Chiesa Si definisce cattolica, cioè "universale", la Chiesa cristiana di Roma, a partire all'incirca dal tempo dell'Editto di Costantino (313), che stabilì che il cristianesimo era religione lecita nell'Impero [...] , cioè dalla sua durata ininterrotta sino al ritorno di Cristo. Inoltre, come continuazione dell'opera di Gesù Cristo, la Chiesa cattolica ha le potestà di insegnamento o di magistero (in quanto a essa è affidata la cura della vera fede, che ha ...
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Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] la sua presenza nella storia: fu questa la parabola del m. biblico di A. Loisy. Altre esigenze nel m. cattolico indicavano la volontà di superare gli schemi dell’aristotelismo scolastico, soprattutto in polemica contro il neotomismo: vanno in questo ...
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Giornalista cattolico (Filighera, Pavia, 1846 - Carenno 1902). Sacerdote di ardente fede, polemista impetuoso, come direttore dell'Osservatore cattolico di Milano combatté il liberalismo cattolico, non [...] , mirando, attraverso la formula "preparazione nell'astensione", alla formazione ideologica e organizzativa di un movimento democratico cattolico. Più volte processato, dal 1898, dopo i fatti di Milano fu condannato a tre anni di reclusione ...
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Cardinale, teologo e apologista cattolico inglese (Londra 1801 - Edgbaston, Birmingham, 1890). Figura trainante del cosiddetto Movimento di Oxford e autorevolissimo nel suo paese per la dottrina e le mirabili [...] in patria, fondò l'oratorio di Maryvale, trasferito poi (1852) a Edgbaston, e divenne (1851) rettore dell'istituenda università cattolica di Dublino, per la quale scrisse The idea of a university. Poco dopo, al tempo del concilio Vaticano I, appunto ...
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Teologo cattolico (Igersheim 1796 - Monaco di Baviera 1838). Sacerdote (1819), professore di storia ecclesiastica a Tubinga (1826) e di esegesi neotestamentaria a Monaco (1835), uno dei più insigni rappresentanti [...] In realtà le idee di M. hanno determinato - con l'opera di J. H. Newman - un importante rinnovamento nella teologia cattolica sul concetto di Chiesa e di storia del dogma. Tra gli altri numerosi studî di M., prevalentemente sui primi secoli cristiani ...
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Teologo cattolico (Bamberga 1784 - ivi 1848). Con J. J. Batz fondò e poi (1811-14) diresse la Theologische Zeitschrift. Nel 1810 pubblicò un Versuch einer historisch-philosophischen Darstellung der Offenbarung, [...] cieli a fondamento dell'economia della Rivelazione: una concezione che egli svolse nella sua nuova teologia (System der katholischen spekulativen Theologie, 1837-38 e 1844-47), con una visione storicistica del dogma cattolico (Über das Dogma, 1832). ...
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Filosofo e teologo cattolico (Wittmannsberg, Gotteszell, 1817 - Monaco di B. 1876), seguace di Schelling e del gruppo di storiografi cattolici riunitosi intorno a J.-J. Görres a Monaco. In esplicita opposizione [...] parte e da A. Gunther dall'altra, cercò di fondare su basi nuove la filosofia cristiana, tentando di conciliare il dogma cattolico col pensiero scientifico moderno. Si ricordano: Philosophie und Religion, 1849; Die christliche Trinitätslehre, 1850. ...
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Polemista cattolico (Bassano del Grappa 1824 - Venezia 1909). Prete dal 1857, fu tra i principali esponenti dell'intransigentismo cattolico, schierandosi in difesa delle rivendicazioni nei confronti dello [...] Stato italiano. Dalle pagine del settimanale La riscossa per la Chiesa e per la Patria (fondato nel 1890, cessato nel 1916) condusse, insieme con i fratelli Andrea (1838-1915) e Gottardo (1845-1916), un'incessante ...
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Prelato cattolico (Münster in Vestfalia 1811 - Burghausen, Baviera, 1877). Sacerdote (1844), dal 1850 vescovo di Magonza, fu l'anima del movimento cristiano-sociale in Germania; polemizzò contro gli abusi [...] intervento statale nell'economia e promuovendo il movimento cooperativistico. Fondò i Christlichsoziale Blätter, organizzò il Congresso cattolico di Düsseldorf e la Conferenza di Fulda con l'intento di richiamare l'episcopato sui gravi problemi ...
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Sacerdote cattolico (Firenze 1923 - ivi 1967). Di colta famiglia israelitica, battezzato durante le persecuzioni razziali, nel 1943 entrò in seminario a Firenze. Ordinato prete nel 1947, fu, fino al 1954, [...] ); Lettere (post., 1970). Nella pratica sacerdotale, nell'insegnamento, negli scritti di larga eco anche fuori del mondo cattolico, M. ha proposto l'acquisizione della cultura da parte dei diseredati come mezzo di riscatto, in particolare delle ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
arcicattolico
(arci-cattolico), s. m. e agg. (iron.) Profondamente cattolico. ◆ [tit.] Tra [Arnaldo] Forlani e [Giulio] Andreotti spuntò l’arcicattolico [testo] […] [Bettino] Craxi sapeva che qualcuno nel Psi non avrebbe digerito un arcicattolico...