Filologo classico tedesco (Oberndorf, Palatinato, 1883 - Jena 1965); prof. all'univ. di Jena. Si è occupato soprattutto della lingua e retorica latina con studî sui grammatici latini (Remmio Palemone, [...] 1922; e Carisio, 1925), sui Commentarii di Cesare (1939), poi sull'Apocolocintosi di Seneca (1943), su Virgilio, Catullo e Cornelio Celso (1948). Tra i suoi scritti: Probleme der stoischen Sprachlehre und Rhetorik (1957); Martial und die ...
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Filologo, nato a Barming (Kent) il 5 settembre 1834, morto a Oxford il 16 ottobre 1913. Fu nominato professore di latino all'università di Londra nel 1870, nel 1893 a Oxford. Il suo nome è particolarmente [...] legato ai suoi studî di esegesi e di critica su Catullo. Oltre all'edizione commentata (voll. 2, 1867), pubblicò un Commentary on Catullus (1876; 2ª ed. 1889), e una traduzione in versi (1871). Sono anche da ricordare le Noctes Manilianae (1891), ...
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Umanista tedesco (Niederzell 1528 - Heidelberg 1560), detto Secundus per distinguerlo dallo zio omonimo (1502-1567). Studiò medicina a Marburgo e poi discipline umanistiche a Wittenberg sotto Camerarius [...] . a Heidelberg. Fu fra i migliori poeti in latino del suo secolo; riprendendo volta a volta da Tibullo, Ovidio, Catullo e Orazio, scrisse elegie, carmi ed egloghe (Elegiarum liber et carminum libellus, 1551), in cui si rivela l'insolita attitudine ...
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Filologo statunitense (Chicago 1882 - Roma 1965); studiò a Chicago, a Monaco (1906), a Roma (1906-08); fu prof. di lettere classiche nelle univ. di Pittsburgh (1909-19), dello Iowa (1919-25), di Chicago [...] -44), del North Carolina (1944-59). Approfonditi studî sulla tradizione manoscritta e sulla fortuna di autori latini (Livio, Catullo, poeti elegiaci, ecc.) lo portarono a un sempre maggiore interesse per l'umanesimo e il preumanesimo soprattutto nei ...
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MARMORALE, Vincenzo (Enzo V.). – Nacque a Paduli (Benevento) il 13 apr. 1901 da Giuseppe e Anna Maria Russo. Ultimo di cinque figli, rimase orfano del padre all’età di nove anni. Dopo la licenza liceale [...] l’autore dall’iniziale lusus poetico a una più intensa maturazione spirituale.
Questa seconda fase della vita e della produzione di Catullo sarebbe stata conseguenza del viaggio in Bitinia nel 56 a.C., compiuto per visitare la tomba del fratello, ma ...
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Poligrafo (Venezia 1508 - ivi 1568). Lavorò al servizio dei Giolito per i quali tradusse, commentò, plagiò opere antiche e moderne; cinque commedie (Capitano, Fabrizio, Marito, Ragazzo, Ruffiano) e le [...] produzione. Bembista nella lirica, scrisse rime, tragedie, poemetti mitologici e biblici, tradusse e imitò Virgilio, Ovidio, Catullo, Orazio, Cicérone, ecc. Notevoli, nel quadro delle polemiche intorno alla lingua, le sue Osservazioni sulla volgar ...
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Pittore, nato in Roma il 12 febbraio 1821, morto ivi il 20 gennaio 1908. Studiò presso l'accademia di S. Luca ed esordì come scultore eseguendo statue di tipo accademico (Saffo, Ruth, Alessandro che doma [...] , ecc.). Più tardi, datosi tutto alla pittura, acquistò rinomanza con numerose rievocazioni storiche di ambiente romano (Catullo sulle rive del Tevere, Pompeiana, Suonatore di tibie). Non seppe sottrarsi al convenzionalismo compassato del Camuccini ...
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BARBARICO, Girolamo
Mario Gliozzi
Nacque a Venezia nel 1723 da Federigo della famiglia senatoria detta di S. Polo. Nel 1737 vestì l'abito dei chierici regolari somaschi e, dopo avere insegnato privatamente [...] monastero di Venezia filosofia e teologia e avere pubblicato nel 1764 una imitazione delle Nozze di Teti e Peleo di Catullo, nel 1765 il magistrato de' Riformatori lo nominò professore alla cattedra di fisica dell'università di Padova; nel 1780 fu ...
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GALLIAMBO
Angelo Taccone
. Il galliambo è un tetrametro ionico a minori catalettico con o senza anaclasi. Il primo elemento del nome si connette coi Galli, sacerdoti asiatici della dea Cibele, nel [...] e da Laerzio Diogene; in latino il galliambo s'incontra nelle Satire di Varrone e in Catullo, LXIII; fu pure adoperato da Mecenate. Presso Catullo l'anaclasi è costante nel primo dimetro e pressoché costante la soluzione della seconda lunga del ...
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IPPONATTEO (ἱππωνάκτειον μέτρον)
Angelo Taccone
Così si dice, dal poeta Ipponatte (v. sopra), il trimetro giambico scazonte, ossia quel trimetro giambico che al posto della penultima sillaba breve, obbligatoria [...] con molto garbo nella poesia greca anche dal favolista Babrio (sec. II d. C.) e in latino da Varrone, Catullo, Petronio, Marziale, Ausonio, ecc. Ipponatteo si dice anche il tetrametro giambico catalettico, pure usato da Ipponatte e divenuto poi ...
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catulliano
agg. [dal lat. Catullianus]. – Di Catullo, poeta lirico latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Catullo: carmi c.; stile c.; eleganza catulliana. Endecasillabo c., altro nome del verso falecio,...
falecio
falècio (o falecèo; raro falèucio o falèuco) agg. e s. m. [dal lat. phalaecius, phalaecēus, phaleucius o phalaecus (versus); gr. ϕαλαίκειον (μέτρον)]. – Verso endecasillabo della metrica classica, di schema ⌣̅⌣̅–́⌣⌣–́⌣̅–́⌣–́⌣̅, così...