Filosofa britannica di origine irlandese (Limerick 1919 - Cambridge 2001), insegnò nelle università di Oxford (1964-70) e di Cambridge (1970-86). Esponente della filosofia analitica, fu profondamente influenzata [...] contributi volti a definire il concetto di azione in connessione con quello di intenzione. In opposizione alla tradizionale concezione causale (risalente a D. Hume e J. S. Mill) del rapporto tra intenzione e azione, ha sottolineato gli aspetti ...
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Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] aristotelica della natura, dove le cause di ogni accadimento sono ritrovate nelle «qualità» o «essenze» e nell'universale causalità dei cieli; la riduzione dei fenomeni «soprannaturali» (e quindi anche dei miracoli, dell'origine e sviluppo delle ...
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Filosofo (Lublino 1859 - Parigi 1933). Studiò chimica con R. Bunsen. Nel 1880 si trasferì a Parigi e dopo la prima guerra mondiale prese la cittadinanza francese. Influenzato dagli scritti e dalle teorie [...] di là dei tentativi di risolvere il dato quantitativo in rapporti matematici, al di là delle concezioni "legalistiche" della causalità, la scienza cerca spiegazioni più profonde; il suo fine ultimo è di natura ontologica. Così, attraverso la critica ...
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Matematico italiano (Viterbo 1901 - Bagnaia 1956). Prof. di analisi matematica nelle univ. di Firenze (1926), Cagliari (1927), Palermo (1928), Bologna (1932). Organizzò la sezione matematica dell'univ. [...] trovano posto quelli che egli stesso chiamò fenomeni sintropici; questi, in contrapposto ai fenomeni entropici della fisica retti dal principio di causalità, sarebbero retti da un principio di finalità e abbraccerebbero anche i fenomeni della vita. ...
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ANTOLISEI, Francesco
Pio Marconi
Nato a San Severino Marche (Macerata) il 6 dic. 1882da Giulio e da Maria Scuriatti, si laureò in giurisprudenza dedicandosi quindi alla carriera legale prima nel foro [...] anni Venti e Trenta, l'A. afferma che il problema penalistico del nesso di causa non è riducibile al problema filosofico della causalità. Per l'A. "il compito del giurista non è già quello di stabilire come debba intendersi in generale il nesso da ...
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Matematico (Venezia 1865 - Roma 1952), figlio dello scrittore Enrico. Dal 1891 al 1935 professore di geometria analitica e proiettiva nell'università di Roma. Membro delle principali Accademie italiane [...] filosofia della scienza in relazione alle ricerche della fisica moderna (sul determinismo e probabilismo, sul principio di causalità, sul principio di indeterminazione, ecc.). Insieme ai suoi trattati di Geometria analitica e proiettiva (1903) e di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] che leggi fisse dominino anche là dove noi non siamo ancora riusciti a scorgerle […]» (pp. 254-55). La legge di causalità assume in questo modo i connotati di un ideale regolativo della ricerca, somigliando più a un’idea nel senso kantiano (come ...
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Filosofo della scienza neozelandese (n. Apiti, Palmerston North, 1927 - m. 2019). Studioso dai molteplici interessi, ha indagato il problema del realismo scientifico e fornito contributi di rilievo anche [...] The philosophy of science (1972); The explanation of social behaviour (in collab. con P. F. Secord, 1973; trad. it. 1977); Causal powers (in collab. con E. H. Madden, 1975); Introduction to the logic of the sciences (1983; trad. it. 1977); Physical ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] ancora tale. Ciò che è in potenza, non si può realizzare da sé stesso ma presuppone un essere in atto dalla cui causalità viene attuato. Su questa dottrina di atto e di potenza si basa anche la concezione di T. della reale distinzione fra essenza ...
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Pseudonimo di Guido Bisagni (n. Alessandria 1978). Storico esponente della scena italiana dell’arte urbana, laureato in disegno Industriale presso il Politecnico di Milano, è considerato uno dei primi [...] e spirituale, nel cui concepimento subentrano contaminazioni di fonti differenti, dall’astrattismo delle avanguardie storiche alla causalità dadaista di H. Arp, dalla numerologia alla pittura primitiva. La componente sciamanica delle religioni ...
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causalita
cauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla accade nel mondo senza che vi sia una...
causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni c., proposizioni subordinate che indicano...