Archeologo e filologo (Berlino 1833 - Königsberg 1886). Curò le edizioni critiche di Catone, Sallustio, degli Scriptores Historiae Augustae; come archeologo si occupò specialmente di topografia romana [...] (Topographie der Stadt Rom im Altertum, 1871-85) ...
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Filologo classico (Gressow, Wismar, 1822 - Friedrichroda 1894); prof. all'univ. di Erlangen, poi di Halle; autore della grande edizione dei Grammatici latini (7 voll., 1857-80) e dell'edizione degli scritti [...] di agronomia di Catone e di Varrone (Catonis de agricultura, Varronis rerum rusticarum libri, 1882-94). ...
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Latinista italiano (Napoli 1913 - Genova 1991), prof. all'univ. di Genova (1951-78), socio naz. dei Lincei (1987). Si è occupato con edizioni e traduzioni di poeti latini (Catullo, Virgilio, Marziale). [...] Tra le opere: La filologia latina. Dalle origini a Varrone (1937; 2a ed. 1981); Catone censore (1949; 2a ed. 1969); Da Sarsina a Roma: ricerche plautine (1952); Varrone, il terzo gran lume romano (1954; 2a ed. 1970). Varî scritti minori sono raccolti ...
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FALSI ALTERATI
I cosiddetti falsi alterati (o alterati lessicalizzati) sono parole che presentano i suffissi tipici dell’➔alterazione, ma hanno un significato proprio, del tutto autonomo e diverso da [...] è un lavoratore (nell’accezione etimologica di fattore, dal latino factorem ‘che fa’, ma anche, ad esempio in Catone, ‘lavoratore al frantoio’) di basso rango (si veda anche il francese facteur de lettres ‘commesso postale’);
– rosone, termine ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] celtico, o anche Iberi stanziati in quel territorio prima delle invasioni celtiche. Rudi e bellicosi, i Celtiberi furono sottomessi da Catone nel 195 a.C., ma si ribellarono più volte contro i Romani.
Archeologia
L’arte dei C. si è manifestata ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] allo stile della cantica, dal più corrente al più culto: così, Caronte è definito vecchio nell’Inferno (III, v. 83), Catone col provenzalismo veglio nel Purgatorio (I, v. 31; II, v. 119), san Bernardo col latinismo sene nel Paradiso (XXXI, vv ...
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Giurista, filologo, storico ed epigrafista (Garding, Holstein, 1817 - Charlottenburg 1903). Dedicatosi allo studio dell'antichità italica e romana, venne (1844) in Italia a ricercare e illustrare iscrizioni [...] , credeva di rivedere gli odiati Junker prussiani. Sono noti i giudizî sfavorevoli da lui dati su Cicerone, Pompeo, Catone Uticense. Il suo testamento politico, reso pubblico nel 1949, è testimonianza del suo modo di vedere pessimistico circa le ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] : Brunetto Latini (Inf. XV), Buonconte da Montefeltro (Purg. V), Cacciaguida (Par. XV-XVIII), Casella (Purg. II), Catone, Ciacco (Inf. VI), conte Ugolino della Gherardesca (Inf. XXXIII), Costanza d’Altavilla (Par. III), Farinata degli Uberti ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] anche soggetto assoluto, o nominativus pendens – era già ben noto agli scrittori latini della classicità (Tito Livio, Cicerone, Catone), che ne facevano uso per ragioni stilistiche, e fu spesso utilizzato anche dagli autori italiani del Trecento:
(5 ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] latina repubblicana è per noi quasi interamente perduta, con l’unica eccezione di Cicerone e con gli scarsi frammenti di Catone il Censore e Gaio Gracco: gran parte del quadro della storia dell’o. romana repubblicana che possiamo ricostruire si fonda ...
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catone
catóne (e più spesso Catóne) s. m. [per antonomasia da Catone il Censore, uomo politico romano (234-149 a. C.), divenuto proverbiale per la sua severità, e insieme anche da Catone Uticense (95-46 a. C.), noto come fiero difensore della...
catoniano
agg. [dal lat. Catonianus]. – Di Catone, degno di Catone (il Censore o l’Uticense): austerità c.; fierezza c.; spesso iron., di chi affetta la virtù e i costumi di Catone (v. catone).