), e la toxoplasmosi (che può portare nel neonato ...
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tiflite
Interessamento infiammatorio, in genere esteso, a carico dell’intestino cieco. Diverse cause possono indurre la t. (tifo, tubercolosi, morbo di Crohn, ecc.) che può avere complicazioni di varia [...] natura, tra le quali l’appendicite. Il quadro di t. è generico ma significativo sul piano clinico, talora accompagnandosi a peritonite. Il trattamento della manifestazione acuta prevede l’uso degli antibiotici ...
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perisplenite
Processo flogistico della capsula e del rivestimento peritoneale della milza. Le cause di p. sono: flogosi interne spec. sottocapsulari della milza, sia settiche che su base ischemica (infarti [...] splenici); ipertensione portale con congestione dei vasi splenici e flogosi dell’ilo; pancreatite acuta e cronica; linfomi splenici. Le conseguenze cliniche non sono rilevanti, lo sono invece le problematiche ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...