Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] fra i libri apertamente pericolosi e quelli di materia non religiosa che, sebbene fossero di autori non cattolici, oppure di cattolici erranti, erano utili o necessari. Egli argomentò per questi il libero studio, condizione di un ‘rischiaramento’ dal ...
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Filosofo, morto a Pisa il 30 settembre 1959.
Le sue ultime opere, che manifestano un accentuato interesse per i problemi specifici dell'esperienza religiosa in senso cattolico, sono: Perché credo, Brescia [...] 1950; Alla ricerca di me stesso, Firenze 1951; Cattolicesimo e pensiero moderno, Brescia 1953; Che cos'è la metafisica?, Roma 1956; Studî gentiliani, Firenze 1958; Le ragioni della fede, Firenze 1959.
Bibl.: ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] già negli eventi del 1799 dimostri le sue profonde convinzioni liberali: «è in questo momento che nasce il liberale cattolico, ed in lui sorge quella coesistenza di laicismo e di cattolicesimo nel rispetto della libertà, che caratterizzerà tutto il ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] 5, pp. 307-18; Classi sociali e dottrina marxista, in Le classi e l’evoluzione sociale, Atti della XXXI Settimana sociale dei cattolici d'Italia, Bari 21-28 sett. 1958, Roma 1959, pp. 57-83; Idee per l’interpretazione del fascismo, in L’Ordine civile ...
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Studioso di filosofia, apologista e scrittore francese (Saint-Capraise-de-Lalinde, Dordogne, 1852 - Parigi 1917). Cercò di armonizzare l'aristotelismo tradizionale col pensiero moderno; come direttore [...] ?) che provocarono la cessazione della rivista (1907); scrisse varî volumi su questioni sociali, esaminate da un punto di vista cattolico e progressista. Sotto lo pseudonimo di Yves le Querdec scrisse Lettres d'un curé de campagne (1894); Lettres d ...
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Filosofo (n. Foligno 1940). Prof. di filosofia del linguaggio all'univ. di Padova (1974-86) e (dal 1987) di metodologia delle scienze sociali alla LUISS. Tra i suoi scritti: K. R. Popper (1972), Teoria [...] a difesa del mercato (1995), L'agonia dei partiti politici (1999), Liberali e solidali: la tradizione del liberalismo cattolico (2006); L'attualità del pensiero francescano. Risposte dal passato a domande del presente (2008); In cammino attraverso le ...
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FILIASI, Giuseppe
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli nel 1872, da Luigi Giacomo, di nobile famiglia napoletana, e da Maria Milano Franco. Primo di nove fratelli, condusse vita molto ritirata: [...] permise, inoltre, al F. di teorizzare una evoluzione necessaria dell'io empirico, che costituisce, nell'ambito del pensiero cattolico, uno degli aspetti più originali e innovativi del suo pensiero.
Il F. pubblicò altre due brevi opere monografiche ...
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Movimento filosofico (detto anche neotomismo) inteso a restaurare il realismo, sulla base dell’indirizzo aristotelico-tomistico, contro le tendenze della filosofia moderna. Sorto a Piacenza a opera di [...] e specialmente di s. Tommaso. Nel 1889 fu costituito l’Istituto superiore di filosofia, di indirizzo tomistico, nell’università cattolica di Lovanio, sotto la direzione di D. Mercier. Suo organo fu la Revue néoscolastique (1894).
La n. italiana, che ...
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Vanini, Giulio Cesare. - Filosofo (Taurisano, Lecce, 1585 - Tolosa 1619). Entrato nell'ordine dei carmelitani a Napoli (1603), girovagò, col confratello Giovanni Maria Ginocchio, per i paesi riformati [...] (1615) e l'anno dopo i dialoghi De admirandis naturae reginae deaeque mortalium arcanis. Quest'ultima opera, edita da stampatore non cattolico, attirò forti sospetti su V., in un'epoca in cui era ormai aperta, in Francia, la lotta ai "libertini". V ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] Torino, in un ospizio per catecumeni, dove R. abbandonò l'originaria fede calvinista e fu battezzato secondo il rito cattolico (1728). Ripresa ben presto la vita di vagabondaggio, si occupò nei successivi quattro anni in umili lavori presso famiglie ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
arcicattolico
(arci-cattolico), s. m. e agg. (iron.) Profondamente cattolico. ◆ [tit.] Tra [Arnaldo] Forlani e [Giulio] Andreotti spuntò l’arcicattolico [testo] […] [Bettino] Craxi sapeva che qualcuno nel Psi non avrebbe digerito un arcicattolico...