Figlio (n. 466 circa - m. Parigi 511) di Childerico, alla morte di questo (481) divenne re di uno dei regni dei Franchi Salî, con centro a Tournai. Nel 486 conquistò i dominî del romano Siagrio, continuando [...] re borgognone Gundobado, e nel 496, dopo una decisiva vittoria sugli Alamanni a Tolbiaco, si convertì egli stesso al cattolicesimo. Questo fatto creò tra i Franchi dominatori e la popolazione gallo-romana un vincolo duraturo, che fece la forza del ...
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Teologo e medico svizzero (Baden-Dourlach 1524 - Basilea 1583); il suo vero nome, Lieber o Liebler, fu da lui latinizzato in Erastus (dal gr. ἐραστός "amato"). Studiò a Basilea, a Bologna e a Padova; nel [...] del Concistoro e consigliere privato. In quest'ufficio E. poté influire sul sovrano e ottenere la proscrizione sia del cattolicesimo sia del luteranismo. Assai più drammatica la lotta contro i calvinisti, che volevano introdurre il sistema di governo ...
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Poeta inglese (Woodford, Essex, 1823 - Lymington, Hampshire, 1896). La sua prima raccolta di versi, Poems (1844), risente l'influsso di A. Tennyson. Dopo altre liriche minori, tra cui The seasons pubblicata [...] : The espousals, 1856; 3a parte: Faithful for ever, 1860; 4a parte: The victories of love, 1862). Si convertì al cattolicesimo nel 1864. Nel 1877 pubblicò The unknown Eros, che contiene le sue odi più notevoli; seguì Amelia (1878). Pubblicò anche ...
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Nobile famiglia boema, oriunda di Žerotín in Moravia e divenuta potente al tempo di re Giorgio di Poděbrady, con Jan, che (1475) ottenne il dominio di Fulnek, poi base delle proprietà familiari. Divisa [...] del protestantesimo boemo, decadde nel corso della guerra dei Trent'anni e dovette emigrare. Solo convertendosi al cattolicesimo poterono restare in patria, senza più la precedente posizione politica, i rami sopravvissuti di Meziříčí, estintosi nel ...
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Uomo politico e scrittore (n. Alford, Aberdeenshire, 1637 circa - m. 1714). Ministro presbiteriano nel Kent, fu destituito in forza della legge Act of Uniformity del 1662. Divenuto fiduciario di Shaftesbury [...] , dove rientrò con Guglielmo III d'Olanda nel 1688. Dopo aver scritto una polemica History of the revolution (1706), in cui il nuovo regime era tacciato di filo-cattolicesimo, si avvicinò ai giacobiti e complottò contro il governo. Morì in miseria. ...
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Filantropo (Müstair, Grigioni, 1808 - Heiden, Appenzell, 1865). Cappuccino, superiore a Coira (1845), vicario generale (1860) in quella diocesi per lo zio Nikolaus F., fondò istituti e congregazioni di [...] (cotonificio; tipografia, dalla quale sorse, 1865, il Bücherverein für die katholische Schweiz); ebbe gran parte nel Piusverein e fu attivissimo nella difesa e propaganda del cattolicesimo in Svizzera. Popolarissime le sue Heiligenlegende (4 voll.). ...
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Prelato cattolico (Upper Marlboro, Maryland, 1735 - Georgetown 1815). Venne in Europa tredicenne, e fu professore (1759-71) a Saint-Omer e a Liegi; divenuto gesuita, alla soppressione della Compagnia (1773) [...] l'emendamento dell'art. 3 della Costituzione circa la libertà di religione concessa ai cattolici. Nel 1789 vescovo e successivamente (1808) arcivescovo di Baltimora, si occupò attivamente della riorganizzazione del cattolicesimo negli Stati Uniti. ...
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Filosofo francese (Saint-Étienne 1901 - Parigi 1999); prof. all'univ. di Montpellier (fino al 1939), all'univ. di Digione (dal 1950) e (dal 1955) prof. di storia della filosofia e di filosofia alla Sorbona. [...] Partecipò, come laico, ai lavori del concilio Vaticano II. Particolarmente attento al problema dei rapporti tra pensiero moderno e cattolicesimo, la sua produzione (che va dal trattato al saggio, dal romanzo alla biografia) si rivolge a un pubblico ...
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Diplomatico e scrittore inglese (Salisbury 1577 - Gand 1655). Figlio di Tobie Matthew (1546-1628), arcivescovo di York, studiò a Oxford; magister artium nel 1597, due anni dopo era avvocato a Gray's Inn. [...] dal re calvinista e teologo, ottenne di viaggiare nel continente giungendo fino a Roma e nel 1606 si convertì al cattolicesimo. Arrestato al ritorno in Inghilterra, rilasciato grazie all'intervento di Bacone e del padre, nel 1608 fu esiliato, e per ...
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Pseudonimo dello scrittore e giornalista Dino Segre (Torino 1893 - ivi 1975), autore di romanzi e novelle di un umorismo fra caustico e salace, che ebbero larga notorietà nel primo dopoguerra (Mammiferi [...] di narrativa, Le grandi firme; trasferitosi poi in Argentina, prese a collaborare attivamente a giornali e periodici locali. Rientrato in Italia (1945), si convertì al cattolicesimo e pubblicò opere d'intento morale, ripudiando quelle precedenti. ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...