Giornale del movimento politico belga fondato nel 1895 da H. Carton de Wiart e J. Renkin, per agire all’interno del partito cattolico in senso democratico. Il movimento fu detto ‘Destra giovane’, in contrapposizione [...] alla ‘vecchia’ del reazionario Ch. Woeste. L’urto delle due fazioni portò nel 1921 alla trasformazione del partito cattolico nella Unione cattolica belga. ...
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Uomo politico italiano (Parma 1876 - Roma 1948). Collaboratore di R. Murri nel primo movimento della Democrazia cristiana, dal 1902 deputato cattolico, popolare, decaduto nel 1926 perché aventiniano, fu [...] ministro dell'Agricoltura con Nitti (maggio-giugno 1920) e Giolitti (1920-21), dei Lavori pubblici con Bonomi (1921-22) e, dopo il crollo del fascismo, della Marina militare (1946-47). Deputato democristiano ...
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UDEUR Sigla di Unione democratici per l’Europa, formazione politica nata nel 1999 per iniziativa di C. Mastella. Di orientamento cattolico moderato, nelle elezioni politiche fino al 2006 si è presentata [...] nello schieramento di centro-sinistra. Nel 2006, ha assunto la denominazione Popolari-UDEUR. Nel gennaio 2008 è uscita dalla maggioranza determinando la caduta del governo Prodi; contestualmente il partito, ...
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Scrittore albanese (Gur të Hasit, sangiaccato di Dukagjini, 1630 - Skoplje 1688). Studiò a Roma nel Collegio di Propaganda Fide. Vescovo cattolico di Scutari nel 1656, arcivescovo di Scopia (Skoplje) e [...] de Christo Salvatore Mundi, in albanese e in italiano, dando il primo notevole esempio di prosa letteraria albanese. L'opera ebbe altre due ristampe: una nel 1691 e l'altra, col titolo L'infallibile verità della cattolica fede, nel 1702, a Venezia. ...
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Vescovo di Cartagine dal 481 (m. Albi, Gallia, 505). Grandemente popolare per pietà e dottrina, fu il capo dell'episcopato cattolico nell'Africa dei Vandali. Partecipò al concilio del 484, convocato dal [...] sollecitare una pronta conversione dei cattolici all'arianesimo, e redasse per l'occasione la professione di fede cattolica. Nella persecuzione, fu esiliato; richiamato nel 487, ottenne che fossero riaperte le chiese cattoliche. Nel 498 Trasmondo lo ...
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Scrittore francese (Saint-Brieuc, Bretagna, 1838 - Parigi 1889). Spirito geniale e bizzarro, amico di Baudelaire e di Wagner, idealista e cattolico, si staccò nettamente dall'ambiente letterario contemporaneo, [...] rivoluzionario e positivista. Le sue prime opere (Premières poésies, 1859; il romanzo teosofico Isis, 1862; ecc.) non uscirono da una stretta cerchia d'amici; conquistò a fatica, e tra le angustie della ...
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Pierre, Christophe. - Ecclesiastico francese (n. Rennes 1946). Ordinato sacerdote nel 1970, ha conseguito un master in Teologia presso l'Istituto Cattolico di Parigi e il dottorato in Diritto canonico [...] a Roma presso la Pontificia Università Lateranense. Nel 1977 è entrato a far parte del corpo diplomatico della Santa Sede, ha prestato servizio in nove Paesi, è stato Nunzio apostolico ad Haiti, in Uganda, ...
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CAPOGRASSI, Giuseppe
Vittorio Frosini
Nacque a Sulmona il 21 marzo 1889 da Vincenzo e da Concetta Faraglia. La famiglia, insignita del titolo marchionale, era di antico lignaggio: nel XV secolo un Paolo [...] e Calamandrei, in La Nuova Stampa, 15 gennaio 1959, p. 3; D. Mondrone, L'anima cristiana di G. C., in La Civiltà cattolica, 110 (1959), pp. 581-595; G. Semerari, Testimonianza su C., in La Gazzetta del Mezzogiorno (Bari), 2 sett. 1959; G. Ambrosetti ...
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PFLIMLIN, Pierre-Eugène-Jean
Uomo politico francese, nato a Roubaix il 5 febbraio 1907, di origine alsaziana. Studiò diritto all'Istituto Cattolico di Parigi e all'università di Strasburgo. Deputato [...] cattolico nelle due Costituenti, poi all'Assemblea Nazionale, è stato sottosegretario di stato nel 1946, poi più volte ministro dell'Agricoltura nei ministeri dal novembre 1947 al novembre 1949, quando si dimise dal ministero Bidault da poco ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] sul testo ebraico) la Vulgata geronimiana; passò ai commenti scritturali: s. Paolo (1512), i Vangeli (1522), le epistole cattoliche (1527), accentuando i motivi parenetici ed esaltando lo spirito evangelico. Frattanto Le F. si era recato a Meaux ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
arcicattolico
(arci-cattolico), s. m. e agg. (iron.) Profondamente cattolico. ◆ [tit.] Tra [Arnaldo] Forlani e [Giulio] Andreotti spuntò l’arcicattolico [testo] […] [Bettino] Craxi sapeva che qualcuno nel Psi non avrebbe digerito un arcicattolico...