Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] (1919-1926), a cura di M.G. Rossi, Roma 1983; M.G. Rossi, Da Sturzo a De Gasperi: profilo storico del cattolicesimo politico del Novecento, Roma 1985; G. Cremaschi, Per il maggior bene del popolo: il Partito popolare a Bergamo. 1919-1926, Viminale ...
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Storico e teologo (Schwerin 1741 - Darmstadt 1816). Da Gottinga, dove si dedicò allo studio della teologia e alle lingue orientali, passò come insegnante di lingue e antichità romane a Pietroburgo; poi [...] ma altresì pubblicista abile e senza scrupoli, sia nella contesa con i berlinesi a proposito del suo cripto-cattolicesimo sia nell'antagonismo con illuminati e giacobini. Il suo ultimo scritto, Theodul's Gastmahl (1809), prende abbastanza apertamente ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] impazienze da esso generate. Raramente ci si è impegnati a risalire all'inerzia e alla falsa sicurezza che hanno caratterizzato il cattolicesimo tra la fine del 19° sec. e la prima metà del 20°, soffocandolo in una condizione angusta nella quale si ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] . Una condizione di abbandono, esso stesso rifugio crepuscolare che alimenta non certo i miti aggressivi e battaglieri, cari al cattolicesimo francese e italiano – pensiamo a una certa accezione del culto del Sacro Cuore del Cristo Re – ma un dolente ...
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Arcivescovo (937) di Amburgo e Brema (n. 900 circa - m. Brema 988), consigliere di Ottone I che accompagnò a Roma (961-65), sicché a lui fu affidata la custodia del deposto papa Benedetto V. Promosse la [...] diffusione del cattolicesimo e l'ingrandimento della sua archidiocesi, creando i vescovati suffraganei di Ribe (Ripen) nello Schleswig, Aarhus nello Jütland, e, tra i Vendi, Stargard (Oldemburgo): essi, morto Ottone, non resistettero però alla ...
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Dossetti, Giuseppe
Politico e sacerdote (Genova 1913-Monteveglio, Bologna, 1996). Durante la Resistenza fu rappresentante democristiano e presidente del CLN di Reggio nell’Emilia. Deputato alla Costituente, [...] vi svolse un ruolo di spicco come esponente di un cattolicesimo dalla forte sensibilità sociale. Fondò nel 1947 la rivista Cronache sociali, dove espresse le sue idee politiche miranti a una radicale riforma dello Stato e a una politica economica ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] il 1° dicembre 1581.
G. non rivolse la sua attenzione soltanto all'Inghilterra e all'Irlanda: anche le sorti del cattolicesimo in Scozia gli stavano a cuore. Dopo il fallimento del progetto di riunione delle tre Corone sulla testa di Maria Stuarda e ...
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Nell’accezione più generale del termine, qualsiasi atteggiamento orientato all’applicazione rigida e coerente, in ogni ambito di vita, dei principi derivati da una dottrina religiosa o ideologica.
In senso [...] degli ultimi due secoli. L’origine del concetto e l’uso di identificarlo con una particolare concezione del cattolicesimo sociale e politico vanno ricondotte all’età della Restaurazione (1815-30) e alla formazione del movimento dell’ultramontanismo ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] sua decisione, lungamente meditata, il papa aveva conseguito un duplice successo: sul piano religioso, aveva salvato le sorti del cattolicesimo in Francia ed aveva posto le premesse per l'avvio della riforma tridentina, che i torbidi delle guerre di ...
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Nazari di Calabiana, Luigi
Prelato e uomo politico (Savigliano, Cuneo, 1808 - Milano 1893). Elemosiniere privato di Carlo Alberto (1847), vescovo di Casale (1847), fu nominato senatore del Regno sabaudo [...] nel 1848 e fu arcivescovo di Milano dal 1867 al 1893. Appartenente all’ala conciliatorista del cattolicesimo, avversò il dogma dell’infallibilità papale proclamato nel Concilio Vaticano I. Da lui prende nome la cosiddetta crisi Calabiana: nel ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...