Scrittore e studioso tedesco (Coblenza 1776 - Monaco 1848). Intellettuale inquieto ed eclettico, fu uno degli esponenti di maggior spicco del giornalismo cattolico. Dopo una fase iniziale di salda adesione [...] e Arnim, si sentì attratto dalla poesia e dalla storia tedesca medievale, riaccostandosi con ciò anche al cattolicesimo. Dal 1814 direttore della rivista Der Rheinische Merkur, orientata in senso liberal-nazionale, combatté con eguale intransigenza ...
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Medico, filosofo e teologo (Vagli o Lucca 1532 - Cracovia 1602). Esule per motivi di religione, raggiunse i Grigioni; a Ginevra ebbe una cattedra di filosofia, poi di medicina; ma, entrato in polemica [...] polemica con i luterani. A Lipsia fu medico dell'elettore e professore di filosofia; a Praga tornò pubblicamente al cattolicesimo (1581), lasciando però fondati dubbî sulla sincerità della sua conversione. A Cracovia fu medico di Stefano Báthory; ma ...
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Scrittrice ungherese (Érseklél, Komárom, 1879 - Budapest 1956); nelle liriche (Jöttem hozzátok "Sono venuto da voi", 1909; Egy perccel alkonyat előtt "Un minuto prima del crepuscolo", 1921; A csukott kert [...] della vita", 1920; A nagy sikoly "Il grande grido", 1923; Báró Hercfeld Clarisse "La baronessa C. H.", 1926; A Timóthy ház "La casa T.", 1939) predomina una tendenza al sensualismo, che con la sua conversione al cattolicesimo si tinge di misticismo. ...
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Filosofo e teologo (Parigi 1796 - ivi 1867). sacerdote, insegnò teologia morale alla Sorbona (1853-63). Nei suoi scritti accentua motivi fideistici che risentono dell'influenza così del tradizionalismo [...] necessaria la rivelazione. Tra i suoi scritti: Propositions générales sur la vie (1826), Philosophie du christianisme (2 voll., 1835). Maestro del Gratry, il B. ha avuto una certa influenza sul posteriore spiritualismo e cattolicesimo francese. ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] federalista del problema nazionale sotto l'egida del papa, ritenendo l'afflato ideale e la tradizione monarchica del cattolicesimo in grado di sostenere l'aspirazione all'indipendenza nazionale e armonizzare gli interessi particolari. L'opera ebbe ...
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Scrittore inglese (Brenchley, Kent, 1886 - Heytesbury, Wiltshire, 1967). Dopo le prime raccolte poetiche (To any dead officer, 1917; The old huntsman, 1917; Counterattack, 1918), in parte scritte in trincea [...] partito laburista, direttore del Daily Herald (1919), si volse poi a interessi di carattere religioso (si convertì al cattolicesimo nel 1956), traendone ispirazione per la sua poesia (Vigile, 1934; Sequences, 1956; A prayer at Pentecost, 1960). Nella ...
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Scrittore belga di lingua francese (Ghlin, Mons, 1869 - Bruxelles 1952). Entrato giovanissimo nella lotta politica, fu nel 1920 tra i fondatori del Partito comunista belga, dal quale fu espulso nel 1928 [...] aux mains coupées, 1931; Fertilité du désert, 1933), mentre i suoi versi più tardi sono segnati dalla conversione al cattolicesimo (Sacre, 1939; Ave genitrix, 1943). Come narratore diede la sua prova migliore con Faux passeports ou les mèmoires d ...
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Poeta francese (Tournay, Alti Pirenei, 1868 - Hasparren 1938). Dopo una breve adesione al simbolismo, si liberò da ogni tradizione arcadica o scolastica, e interpretò liricamente la vita della natura, [...] religioso, che non discorda dall'indole delle sue prime ispirazioni, si manifesta nelle opere posteriori al suo ritorno al cattolicesimo (1905), sotto l'influenza di Claudel. Scrisse anche in prosa, racconti e romanzi (Clara d'Ellébeuse, Almaïde d ...
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Uomo politico ecuadoriano (Guayaquil 1821 - Quito 1875); fu, con J. Carrión e M. Gómez de la Torre, membro del triunvirato costituitosi alla caduta di F. Robles (1859); da allora dominò la vita politica [...] . Era appena stato eletto ancora una volta, quando fu assassinato. Stipulò (1862) un concordato con la Chiesa, facendo del cattolicesimo la religione di stato, e promulgò due nuove costituzioni restrittive delle libertà politiche nel 1861 e nel 1869. ...
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DEL VECCHIO, Bonaiuto
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pesaro il 9 apr. 1818, ma non c'è nessuna certezza su questa data che, a parere di alcuni, andrebbe spostata indietro di cinque anni.
Anche sulla famiglia [...] un rabbino, Isacco Sabbato Del Vecchio), dalla quale, comunque, il D. dovette presto distaccarsi per abbracciare il cattolicesimo. Si trattò presumibilmente di una scelta che aveva origini politiche e che affondava le sue radici nell'entusiasmo ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...