Casoni, Giambattista
Pubblicista (Bologna 1830 - ivi 1919). Consulente legale della Curia bolognese, esponente di spicco del cattolicesimo intransigente, fu particolarmente impegnato nel campo della [...] pubblicistica. Fondò, tra gli altri: «L’Osservatore bolognese» (1858-59), «L’Eco delle Romagne», (1861-63), «Il Conservatore» (1863-66), «Il Patriota cattolico» (1864-1866), giornali caratterizzati tutti ...
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Teologo norvegese (Oslo 1538 - Vilna 1622); gesuita a Lovanio (1563-64), si adoperò per il ritorno al cattolicesimo della Svezia (1577-80) e della Danimarca (1606) e a tale scopo fu in rapporti con Giovanni [...] III di Svezia ...
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Cospiratore inglese (n. 1578 - m. Londra 1606). Sotto l'influenza del gesuita John Gerard, si convertì al cattolicesimo verso il 1599. Creato cavaliere da Giacomo I (1603), prese parte nel 1605 alla congiura [...] delle polveri (gunpowder plot). Fallita la congiura, fuggì, ma fu catturato, processato e giustiziato ...
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Uomo politico (Chartres 1638 - Parigi 1720). Appartenente a un'antica famiglia calvinista, si convertì ben presto al cattolicesimo. Aiutante di campo di Luigi XIV, protettore di letterati e artisti, ebbe [...] spesso missioni diplomatiche. Devoto al suo re, si ritirò dalla scena politica alla sua morte. Ci resta di lui un Journal (19 voll., 1854-60), fonte preziosa sulla vita di corte in questo periodo ...
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Teologo cattolico (Calverley, Yorkshire, 1814 - Londra 1863). Discepolo di Newman, quasi contemporaneamente a lui (1845) passò al cattolicesimo; e a Birmingham organizzò una comunità di convertiti (Wilfridians), [...] di cui fu superiore. Passati nel 1846 a Cotton, poi a Londra, i wilfridiani si trasferirono definitivamente a Brompton (1854). F. scrisse alcune opere ascetiche, molto diffuse: All for Jesus (1853); The ...
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Uomo di stato belga (Melle 1807 - Manage, Hainaut, 1875). Dapprima seguace delle idee di rinnovamento liberale del cattolicesimo propugnate in Francia dal Lamennais, le abiurò dopo la condanna papale (1832) [...] rientrando nell'ortodossia, eletto alla Camera nel 1834 per il partito cattolico, ne divenne presto uno dei capi più influenti. Ministro dei Lavori pubblici (1843) nel gabinetto Northumb, vi si segnalò ...
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Pensatore (Illkofen, Baviera, 1821 - Bad Kreuth 1893). Sacerdote cattolico e prof. all'univ. di Monaco, propugnò un "libero cattolicesimo", che lo pose in conflitto con l'autorità ecclesiastica, che mise [...] all'Indice numerosi suoi libri. Il più importante di questi è: Die Phantasie als Grundprinzip des Weltprozesses (1877), in cui la "fantasia" è alla base del divenire del mondo, concepito come prodotto ...
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Oratore e scrittore barnabita (Coldirodi, Imperia, 1867 - Sparanise 1931). Fu uno degli uomini pubblici più in vista del cattolicesimo italiano agli inizî del sec. 20º. Predicatore e conferenziere celebre, [...] collaboratore degli Studi religiosi di S. Minocchi, autore di molti libri di storia del cristianesimo primitivo, fu coinvolto, perché fattosi moderato divulgatore della moderna critica storica, nelle polemiche ...
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Storico dell'arte e scrittore tedesco (Reinhardsgrimma, Dresda, 1785 - Dresda 1843). Amico di L. Tieck, si convertì al cattolicesimo. Negli anni 1804-06 fu a Roma e a Napoli, nel 1816 a Firenze; dalle [...] sue esperienze italiane nacquero le Italienische Forschungen (3 voll., 1826-31), assai importanti per lo studio dell'arte rinascimentale. Fu in Italia ancora nel 1828, e ne scrisse in Drei Reisen nach ...
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Diacono russo (Suzdal´ 1665 circa - Soloveckij Monastyr´, Arcangelo, 1700); studiò a Mosca; recatosi a Venezia, si convertì segretamente al cattolicesimo. Tornato a Mosca, ricevette l'ordinazione dal patriarca [...] Adriano, ma non nascose le sue credenze, per cui fu imprigionato (1698) nel monastero Soloveckij dove morì. Considerato dai cattolici come martire ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...