MOORE, Thomas
Walter Starkie
Poeta, noto con l'appellativo di Bardo di Erin, nato a Dublino il 28 maggio 1779, morto a Sloperton (Wiltshire) il 28 febbraio 1852. Figlio di un droghiere cattolico, fu, [...] oltre che poeta, anche musicista. Nel 1794 entrò come studente al Trinity College di Dublino; dopo essersi laureato passò (1799) a Londra ed entrò al Middle Temple per studiarvi giurisprudenza. Fin dai ...
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BONOMELLI, Geremia
Francesco Malgeri
Nacque a Nigoline (Brescia) il 22 sett. 1831 da Giacomo, piccolo proprietario agricolo, coltivatore diretto, e da Antonia Zanola. Dal 1843 studiò al collegio ginnasiale [...] le esosità dei padroni e contro lo sfruttamento dei contadini.
Nel 1895 il B. approvò la nascita di un nuovo giornale cattolico cremonese, Il Vessillo, e cercò anche di incrementare la formazione di casse rurali e società di mutuo soccorso. Ma il suo ...
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Poeta francese (n. castello di Vernoble, Borgogna, 1529 - m. 1581 circa). Nella scuola di Lione difese la tradizione di Cl. Marot, ma poi si accostò al Ronsard e alla Pléiade. Difese strenuamente il partito [...] cattolico durante le guerre di religione (Remontrance au peuple françois, 1559). Il suo stile è improntato a un classicismo elegante e prezioso, quantunque troppo arcaizzante. Scrisse rime d'amore (Le repos de plus grand travail, 1550; La suite du ...
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Filosofo, morto a Pisa il 30 settembre 1959.
Le sue ultime opere, che manifestano un accentuato interesse per i problemi specifici dell'esperienza religiosa in senso cattolico, sono: Perché credo, Brescia [...] 1950; Alla ricerca di me stesso, Firenze 1951; Cattolicesimo e pensiero moderno, Brescia 1953; Che cos'è la metafisica?, Roma 1956; Studî gentiliani, Firenze 1958; Le ragioni della fede, Firenze 1959.
Bibl.: ...
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Romanziere francese, nato ad Angers nel 1853. Professore di diritto nell'Università Cattolica della sua città natale, rinunziò all'insegnamento per darsi tutto alla sua opera di scrittore cattolico e patriota. [...] Tradizionalista senza pedanteria dottrinaria, moralista senza enfasi di predicatore, sereno e ottimista ma immune da banalità arcadiche, egli s'ispira all'amore della vita paesana e rurale, alla poesia ...
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Storiografo catalano. Nacque a Barcellona nel 1434 e vi morì nel 1517. Giurista e letterato, fu notaio della sua città dal 1458, e cronista di Aragona dal 1476. Ferdinando il Cattolico lo nominò suo segretario [...] e archivista di Barcellona. Il suo nome è affidato alle Cròniques d'Espanya, que tracten dels nobles e invictíssims Reys dels Gots y gestes d'aquells; y dels Comtes de Barcelona e Reys d'Aragó. L'opera, ...
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Figlio (Gripsholm 1566 - Varsavia 1632) di Giovanni III di Svezia e di Caterina, sorella di Sigismondo Augusto. Re di Polonia (1587), successe al padre come re di Svezia (1592). Inviso in patria per il [...] suo zelo cattolico, lasciò il potere allo zio Carlo di Sudermania, che nel 1599 si fece incoronare re di Svezia. In urto col partito di Jan Zamoyski, sebbene al grande cancelliere dovesse la propria elezione al trono di Polonia, a causa del suo ...
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Figlio (Bruxelles 1835 - Laeken 1909) di Leopoldo I e di Luisa d'Orléans. Succeduto al padre nel 1865, durante la guerra franco-prussiana promosse energicamente misure militari per la salvaguardia della [...] revisione della costituzione (1892) con l'allargamento del suffragio, la maggioranza parlamentare fu stabilmente assicurata al partito cattolico, con il quale L. fu spesso in contrasto su problemi militari, essendosi egli efficacemente opposto alla ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] (scioperi del 1970 a Danzica, Gdynia e Stettino) e nel 1980 diede vita all’organizzazione sindacale Solidarność, caratterizzata in senso cattolico. In Cecoslovacchia, dopo l’invasione del 1968, la più nota esperienza di d. fu il gruppo di Charta 77 ...
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Nobile spagnolo (m. 1504). Gran maestro dell'Ordine di Alcantara, si distinse molto nella lotta contro i Mori e contribuì alla conquista del regno di Granada; rinunziò poi alla carica in favore di Ferdinando [...] il Cattolico, che la riunì alla corona, e fondò un convento in Villanueva de la Serena adottando la regola benedettina. Designato come reggente all'arcivescovato di Siviglia, nel 1503 ebbe il cappello cardinalizio. Lasciò una Historia de los reyes ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
arcicattolico
(arci-cattolico), s. m. e agg. (iron.) Profondamente cattolico. ◆ [tit.] Tra [Arnaldo] Forlani e [Giulio] Andreotti spuntò l’arcicattolico [testo] […] [Bettino] Craxi sapeva che qualcuno nel Psi non avrebbe digerito un arcicattolico...