GOLINELLI, Enrico
Ignazio Masulli
Nacque a Civitanova Marche, nel Maceratese, il 3 ag. 1848 da Luigi e da Maria Luigia Salvatori. Dopo essersi laureato in giurisprudenza a Roma, si stabilì a Bologna [...] 1931, pp. 8-12; A. Bignardi, Diz. biogr. dei liberali bolognesi (1860-1914), Bologna 1956, pp. 18 s.; N.S. 16, 28, 90, 94, 223, 250, 297, 331; G. Venturi, Episcopato, cattolici e Comune a Bologna. 1870-1904, Bologna 1976, pp. 200, 247 s., 272-274 ...
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GUARINI, Filippo
Fulvio Conti
Nacque a Forlì il 18 nov. 1839 dal conte Pietro e dalla nobile Eleonora Bonaccorsi Dolcini. Per parte di madre il G. era nipote di Bettino Ricasoli. Dal 1849 al 1857 fu [...] (si presentò fra l'altro candidato nelle liste liberali per le elezioni del 1898), fu oggetto di crescenti critiche da parte della componente giovanile del movimento cattolico locale. Numerosi giovani sacerdoti cominciarono a propagandare a Forlì ...
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BIANCHI, Giovanni
Luigi Lotti
Nato a Verdeto nel comune di Pomaro (ora di Agazzano, Piacenza) l'11 apr. 1825, da Domenico e da Marianna Locatelli, in una famiglia di proprietari agricoli, studiò a Piacenza [...] fede democratica, che rinfocolarono i sospetti degli ambienti liberali moderati sul suo passato repubblicano, e poi per lavoratrici e ostilissimo alla "consorteria", ma anche di cattolico che auspicava l'alleanza fra cattolicesimo e democrazia: un ...
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BOJANI, Ferdinando de
Maria Teresa Tamassia
Nato a Padova nel 1841 da Pietro e da Teresa Scari, in una famiglia nobile di origine friulana, trascorse buona parte della sua gioventù in Este, laureandosi [...] . Per le nozze d'argento del Regno d'Italia, Roma 1885) il B. appare inserito in quel gruppo di moderati, cattolici e liberali, che si batterono per la costituzione di un partito conservatore che potesse opporsi all'avanzare delle correnti di estrema ...
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romana, questione
Denominazione con cui si indica propriamente il conflitto sorto prima tra la Santa Sede e il movimento nazionale italiano, poi tra la Santa Sede e lo Stato unitario per la sovranità [...] esercitò pressioni sui governi stranieri per sollecitare un loro intervento. I tentativi di conciliazione dei cattolici moderati e liberali non approdarono ad alcun risultato. Solo l’evoluzione della situazione politica interna, con il radicalizzarsi ...
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non expedit
Formula di dissuasione, o divieto attenuato (lat. «non giova, non conviene»), usata dalla Chiesa romana; in partic. con essa la Santa Sede espresse il divieto ai cattolici italiani di partecipare [...] speciali riconosciute dai vescovi; l’ambiguità di questa disposizione consentì, in vista delle elezioni del 1913, l’accordo fra cattolici e liberali noto come patto Gentiloni. Il n.e. fu abolito di fatto da Benedetto XV, che nel 1919 permise ai ...
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Pannunzio, Mario
Giornalista, politico e sceneggiatore (Lucca 1910-Roma 1968). Condirettore del settimanale Oggi (1939-41), soppresso dal fascismo, partecipò alla rifondazione del Partito liberale (1943) [...] e alla Resistenza. Nel 1949 fondò il settimanale Il Mondo, di cui fu direttore, con l’obiettivo di costituire una «terza forza» tra cattolici e comunisti. Fu tra i fondatori del Partito radicale dei liberali e democratici italiani (1955). ...
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notabilare
agg. Relativo ai notabili, a chi occupa una posizione particolarmente in vista; oligarchico. ◆ Attraverso un rapido excursus nella storia politica italiana ed europea, [Vittorio] Valenza illustra una tesi suggestiva: la proporzionale...
cattoliberista
s. m. e f. e agg. Chi o che contempera concezioni proprie del mondo cattolico con quelle d’impronta liberista. ◆ Dopo aver demonizzato i «cattocomunisti», si potrebbe dire ora che il leader di Forza Italia e i suoi seguaci stanno...