Congo, regno del (o Manikongo)
Congo, regno del
(o Manikongo) Fondato nel 14°-15° sec. a S del tratto finale del fiume Congo (odd. Repubblica democratica del Congo, Repubblica del Congo e Angola), [...] l’insicurezza diffusa destabilizzarono il quadro sociale e favorirono fenomeni di rivolta diffusa e anarchia, aggravati dalle aggressioni degli yaka. La monarchia, rimasta tenacemente fedele al cattolicesimo, si appellò ripetutamente alla Santa Sede ...
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enciclica
Lettera apostolica (propr. littera encyclica) indirizzata dal papa ai vescovi di tutto il mondo oppure a quelli di una sola regione, su argomenti riguardanti la dottrina cattolica o particolari [...] Tra le e. più note si ricordano: Rerum novarum (1891), fondamentale per la dottrina sociale del cattolicesimo, in cui pur ribadendo l’avversione al socialismo si propugna, in nome del solidarismo cristiano, l’accordo reciproco tra lavoratori e datori ...
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Bataille, Georges
Scrittore e filosofo francese (Billom, Puy-de-Dôme, 1897 - Parigi 1962). Intellettuale di vasti interessi, attratto dal cattolicesimo per un breve periodo, collaborò alla rivista La [...] critique sociale (1931-34) e animò con A. Breton il gruppo antifascista Contre-Attaque (1935-36). Fu tra i fondatori del Collège de sociologie (1937-39); diresse le riviste Documents (1929-30), Acéphale (1936-37) e Critique, da lui creata (1946-62); ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] questa fase della ‘cristianità’ la fede permea tutta la vita sociale ma nel contempo viene a introdursi nel mondo culturale il sistema alla Scrittura e alla tradizione patristica in seno al cattolicesimo. Dopo la Prima guerra mondiale prende forma, ...
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Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] precisamente m. cattolico) di rinnovamento del cattolicesimo promosso da alcuni esponenti della cultura cattolica, dell’epoca moderna nel dominio della cultura e del progresso sociale», ma dichiaravano altresì il loro proposito di voler rimanere nella ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] e la proclamazione della infallibilità pontificia, insieme ai mutati problemi della realtà politica e sociale, segnarono la fine del cattolicesimo liberale come movimento organizzato. Tuttavia i suoi motivi più vitali rimasero operanti negli ultimi ...
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Quacchero (Tower Hill, Londra, 1644 - Ruscombe 1718), figlio dell'ammiraglio William. Fondatore della Pennsylvania, P. fu riconosciuto come uno dei principali quaccheri non solo per l'energia e la vivacità [...] del suo carattere, ma anche perché la sua posizione sociale indicò il propagarsi della fede in altre classi che non fossero quella operaia, in nonostante attaccasse l'episcopato anglicano e il cattolicesimo. In seguito, The Sandy Foundation Shaken, ...
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Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia.
I. medievale
Le origini dell’I. vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede – ritenendo insufficienti [...] legalità era l’ordine costituito, di carattere religioso, ma anche sociale e politico.
Secondo Raimondo di Pennaforte (Decretali di Gregorio IX, culto simulando esteriormente l’adesione al cattolicesimo; furono ugualmente perseguitati i moriscos, ...
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Pubblicista e filosofo (Saint-Malo 1782 - Parigi 1854). Schierato dapprima su posizioni cattolico-tradizionaliste (ispirate al pensiero di J. de Maistre e L.-G.-A. de Bonald), divenne a partire dagli anni [...] . si firma democraticamente Lamennais). Il suo pensiero influì sul cattolicesimo liberale italiano (G. Capponi, B. Ricasoli, R. Le livre du peuple, catechismo popolare del nuovo cristianesimo sociale, poi De l'esclavage moderne (1840), che per l ...
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(o tarantolismo) Tecnica coreutico-musicale di catarsi da crisi psichiche, conosciuta in tutta l’Italia meridionale a partire dal 14° sec. e riscontrabile nel Salento, benché in forme progressivamente [...] singoli loa, largamente identificati con i santi del cattolicesimo, costituiscono una pluralità di esseri sovrannaturali suscettibili anch da parte del pubblico, divenendo un emblema sociale e ideologico di alternativa culturale alla globalizzazione. ...
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capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...
democon
(demo-con), s. m. e f. inv. Chi si distingue per concezioni o atteggiamenti improntati a un conservatorismo etico e religioso di matrice democratica e liberale. ◆ «ai teo-con preferisco i demo-con, l’eredità della Dc è laica e non...