Martire (Skotschau, Slesia, 1576 - Olomouc 1620); sacerdote della diocesi di Olomouc, poi (dal 1616) parroco di Holešov in Moravia, si dedicò con l'appoggio del feudatario cattolico Ladislao Popel di Lobkovic [...] a ristabilire la fede cattolica in quel territorio. Costretto dalla ribellione protestante a fuggire in Polonia, tornò a Olomouc con le truppe polacche, suscitando il sospetto di averle chiamate nel paese. Arrestato dai protestanti, che volevano da ...
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Uomo politico belga (Liegi 1812 - Bruxelles 1896). Leader del partito liberale, deputato nel 1847 e ministro delle Finanze nel 1848-52, lottò tenacemente contro il partito cattolico e i radical-socialisti. [...] degli Esteri) e, avendo la seconda volta istituito la scuola laica, fu costretto a rompere i rapporti diplomatici con la S. Sede (1882). Dopo la vittoria elettorale dei cattolici nel 1884, guidò per un decennio l'opposizione parlamentare liberale. ...
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SEIPEL, Ignaz
Carlo Antoni
Uomo di stato austriaco, nato a Vienna il 19 luglio 1876, morto a Pernitz (Austria Inferiore) il 2 agosto 1932. Sacerdote cattolico, fu parroco dal 1899 al 1903, libero docente [...] all'università di Vienna nel 1906, professore di teologia morale all'università cattolica di Salisburgo nel 1909, professore di teologia a Vienna nel 1917. Dagli studî passò alla vita politica nell'ottobre del 1918 in qualità di ministro dell ...
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SALVADORI, Mario Giorgio
Gian Italo Bischi
– Nacque a Roma il 19 marzo 1907, da Ermelinda Alatri, appartenente a una famiglia ebraica di Roma, e da Riccardo, cattolico, ingegnere civile.
Seguendo gli [...] organizzazione della televisione negli Stati Uniti, alla quale poté accedere solo perché ‘parzialmente discriminato’ essendo figlio di padre cattolico. Uno dei tre membri della commissione era Fermi, che intervenne a suo favore.
Nell’autunno del 1938 ...
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metareligioso
agg. Che supera, va al di là della religione.
• Il Pontefice in realtà ha oggi una sola arma per superare l’ostilità del partito cattolico che gli si oppone, per affermare nel suo stesso [...] regno la propria indiscutibile autorità di sovrano assoluto: l’arma dell’appeal carismatico-mediatico, del consenso metareligioso della platea mondiale, del gesto e della parola che bucano lo schermo della ...
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CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Silvia Pizzetti
Nato a Milano il 6 dic. 1851, da Giovanni Cornaggia Medici e da Luigia Castiglioni, erede di una antica famiglia milanese risalente al XIII [...] anni della crisi modernista (1898-1914), Como 1979, pp. 169-210. Sull'elezione del 1904 e l'attività parlamentare, vedi S. Pizzetti, I cattolici milanesi e la fine del "non expedit", in Nuova Riv. stor., LXI (1977), 1-2, pp. 85-115, e H. Ullrich, La ...
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ACUÑA, Ferrante de
Francesco Giunta
Nato nel 1453 dalla famiglia castigliana dei conti di Buendia, all'età di trentacinque anni venne nominato, da Ferdinando il Cattolico, viceré di Sicilia (1488). [...] Appena giunto nell'isola, dimostrò ottime qualità di amministratore, sì che, dopo tanto tempo di malgoverno, si guadagnò la simpatia dei suoi sudditi. Si rese infatti conto delle esigenze dei Siciliani ...
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Biblista statunitense (New York 1928 - Redwood City, California, 1998); sulpiziano, venne ordinato prete nel 1953 e partecipò come esperto al Concilio Vaticano II; fu il primo cattolico a insegnare nello [...] Union theological seminary di New York (1971-90); membro della Pontificia commissione biblica (1972-78 e 1996-97), fu presidente della Catholic biblical association of America, della Society of biblical ...
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Romanziere francese (Parigi 1913 - ivi 1979). La sua opera rivela uno spirito angosciato dinanzi ad alcuni aspetti della società contemporanea che analizza con inquietudine profonda di cattolico. Del suo [...] impegno testimoniano soprattutto alcuni dei suoi romanzi: Les innocents de Paris (1944); Les saints vont en enfer (1952); Chiens perdus sans collier (1954). Si ricordano ancora tra le sue opere narrative: ...
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KELLER, Paul
Enrico Rocca
Narratore tedesco, nato a Arnsdorf in Slesia il 6 luglio 1873. Il successo che ha sempre accompagnato questo popolare romanziere slesiano e cattolico è dovuto a una comprensione [...] umana piena di tolleranza e di fermezza morale, a uno stile colorito e fluido, a una pensosità senza astruserie, a un sentimentalismo un po' lacrimoso cui fa però da correttivo una serena e benefica giocondità.
I ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
arcicattolico
(arci-cattolico), s. m. e agg. (iron.) Profondamente cattolico. ◆ [tit.] Tra [Arnaldo] Forlani e [Giulio] Andreotti spuntò l’arcicattolico [testo] […] [Bettino] Craxi sapeva che qualcuno nel Psi non avrebbe digerito un arcicattolico...