Maestro di ballo (sec. 15º); convertitosi al cattolicesimo, assunse il nome di Giovanni Ambrogio. Organizzatore, fra l'altro, di feste a Milano e a Ferrara, è autore del trattato De pratica seu arte tripudii [...] vulgare opusculum (pubbl. 1873), nel quale si presenta come il primo teorico della danza ...
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Capo indio brasiliano (1580-1648), convertito al cattolicesimo; alla testa di un reggimento di indigeni, agli ordini del Bagnoli, vinse gli Olandesi a San Lorenzo (1636) e a Matta Redonda e si distinse [...] nella difesa di Baía contro Maurizio di Nassau (1638). Le sue imprese, in cui fu seguito dalla moglie, Clara C., furono poi continuate dal nipote Diogo Pinheiro C.; la sua azione al fianco del nero Henrique ...
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Teologo (Augusta 1827 - Interlaken 1880); protestante, convertitosi al cattolicesimo, entrò nella Compagnia di Gesù (1851; ne uscì il 1857 per rientrarvi nel 1878) e fu prof. di storia del dogma a Friburgo [...] in Brisgovia (1862-73); intervenne al Concilio Vaticano I e si fermò a Roma come consultore di varie congregazioni. Nella sua vasta produzione si mostrò rigoroso seguace del tomismo ...
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Re d'Irlanda (sec. 5º); convertitosi col popolo al cattolicesimo, secondo la tradizione nominò una commissione di vescovi (tra cui s. Patrizio), regoli e brehon ("saggi") per la revisione della legislazione; [...] ne sarebbe risultato il codice detto Senchus Mor (438), "libro delle consuetudini", o Cain Patℎraich ...
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Uomo politico austriaco (Graz 1584 - Vienna 1650); convertitosi al cattolicesimo a seguito della controriforma dell'arciduca Carlo II, fu nominato consigliere aulico militare, e da Ferdinando II primo [...] maggiordomo di corte. Durante la guerra dei Trent'anni fu incaricato di diverse mansioni diplomatiche. Primo plenipotenziario imperiale alle trattative di Münster e di Osnabrück, contribuì alla conclusione ...
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Predicatore inglese (Lincoln 1620 circa - Londra 1710); convertitosi al cattolicesimo e fattosi domenicano (Parigi, 1658), predicò a Londra, fu processato (1680) in seguito alle accuse di cospirazione [...] contro il re e il parlamento mossegli da T. Oates, e, dopo un anno di prigionia, esiliato. Ritornò a Londra per due anni (1686-88), e definitivamente nel 1697 ...
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Teologo (Colonia 1888 - ivi 1967). Rilevante coscienza critica del cattolicesimo tedesco (Der Weg aus dem Ghetto, 1956), è stato prof. di teologia cattolica nell'univ. di Colonia. Direttore della rivista [...] Catholica, di respiro ecumenico, è autore di numerosi scritti di carattere teologico (Pilgernde Kirche, 1938) e letterario (per primo in Germania si occupò di Paul Claudel). La raccolta dei suoi saggi ...
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Uomo politico italiano (Magreta 1920 - Modena 2004), rappresentante del cattolicesimo democratico e sociale, deputato e ministro del lavoro nel governo Fanfani (aprile-luglio 1987); fu tra i fondatori [...] della Cisl di cui divenne dirigente sindacale; ricostituì (1993) con P. Carniti il Movimento dei cristiano-sociali. Comandante partigiano (27a brigata Garibaldi e Brigata Italia Pianura) nella Resistenza ...
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Ecclesiastico (Pontgouin, Eure-et-Loire, 1815 - Angoulême 1880). Avversario del cattolicesimo liberale che combatté tenacemente, contribuì alla formulazione del Sillabo; fu sostenitore di Napoleone III [...] finché sperò da lui una forte restaurazione religiosa. Al concilio Vaticano I fu tra i più tenaci difensori dell'infallibilità pontificia. Nel 1879 fu creato cardinale ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...