Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] pensiero, Milano 1973, pp. 59-100.
R. Mori, La questione romana (1861-1865), Le Monnier, Firenze 1973.
R. Moro, Cattolicesimo e italianità. Antiprotestantesimo e antisemitismo nell’Italia «cattolica», in La Chiesa e l’Italia. Per una storia dei loro ...
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FOSSATI, Maurilio
Maurilio Guasco
Nacque ad Arona, presso Novara, il 24 maggio 1876, da Giacomo e Domenica Destefanis.
Il F. percorse il normale itinerario del candidato al sacerdozio: nel seminario [...] , si respirava l'aria di apertura al sociale frutto degli atteggiamenti di Leone XIII; ma dominava anche quel cattolicesimo intransigente che sognava una vera e propria restaurazione di una cristianità che vedesse un rapporto organico tra Chiesa e ...
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Chiesa copta
Si indica così, nell’uso corrente, la Chiesa ortodossa orientale di Alessandria, maggioritaria fra la popolazione cristiana egiziana (➔ ). Teologicamente e storicamente la dottrina caratteristica [...] patriarcato di Alessandria, in opposizione al credo calcedoniense sostenuto dagli imperatori bizantini. Da questo derivò il cattolicesimo melchita (➔ Chiesa melchita), che fu anche scelto da altre minoranze della comunità cristiana egiziana, nella ...
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Scrittore religioso (Boston, Lincolnshire, 1516 - Londra 1587); studiò a Oxford, dove fu attratto dalle dottrine riformate. Durante la reazione cattolica di Maria Tudor esulò sul Continente e pubblicò [...] a Strasburgo la prima parte della sua opera Actes and Monuments (1554), generalmente nota col nome di Book of Martyrs, che apparve intera nel 1563: è il martirologio protestante, scritto con spirito polemico contro il cattolicesimo. ...
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Romanziere francese (Rennes 1877 - Kitzbühel, Austria, 1951). Dei suoi romanzi, Monsieur des Lourdines (1911) fu premiato dall'Accademia Goncourt, La Brière (1923) dall'Accademia di Francia. Da ricordare [...] anche: La réponse du Seigneur (1933). Durante la seconda guerra mondiale organizzò e diresse il movimento collaborazionista con i Tedeschi: per questo terminò la propria vita in esilio. Poco prima della morte si convertì al cattolicesimo. ...
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GAGARIN
. Famiglia principesca russa, la cui origine si fa risalire ai principi di Starodub e da essi a Rjurik. Dei suoi membri il più noto è Matteo Petrovič, che, prima governatore di Mosca (1707), [...] ed entrato nella Compagnia di Gesù, dedicò tutta la sua attività al tentativo di ricondurre gli Slavi ortodossi al cattolicesimo. Scrisse Les starovères, l'église russe et le pape (Parigi 1857) e La Russie sera-t-elle catholique? (Parigi ...
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Scrittore inglese (Berkhampstead, Hertfordshire, 1904 - Vevey 1991). Valendosi efficacemente della tecnica del moderno romanzo del brivido e dell'avventura (H. James, J. Conrad) e di quella cinematografica, svolse [...] occidentale. Di formazione calvinista, evento centrale della sua vita fu la tormentata e lungamente inseguita conversione al cattolicesimo (1926), che rappresentò per anni la materia prima della sua attività di romanziere.
Opere
Oltre agli scritti ...
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Filosofo francese (Saint-Étienne 1901 - Parigi 1999); prof. all'univ. di Montpellier (fino al 1939), all'univ. di Digione (dal 1950) e (dal 1955) prof. di storia della filosofia e di filosofia alla Sorbona. [...] Partecipò, come laico, ai lavori del concilio Vaticano II. Particolarmente attento al problema dei rapporti tra pensiero moderno e cattolicesimo, la sua produzione (che va dal trattato al saggio, dal romanzo alla biografia) si rivolge a un pubblico ...
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vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] tra l’altro alle consultazioni preparatorie di tutto l’episcopato in vista della successiva assemblea.
Il v. fuori del cattolicesimo
In alcune Chiese cristiane l’organizzazione ecclesiastica si impernia ancora sui v. che, come capi delle rispettive ...
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Pretendente al trono di Russia (m. 1606); pochi anni dopo l'ascesa al trono di Boris Godunov, insorse affermando di essere il figlio di Ivan IV, fatto scomparire misteriosamente nel 1591. Strumento dei [...] da Sigismondo III di Polonia e dalla Curia di Roma (che videro in lui un mezzo per far accostare la Russia al cattolicesimo), nel 1604 intraprese una fortunata campagna armata contro Boris, riuscendo, alla morte di questo, a salire sul trono di Mosca ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...