Lee, Arthur
Politico nordamericano (Stratford, Virginia, 1740-Urbana, Illinois, 1792). Stabilitosi in Inghilterra (1776), vi difese la causa dei coloni americani. Agente segreto del Congresso americano [...] in Inghilterra (1775), dopo la dichiarazione dell’indipendenza fu rappresentante ufficiale del Congresso in Francia, poi in Spagna. Firmò il trattato tra Francia e Stati Uniti del 1778. Nel 1781 entrò ...
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Il codice civile distingue, in materia di licenziamento individuale, tra il licenziamento ad nutum, ossia con preavviso, e il licenziamento in tronco, ossia quello per giusta causa. Il licenziamento ad [...] che questo può essere intimato solo per giusta causa o per giustificato motivo. Il licenziamento per giusta causa trova la sua disciplina nell’art. 2119 c concetto indeterminato, l’accertamento della giusta causa compete comunque al giudice di merito. ...
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Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
Opera di G. Galilei, pubblicata a Firenze nel 1632, causa del processo per eresia intentato contro lo scienziato pisano conclusosi, nel 1633, con l’abiura [...] e la condanna al carcere (poi domicilio coatto). Il dialogo si svolge tra Simplicio, Salviati e Sagredo che sono rispettivamente i sostenitori delle tesi peripatetiche, copernicane e di «messer buon senso». ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] i filosofi cristiani convinti dell’esistenza di un Dio provvidente, si dà c. solamente per l’incapacità della ragione di trovare le cause di un fenomeno. Analoga concezione ritorna in Spinoza, per il quale il c. è il risultato di una carenza della ...
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POSTLIMINIO
Gaetano Scherillo
Nel diritto romano, come in generale nel mondo antico, la prigionia di guerra era causa di schiavitù: quindi il cittadino romano, che cadeva prigioniero di guerra, diventava [...] schiavo del nemico, subendo una capitis deminutio maxima. Ma la schiavitù del cittadino romano presso il nemico non era considerata iusta servitus; quindi, se il prigioniero ritornava in qualunque modo ...
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amiloidosi ereditaria
Mauro Capocci
Condizione patologica caratterizzata dal deposito extracellulare di materiale proteico non solubile (amiloide), a causa di disfunzioni che alterano il metabolismo [...] di alcune proteine. Queste molecole, non più correttamente metabolizzate dall’organismo, si accumulano nei tessuti, causandone il malfunzionamento. L’esempio più noto di amiloidosi è probabilmente il morbo di Alzheimer, caratterizzato dall ...
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cutireazione
Prova clinica per individuare un eventuale stato di immunoreattività (➔ immunoreazione). Consiste nel porre la sostanza in causa a intimo contatto della cute, previa sua scarificazione: [...] in caso di positività, qualche tempo dopo si osserva localmente l’eruzione di un pomfo circondato da un alone di eritema. Si ricorre alle c. per ricercare, in caso di malattia allergica o ritenuta tale ...
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IMPUTABILITÀ
Giulio Battaglini
I. L'elemento obiettivo nell'imputabilità. - La questione del nesso causale. - L'istituto dell'imputabilità penale è costituito da un elemento obiettivo e da un elemento [...] una soluzione giuridica, o se sia meglio lasciare la soluzione del problema a una disquisizione filosofica. Fu lo Stuart Mill a definire causa di un fenomeno l'insieme di tutti i suoi antecedenti. Da tale punto di vista filosofico non si può fare una ...
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iper-burocrazia
s. f. L’eccesso di burocrazia inconcludente e paralizzante.
• Il «piccolo poco controllabile» è la causa della nostra «iper-burocrazia» e di meccanismi iniqui di tassazione (Irap e studi [...] di settore), che peraltro penalizzano le piccole imprese serie. Alla fine, data la minor produttività di queste piccole imprese, chi ci lavora è sottopagato. Infatti i nostri salari netti sono molto bassi: ...
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diidralazina
Farmaco dotato di attività ipotensiva. Agisce provocando vasodilatazione arteriolare e non è indicato in soggetti cardiopatici perché causa tachicardia. ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei due fili è stato c. di un corto circuito;...
causare
cauṡare v. tr. [dal lat. causari, lat. tardo causare, der. di causa «causa»] (io càuṡo, ecc.). – 1. Originare, far succedere, produrre: c. danni; c. uno scandalo; la sua incoscienza ha causato la nostra rovina; lo scontro fu causato...