Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] locuzioni, che introducono le subordinate avverbiali omonime:
(a) temporali (quando, mentre, finché, dopo / prima che, ecc.);
(b) causali (perché, poiché, siccome, ecc.);
(c) finali (perché, affinché, ecc.);
(d) concessive (sebbene, benché, ecc.);
(e ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] forma detta finale (➔ finali, frasi):
(23) Maria si è iscritta a Lingue per diventare traduttrice
e nella forma detta causale (➔ causali, frasi):
(24) Maria si è iscritta a Lingue perché vuole diventare traduttrice
Ognuna delle due forme impone una ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] rapporti di successione (prima, poi, infine), di seriazione (in primo luogo, in secondo luogo, in terzo luogo), di causalità (perciò, poiché, dato che, in conseguenza, a causa di ciò), le relazioni ipotetiche (se ... allora), limitative (a condizione ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] siccome (esito della fusione di sì come; Mazzoleni 2007a: § 2.3) compare non solo con il più recente valore causale derivato (22) ma anche con quello modale-comparativo originario (23), anche in correlazione con l’avverbio di collegamento così nella ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] esplicita a modelli 'esternalisti' che tentano di ricondurre il cambiamento unicamente a fattori extralinguistici, di causalità storico-sociale e comunicativa.
Il panorama della grammatica generativa
La domanda fondamentale che si pone il ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] , che possono essere ricondotte a quattro tipi fondamentali. Può sfruttare: argomenti logici (che mettono in evidenza rapporti causali tra gli argomenti addotti e la tesi da dimostrare); argomenti pragmatici (che consistono nel far notare i risultati ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] i bisogni dell’organizzazione testuale conducono a selezionare l’una o l’altra alternativa. Prendiamo il caso del costrutto causale, che la grammatica autorizza a costruire sia con la subordinata in seconda posizione introdotta da perché, sia con la ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...]
Tutte le frasi subordinate che hanno un contenuto genuinamente finale possono essere riformulate nella corrispondente forma detta causale (➔ causali, frasi), che esplicita l’intenzione dell’agente (16). Per le frasi di forma finale che non hanno ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] ) oppure si ricorre alle analogie con i sistemi meccanici per analizzare specifici fenomeni sociali nelle loro relazioni di causalità (allo stesso modo dei fenomeni fisici). Il m. formale consiste invece in una rielaborazione astratta, logica e ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] tipo di subordinata accetta, con valori e sfumature diverse, più di un modo. Per es., le completive, le finali e le causali possono essere o con verbo all’infinito (si parla allora di forma implicita) o di modo finito (si parla di forma esplicita ...
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causalita
cauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla accade nel mondo senza che vi sia una...
causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni c., proposizioni subordinate che indicano...