Uomo politico e diplomatico (Marcilly d'Azergue, Rodano, 1802 - Parigi 1892), deputato dal 1837 al 1852, legato ai cattoliciliberali; fu inviato a Roma nel 1849 e, denunciato il trattato concluso da F. [...] de Lesseps con la Repubblica romana, attuò la restaurazione del governo pontificio. Deputato all'assemblea nazionale del 1871, in questo stesso anno ritornò a Roma come ambasciatore presso la Santa Sede ...
Leggi Tutto
Giovanni Maria Mastai Ferretti (Senigallia 1792 - Roma 1878). Il suo pontificato (1846-78) è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa: furono decenni particolarmente densi di avvenimenti che [...] ; si pronunciò tra l'altro contro il razionalismo e il liberalismo, la libertà di coscienza, la separazione della Chiesa dallo Stato e l'istruzione laica; proibì ai cattolici italiani di partecipare alla vita politica (non expedit). Il Kulturkampf ...
Leggi Tutto
FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] , perché accanto alle vecchie forze irreducibili (repubblicani, bonapartisti), erano sorte quelle rappresentate da un movimento cattolico-liberale (Ch. Montalembert, R. de Lamennais) e da un movimento socialista rivoluzionario (P.-J. Proudhon, L ...
Leggi Tutto
Nacque il 10 agosto 1810 a Torino, capoluogo allora d'un dipartimento dell'impero napoleonico. Lo tenne a battesimo, per procura, e gli diede il nome, il principe Camillo Borghese, di cui suo padre, Michele, [...] parte di madre, Adele di Sellon, che nell'ottobre del 1811 abiurò al calvinismo per farsi cattolica, Camillo era imparentato con l'aristocrazia protestante e liberale di Ginevra, dove ebbe specialmente cari i De la Rive; mentre per la nonna paterna ...
Leggi Tutto
Democrazia cristiana
Antonio Menniti Ippolito
Movimenti e partiti politici di ispirazione cristiana
I cattolici si sono a lungo identificati con i poteri costituiti, in base al principio secondo cui [...] un'ideologia ben precisa, è la critica alla società liberale, laica e individualista, così come l'ostilità agli eccessi la Santa Sede muta atteggiamento. Leone XIII sprona i cattolici ad assumersi responsabilità politiche e sociali. L'enciclica papale ...
Leggi Tutto
TAPARELLI d<apost>AZEGLIO, Prospero (Luigi).
Cinzia Sulas
Nacque a Torino il 24 novembre 1793 da Cesare e da Cristina Morozzo di Bianzè, settimo di otto fratelli.
L’educazione familiare ricevuta [...] e disillusione, contro i primi passi del governo liberale sabaudo. Prima come caporedattore, poi come responsabile della sezione di morale e diritto della Civiltà cattolica, Taparelli dedicò a un’indefessa e poliedrica attività pubblicistica ...
Leggi Tutto
Capecelatro, Alfonso
Ecclesiastico (Marsiglia 1824 - Capua 1912). Discendente da una famiglia aristocratica di tradizioni liberali - il padre, duca di Castelpagano, era stato costretto all’esilio per [...] nel 1893, chiamato a questo incarico da Leone XIII. Vicino al neoguelfismo, ebbe rapporti di amicizia con molti cattoliciliberali come Manzoni, Tommaseo, Fogazzaro. Pur se non mancarono momenti di scontro, in particolare a Napoli dopo l’arrivo ...
Leggi Tutto
Le religiose italiane
Giancarlo Rocca
Introduzione
La storia delle religiose italiane – considerate qui in tutte le loro varie distinzioni canoniche, cioè come monache, suore, vergini consacrate, eremite, [...] erano in gran parte nubili, come risulta dalle statistiche del tempo49. Sembra quasi che la società intera (cattolici, liberali, socialisti) si sia ritrovata unita per dare il maggior spazio possibile alla nubile – favorendo indirettamente la suora ...
Leggi Tutto
MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] che avrebbe potuto trovarlo vicino per certi aspetti, era lontano dal nascere. I cattoliciliberali erano dispersi, il clero per lo più integralista e d’opposizione.
L’ultima impresa del M. scrittore fu raccontare La Rivoluzione francese del ...
Leggi Tutto
GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] la moderazione del Primato, gli valsero un'accoglienza controversa e suscitarono non poche critiche anche da parte di cattoliciliberali come Balbo, Rosmini e Tommaseo; ma assicurarono ulteriore udienza e popolarità all'autore e un'ampia circolazione ...
Leggi Tutto
notabilare
agg. Relativo ai notabili, a chi occupa una posizione particolarmente in vista; oligarchico. ◆ Attraverso un rapido excursus nella storia politica italiana ed europea, [Vittorio] Valenza illustra una tesi suggestiva: la proporzionale...
cattoliberista
s. m. e f. e agg. Chi o che contempera concezioni proprie del mondo cattolico con quelle d’impronta liberista. ◆ Dopo aver demonizzato i «cattocomunisti», si potrebbe dire ora che il leader di Forza Italia e i suoi seguaci stanno...