Filosofo stoico (1º sec. a. C.), direttore della Biblioteca di Pergamo, cercò, secondo Diogene Laerzio, di togliere dalle opere di Zenone i passi che più urtavano lo stoicismo del suo tempo. Fu a Roma [...] per invito di Catone Uticense. Sono forse da attribuire a lui alcune tra le opere che la tradizione ascrisse al suo omonimo, figlio di Sandone. ...
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Uomo politico romano (sec. 1º a. C.), amico di Cicerone, che gli dedicò una famosa epistola in cui lo esortava a scrivere la storia del proprio consolato (63) e degli anni successivi. Nel 61 contese senza [...] successo con Catone per il consolato; fautore di Pompeo nella guerra civile; autore di una storia della guerra sociale e della prima guerra civile. ...
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Umanista e uomo politico (Venezia 1390 - ivi 1454). Fu allievo, a Padova, di G. Barzizza e studiò poi a Venezia il greco con Guarino: frutto di questi ultimi studî fu la traduzione (1415) dell'Aristide [...] e del Catone Maggiore di Plutarco. Passato a Firenze, entrò in relazione con i maggiori rappresentanti dell'umanesimo di quella città e scrisse per le nozze di Lorenzo di Giovanni de' Medici il grazioso trattatello De re uxoria (1416). Da questo ...
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1. Pretore nel 151 a. C. in Spagna, fu gravemente sconfitto dai Lusitani, e l'anno seguente dopo avere trattato la pace li assalì proditoriamente; dovette perciò subire un processo intentatogli contro [...] da Lucio Scribonio Libone e da Catone. Fu console nel 144. Ebbe fama di valente oratore. 2. Legato di Cesare in Gallia (58-57 a. C.), attivo soprattutto nell'odierno Vallese; pretore urbano nel 54, fu in seguito tra i congiurati contro Cesare, ...
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Latinista italiano (Napoli 1913 - Genova 1991), prof. all'univ. di Genova (1951-78), socio naz. dei Lincei (1987). Si è occupato con edizioni e traduzioni di poeti latini (Catullo, Virgilio, Marziale). [...] Tra le opere: La filologia latina. Dalle origini a Varrone (1937; 2a ed. 1981); Catone censore (1949; 2a ed. 1969); Da Sarsina a Roma: ricerche plautine (1952); Varrone, il terzo gran lume romano (1954; 2a ed. 1970). Varî scritti minori sono raccolti ...
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Senatore romano (n. Padova - m. 66 d. C.). Genero di Cecina Peto, di cui aveva sposato la figlia Arria. Disapprovò apertamente (59) la crudeltà di Nerone, che pur lo teneva in gran conto; dal 63 si astenne [...] dalle sedute del senato. Accusato di lesa maestà (66) in senato, si suicidò. Lasciò una vita panegirica di Catone Uticense. Suo genero Aruleno Rustico scrisse un elogio della sua virtù. ...
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ALBERTI, Achille
Renata Cipriani
Scultore, nato a Milano il 12 marzo 1860.
Studiò con P. Magni e R. Ripamonti a Brera, dove in seguito fu professore. Entusiasmatosi per il populismo umanitario del napoletano [...] Achille D'Orsi, svolse con diligente virtuosismo temi sociali, raggiungendo notorietà internazionale. Nel 1885 si segnalò con il Catone Uticense e Vittime del lavoro. Nel 1892 espose a Monaco il bassonilievo Le Odi di Pindaro, nel 1894 a Vienna il ...
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Cavaliere romano (1º-2º sec. d. C.), che esercitò la funzione di capo della cancelleria (ab epistulis), sotto Domiziano, Nerva e Traiano. Amico di Plinio il Giovane, scrisse sulla morte di personaggi illustri, [...] e mostrò attaccamento alla memoria dei grandi personaggi della resistenza repubblicana del 1º sec. a. C. (nella sua casa conservava statue di Bruto, Cassio, Catone). ...
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Nome di alcuni magistrati dell'antica Roma: 1. Tribuno della plebe nel 201 a. C., quindi edile, pretore e infine console nel 191, ottenne di condurre la guerra contro Antioco III di Siria, e lo vinse facilmente [...] trionfo. Pose anche (190) la candidatura alla censura; ma due tribuni lo accusarono di peculato, e contro di lui testimoniò M. Porcio Catone; A. G., protestando contro la falsa testimonianza, ritirò la sua candidatura, ma fece fallire anche quella di ...
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Poetessa greca, nata o vissuta a Bisanzio nel sec. 3º a. C., moglie di Andromaco detto ϕιλόλογος, "il dotto", madre di Omero il Giovane, uno dei poeti della Pleiade tragica, e contemporanea di Anite; scrisse [...] suo inno a Posidone e 10 esametri di un carme Μνημοσύνη sull'infanzia di Zeus a Creta; niente delle ᾿Αραί, "Imprecazioni", genere nuovo, coltivato poi da Callimaco nell'Ibis, da Euforione e, fra i Romani, da Valerio Catone (le Dirae) e Ovidio (Ibis). ...
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catone
catóne (e più spesso Catóne) s. m. [per antonomasia da Catone il Censore, uomo politico romano (234-149 a. C.), divenuto proverbiale per la sua severità, e insieme anche da Catone Uticense (95-46 a. C.), noto come fiero difensore della...
catoniano
agg. [dal lat. Catonianus]. – Di Catone, degno di Catone (il Censore o l’Uticense): austerità c.; fierezza c.; spesso iron., di chi affetta la virtù e i costumi di Catone (v. catone).