Irlanda, Repubblica d’ Stato dell’Europa occidentale, corrispondente alla maggior parte (ca. 4/5) dell’isola omonima. Per le caratteristiche fisiche ➔ Irlanda.
Il tasso d’incremento demografico (8‰ nel [...] sia del governo. Con la ripresa dello scontro tra cattolici e protestanti, mentre il terrorismo varcava i confini tra netto calo dei suffragi a vantaggio dell’opposizione del partito liberale Sinn Féin; a due mesi dalle consultazioni il premier Kenny ...
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Figlio (Coburgo 1790 - castello di Laeken 1865) del duca Francesco di Sassonia-Coburgo-Saalfeld. Adolescente, militò al servizio dello zar Alessandro I di Russia, poi si trasferì in Inghilterra (1816) [...] di Luigi Filippo), seppe consolidare la sua autorità al di sopra dei partiti chiamando alternativamente al potere cattolici e liberali e superando felicemente con un ministero di sinistra la crisi del 1848. Contro un'eventuale minaccia proveniente ...
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Uomo politico (Londra 1792 - Richmond, Londra, 1878). Deputato whig dal 1813, si distinse presto per le sue battaglie liberali, opponendosi nel 1817 alla sospensione dell'Habeas corpus e divenendo dal [...] 1831, promosse in seguito, come paymaster-general (giugno 1831), misure volte a eliminare le discriminazioni nei confronti dei cattolici. Come ministro dell'Interno (1835-39), ridusse il numero dei crimini perseguibili con la pena di morte e provvide ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] comunista (1928) e infine, negli anni 1930, esponenti liberali del mondo della cultura. Sul trono imperiale, alla morte di . Endō ha affrontato il difficile tema dell’inserimento della religione cattolica in G. e, più in generale, del confronto tra ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] e il suo tranquillo regno durò sino al 1844.
Avanzate riforme liberali in politica interna e in economia furono introdotte da Oscar I ( L. Forssell, poeta oltre che apprezzato drammaturgo, la cattolica B. Trotzig, i narratori F. Fridell, S. Arnér ...
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Il movimento di lotta popolare, politica e militare che si determinò durante la Seconda guerra mondiale (1939-45) nelle zone occupate dagli eserciti tedesco e italiano contro gli invasori esterni e contro [...] maggiori furono le divisioni alpine delle Langhe, le Fiamme verdi del Bresciano e le divisioni Osoppo del Friuli. Cattolici e liberali trovarono spesso negli autonomi la loro spalla militare. Nelle città agirono le SAP (Squadre di Azione Patriottica ...
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Statista inglese (Londra 1770 - ivi 1827). Di antica famiglia, fu educato da uno zio fervente whig ed ebbe fama di giacobino e antiaristocratico. Gli eccessi della Rivoluzione francese lo fecero poi passare [...] di Pitt; inoltre sostenne la necessità dell'emancipazione politica dei cattolici, e per dissensi con la corona su tale argomento si altri stati, favorendo così i varî movimenti liberali e nazionali. Appoggiò il movimento costituzionale in Portogallo ...
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Filosofo (n. Foligno 1940). Prof. di filosofia del linguaggio all'univ. di Padova (1974-86) e (dal 1987) di metodologia delle scienze sociali alla LUISS. Tra i suoi scritti: K. R. Popper (1972), Teoria [...] a difesa del mercato (1995), L'agonia dei partiti politici (1999), Liberali e solidali: la tradizione del liberalismocattolico (2006); L'attualità del pensiero francescano. Risposte dal passato a domande del presente (2008); In cammino attraverso ...
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Uomo politico belga (Soignies, Brabante, 1893 - Bruxelles 1973). Membro del partito cristiano-sociale, prof. di economia nell'univ. di Lovanio, ministro senza portafoglio (1934), fu presidente del Consiglio [...] (1935-37) con due gabinetti tripartiti (cattolici, socialisti, liberali), e si trovò ad affrontare una grave crisi monetaria e la minaccia dell'estrema destra, rappresentata dal movimento rexista. Rifugiatosi in Inghilterra (1940), dopo la ...
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. Movimento politico italiano creato da Benito Mussolini (v.).
Dottrina.
Idee fondametali. - Come ogni salda concezione politica, il fascismo è prassi ed è pensiero, azione a cui è immanente una dottrina, [...] Si ebbe così la dispersione, se non proprio la morte, della setta, antico voto di frazioni liberali, di frazioni socialiste, di nazionalisti, oltre che di cattolici, in nome o della religione, o della aperta lotta di classe, o della moralità politica ...
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notabilare
agg. Relativo ai notabili, a chi occupa una posizione particolarmente in vista; oligarchico. ◆ Attraverso un rapido excursus nella storia politica italiana ed europea, [Vittorio] Valenza illustra una tesi suggestiva: la proporzionale...
cattoliberista
s. m. e f. e agg. Chi o che contempera concezioni proprie del mondo cattolico con quelle d’impronta liberista. ◆ Dopo aver demonizzato i «cattocomunisti», si potrebbe dire ora che il leader di Forza Italia e i suoi seguaci stanno...