Storico delle religioni (Monaco di Baviera 1892 - ivi 1967). Cattolico di nascita, nel 1920 passò, sotto l'influsso di N. Söderblom, alla Chiesa evangelica. Dallo stesso anno fu professore di storia comparata [...] delle religioni all'univ. di Marburgo. Capo di un Terzo ordine francescano protestante, promotore di un "cattolicesimo evangelico", simpatizzante del modernismo e militante del movimento ecumenico, diresse (dal 1948) il periodico Ökumenische Einheit ...
Leggi Tutto
CALANDRINI, Cesare
Francesca Luzzati Laganà
Nacque a Lucca, dove fa battezzato il 3 ag. 1550, da Giuliano di Filippo e da Caterina di Agostino Balbani.
Giovanissimo, nel 1567, abbandonò la patria per [...] aderire alle idee riformate, sull'esempio del padre che aveva segretamente abiurato al cattolicesimo e fissato oltralpe la sua residenza fin dal 1560; se per il momento, come sembra, il C. ebbe come compagno di viaggio solamente suo fratello Giovanni ...
Leggi Tutto
Kojong
Ultimo re della dinastia Choson di Corea (Seoul 1852-ivi 1919). Regnò dal 1864 al 1907. Salito al trono all’età di 12 anni, i suoi reggenti ufficiali (il padre Taewon-gun e la regina Min) adottarono [...] una politica di isolamento del Paese e di eliminazione del cattolicesimo. Nel 1897 si autonominò imperatore e mutò il nome di Choson in Taehan («grande Han»), per sottolineare l’indipendenza dalla Cina. ...
Leggi Tutto
Figlio (n. 1515 - m. Hamilton 1575) di James primo conte di A.; alla morte di Giacomo V fu proclamato protettore del regno (1542). Prima favorì il partito inglese e la riforma protestante, negoziando il [...] matrimonio fra la regina Maria Stuarda e il principe Edoardo d'Inghilterra; poi passò al cattolicesimo, rompendo le trattative con l'Inghilterra e, alleatosi al partito francese, divise la reggenza con la regina madre Maria di Guisa; onde la guerra ...
Leggi Tutto
Uomo politico francese (Parigi 1648 - ivi 1724). Consigliere al parlamento (1670), intendente della Linguadoca (1685-1718). Protettore dell'industria e del commercio, autore di un Mémoire administratif [...] l'intendente più rappresentativo della monarchia di Luigi XIV; si acquistò triste fama per la forzata conversione degli ugonotti al cattolicesimo dopo la revoca dell'editto di Nantes (1685) e per la feroce repressione dei camisardi nella guerra delle ...
Leggi Tutto
Figlia (Firenze 1859 - Parigi 1914) di un colonnello russo, sposò (1875) il principe, poi re, Milan Obrenović, dal quale divorziò nel 1888: ma si riconciliò con lui nel 1894. Dopo l'uccisione del figlio [...] Alessandro I (1903), lasciò la Serbia e si ritirò in un convento (si era convertita al cattolicesimo nel 1902). Pubblicò a Parigi i Mémoires de Natalie, reine de Serbie (1891). ...
Leggi Tutto
Kimpa Vita
(o Doña Beatriz) Profetessa, iniziatrice di un movimento messianico del regno del Congo (n. ca. 1682-m. 1706). Di nobili origini, nel 1704 sostenne di essere posseduta dallo spirito di sant’Antonio: [...] i suoi seguaci furono conosciuti come gli antoniani. Rigettò il controllo missionario sul cattolicesimo congolese e predicò una versione africanizzante della Rivelazione cristiana, esortando il Congo, dilaniato da una lunga guerra civile, a ...
Leggi Tutto
Uomo politico e pubblicista (Berna 1768 - Soletta 1854); ricoprì cariche pubbliche e si pose (1798) al servizio dell'Austria; prof. (1806-17) di diritto all'univ. di Berna. Aderì al regime aristocratico, [...] ritornato al potere a Berna dopo il 1814, entrando nel Gran Consiglio della città. Convertito (1820) al cattolicesimo, perdette tale carica e si recò a Parigi, dove (1825) ottenne un posto nel ministero degli Esteri. Ne fu privato dopo la rivoluzione ...
Leggi Tutto
Storico della Chiesa ed esegeta (Königsberg 1666 - Oxford 1711). Fu educato nell'ambiente ecclesiastico del Brandeburgo, aperto alle correnti irenistiche diffuse in quegli anni in tutta l'Europa. Sotto [...] teologico già propugnato da G. Calixtus, avvertì l'esigenza di una tradizione storicamente stabilita, accostandosi al cattolicesimo. Costretto a lasciare Königsberg, dove insegnava storia ecclesiastica, passò nel 1697 in Inghilterra, dove aderì alla ...
Leggi Tutto
Forma latinizzata del nome del polemista e storico J. Becker (Nidda 1546 - Friburgo in Brisgovia 1608), detto anche Niddanus iunior per distinguerlo dal padre, dello stesso nome (detto Niddanus senior: [...] - m. Nidda 1583), che fu pastore luterano. Dal luteranesimo paterno passò prima al calvinismo, poi (1558) al cattolicesimo divenendo sacerdote (1581); fu consigliere imperiale e confessore (1601) di Rodolfo II. È autore di opere polemiche contro i ...
Leggi Tutto
cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...