Pittore (Berlino 1788 - Düsseldorf 1862); figlio e allievo di Johann Gottfried, studiò all'accademia di Berlino con F. G. Weitsch. Con il fratello Rudolf (Roma 1786 - ivi 1822), scultore, per interessamento [...] di A. von Humboldt, ottenne una borsa di studio per Roma (1811); in contatto con i Nazareni, si convertì al cattolicesimo e divenne membro della Lucasbund (1813). Decorò, con F. Overbeck, P. Cornelius e P. Veit, casa Bartholdy a palazzo Zuccari ( ...
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Prelato e scrittore siro (Mossul 1848 - Il Cairo 1929). Dopo aver studiato con i domenicani a Mossul e presso il collegio di Propaganda fide a Roma, fu ordinato prete nel 1873; fu poi vescovo di Edessa [...] (1887) e patriarca di Antiochia dei Siri (1898). Fu attivissimo per il ritorno degli ortodossi nel cattolicesimo e per la difesa della nazione sira, specialmente durante la prima guerra mondiale. Importante specialmente l'opera Les liturgies ...
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CROTTI DI COSTIGLIOLE, Edoardo Giovanni
Vincenzo Clemente
Nacque il 21 ott. 1799 a Saluzzo (Cuneo), di famiglia tra le più antiche della città, secondogenito del conte Alessandro intendente generale [...] contro il governo liberale il rispetto dei limiti di una costituzione octroyée. Il primo articolo dello statuto, proclamante il cattolicesimo come religione dello Stato, fornisce lo strumento per difendere le libertà della Chiesa e della S. Sede, ma ...
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Scrittore e giornalista spagnolo (Vitoria 1875 - Madrid 1936), tra i più rappresentativi della generazione detta del '98. Un soggiorno in Inghilterra e letture di Nietzsche gli ispirarono Hacia otra España [...] di europeizzazione che è caratteristico della sua generazione. Il successivo momento di crisi in cui M. ritornò al cattolicesimo si manifesta in La crisis del humanismo (1919), opera fondamentale nella sua ideologia. Defensa de la hispanidad (1934 ...
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PIANEZZA, Carlo Emanuele Giacinto di Simiana, marchese di
Andrea Merlotti
PIANEZZA, Carlo Emanuele Giacinto di Simiana (Simiane), marchese di. – Nacque a Torino nel 1608 da Charles de Simiane d’Albigny [...] scoperto, avrebbe pagato con la vita.
Nato dopo la morte del padre, fu educato dalla madre secondo i principi di un cattolicesimo ascetico e rigoroso. Ciò, insieme con la taccia d’esser figlio d’un traditore, contribuì a dare a Pianezza un carattere ...
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Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] della Francia alla Società delle Nazioni. Benché l'evoluzione del suo pensiero lo avesse portato al cattolicesimo, egli, ebreo, non volle battezzarsi per non apparire traditore della propria razza, perseguitata dai regimi totalitarî dei quali fu ...
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Scrittore austriaco (Brody, Galizia, 1894 - Parigi 1939). L'amore per la sua terra e il rimpianto per un'atmosfera storica e sociale ormai tramontata dominano la sua opera soprattutto di romanziere, fedele [...] al credo realista ma lontano dall'aridità cronachistica di altri contemporanei.
Di famiglia ebrea, in seguito convertito al cattolicesimo, partecipò come volontario alla prima guerra mondiale e fu prigioniero in Russia. Giornalista a Vienna, poi a ...
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Umanista e poeta francese (Mauléon, Pirenei Atlantici, 1557 - Bordeaux 1595). Educato in un clima di severo calvinismo, coltivò studî classici e teologici. Godette del favore di Giovanna d'Albret regina [...] presto S. perdette il favore del re; ridotto in misere condizioni, si dedicò a un fervido apostolato in difesa del cattolicesimo, confutando le teorie calvinistiche di T. di Beza. Tra le sue opere umanistiche si segnalano le edizioni e le traduzioni ...
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GIOVANNI PAOLO II, papa (card. Karol Wojtyla)
Giuseppe Alberigo
Nato a Wadowice (Polonia) il 18 maggio 1920 e morto nella Città del Vaticano il 2 aprile 2005. Primo papa non italiano dell'epoca moderna [...] le modalità di esercizio del primato e il riconoscimento del valore ecumenico del martirio anche fuori dal cattolicesimo, hanno avuto notevole impatto sull'opinione pubblica. Inoltre l'attenzione alla complementarità tra Roma e i protestanti ...
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SCHRÖDER, Wilhelm von
Anna Maria Ratti
Nato a Königsberg (Sassonia Coburgo) il 15 novembre 1640, morto nell'attuale Prešov (Cecoslovacchia) nell'ottobre 1688 o 1689. Come alchimista fu per alcuni anni [...] al servizio di Carlo II d'Inghilterra. Passò quindi in Olanda e poi a Vienna dove si convertì (1673) al cattolicesimo e fu nel 1674 chiamato a succedere a J.J. Becker nella direzione delle manifatture di stato al Tabor presso Vienna, ufficio che ...
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cattolicesimo
cattolicéṡimo (meno com. cattolicismo) s. m. [der. di cattolico]. – 1. Insieme dei principî e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana. 2. Lo stesso che cattolicità nel sign. 3.
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...