BRANCACCIO, Cesare
Roberto Zapperi
Nacque a Napoli verso il 1515 e doveva far parte della famiglia Brancaccio, fra le più cospicue della città. Studiò legge, si addottorò in utroque iure, conseguendo [...] e offre un ulteriore elemento a favore dell'identificazione col Brancaccio. Questo mons. Brancazo era però un ebreo convertito al cattolicesimo: il Lauro lo raccomandò infatti al cardinal T. Galli il 16 ott. 1572 "affine che il difetto di natura, che ...
Leggi Tutto
BUONVISI, Antonio
Michele Luzzati
Nacque a Lucca da Benedetto di Lorenzo e da Filippa di Martino Cenami il 26 dic. 1487. Fu presto impiegato nelle aziende mercantili e bancarie del padre che fin dal [...] casate di maggior rilievo.
La casa del B. a Lovanio continuò ad accogliere ospiti più o meno illustri, tutti legati al cattolicesimo. In una lettera a Giovan Battista Minutoli, Giovan Michele Bruto osservava che a Lovanio il nome del B. era "celebre ...
Leggi Tutto
GESUALDO, Ascanio
Simona Feci
Nacque a Napoli nella seconda metà del XVI secolo da Michele e da Maria Caracciolo. Accolto tra i referendari apostolici delle Segnature di grazia e di giustizia nel 1609, [...] al G. che, tra i suoi compiti, il principale sarebbe stato difendere e alimentare quello spontaneo rifiorire del cattolicesimo fiammingo che grandi soddisfazioni stava dando al pontefice. Nelle province "obbedienti", infatti, grazie anche alla buona ...
Leggi Tutto
MAURO, Bartolomeo Ortensio
Angela Romagnoli
– Nacque a Verona, dove fu battezzato il 24 ag. 1634 (Böttcher). Oscuri rimangono i dettagli relativi a famiglia, infanzia e formazione; è noto solo che studiò [...] cattolica del territorio; non si dimentichi che i duchi erano protestanti (anche se Giovanni Federico si era convertito al cattolicesimo), ma avevano necessità di mantenere buoni rapporti con i cattolici all’interno e all’esterno, e soprattutto con ...
Leggi Tutto
SCRIBANI, Carlo
Flavio Rurale
– Nacque a Bruxelles il 21 novembre 1561, figlio di un nobile italiano, Ettore, e di una nobildonna di Gand, Maria Vander Beke, sposatisi nel 1560.
Il padre, piacentino, [...] ) un’opera, Iusti Lipsi defensio postuma, contro le accuse dei calvinisti che non gli avevano perdonato la conversione al cattolicesimo.
Fu ordinato sacerdote dallo zio Torrentius l’11 aprile 1590 ad Anversa. Insegnò quindi filosofia nel collegio di ...
Leggi Tutto
CORCOS, Vittorio Matteo
Carlo Sisi
Figlio di Isach è di Giuditta Baquis, nacque a Livorno il 4 ottobre del 1859. Egli s'indirizzò subito allo studio del disegno iscrivendosi all'Accademia di belle arti [...] insieme ai pittori meridionali, romani e lombardi. Nel 1887, dopo essersi convertito dalla religione ebraica al cattolicesimo, sposò Emma Ciabatti vedova Rotigliano e si stabilì definitivamente a Firenze, che abbandonerà solo per occasionali viaggi ...
Leggi Tutto
MORETTI-COSTANZI, Teodorico
Fabio Milana
MORETTI-COSTANZI, Teodorico. – Nacque il 25 aprile 1912 a Pozzuolo, in comune di Castiglione del Lago (Perugia), secondogenito di Pierleone e di Emilia Costanzi; [...] anzi dei soggetti singoli), sia pure per integrarvi il personalismo e teismo della propria ispirazione di fede (Ontologismo critico e cattolicesimo sul problema di Dio, in A. Aliotta et al., Il problema di Dio, Roma 1948, pp. 173-193): del coevo ...
Leggi Tutto
TOLLI, Filippo
Marco De Nicolò
– Nacque il 1° settembre 1843 a Roma da Felice e da Petronilla Canonici.
Si laureò in lettere nel 1867. Cattolico fervente, fu terziario francescano, l’Ordine che consentiva [...] 1877 fu consigliere provinciale e poi consigliere comunale di Roma. Con Ugo Boncompagni Ludovisi fu esponente di spicco del cattolicesimo militante romano. Nel 1881 diffuse, insieme a Scipione Salviati, allora presidente dell’Opera dei congressi, una ...
Leggi Tutto
SOLE, Nicola
Maria Teresa Imbriani
SOLE, Nicola. – Nacque a Senise (Potenza) il 31 marzo 1821, primogenito di Biagio, possidente, e di Raffaella Dursio.
Morto il padre nel 1832, fu affidato alle cure [...] nel leopardiano Il Rossignuolo, pp. 149-159), domina nella raccolta un sentimento patriottico dai contorni vaghi, tra cattolicesimo romantico, giobertismo e mazzinianesimo. Ne era avvertito lo stesso autore: «La maggioranza di questi canti adunque ...
Leggi Tutto
GUANDALINI (Guanda), Ugo
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque a Modena il 9 marzo 1905 da Cesare, ufficiale di cavalleria, e Maria Cornelia Bigone, insegnante di francese. Dopo aver conseguito la maturità [...] alle posizioni degli intellettuali antifascisti.
Le tematiche dell'impegno morale come fondamento dell'attività intellettuale e della revisione del cattolicesimo sono alla base dei primi scritti del G., tra cui: Adamo, libro per gli uomini di buona ...
Leggi Tutto
cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...