PINACCI, Giovanni Battista
Fracesco Lora
PINACCI (Pinazzi), Giovanni Battista. – Nacque a Firenze nel 1694 o 1695. Fu tra i più acclamati tenori della prima metà del secolo XVIII, come tale predestinato [...] e Farnace di Giuseppe Arena e Sellitto stesso); cantò anche al teatro delle Dame (1728: Ipermestra di Francesco Feo e Catone in Utica di Leonardo Vinci; 1731: Il Cleomene di Francesco Araja), al Tordinona (1735: L’olimpiade di Giovanni Battista ...
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GUARDUCCI, Tommaso
Nadia Carnevale
Nato a Montefiascone intorno al 1720, intraprese lo studio del canto a Bologna con il contraltista A.M. Bernacchi, virtuoso tra i più rinomati maestri dell'epoca, [...] Di Majo (29 nov. 1760), della Zenobia di N. Sala (20 genn. 1761), dell'Andromaca di A. Sacchini (30 maggio 1761), del Catone inUtica (4 nov. 1761) e dell'Alessandro nelle Indie di J.Chr. Bach (20 genn. 1762); inoltre le nuove versioni del Demofoonte ...
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GAUGELLI (Gangelli), Gaugello (Gangello)
Patrizia Lanzalaco
Nacque agli inizi del XV secolo, probabilmente a Pergola, allora soggetta ai Montefeltro signori di Urbino, da ser Travaglino, proveniente [...] incontrato lungo la strada del suo pellegrinaggio, un amico e un padre spirituale. La figura del vegliardo ricorda indubbiamente il Catone dantesco nell'aspetto esteriore e Virgilio nella funzione di guida, ma non si può escludere che, al di là dell ...
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due (Duo)
Federigo Tollemache
È presente con notevole frequenza in tutte le opere dantesche.
Nella Vita Nuova d. ricorre soprattutto come base di divisione e di suddivisione delle poesie (nove bipartizioni [...] le due felicità (IV XVII 9, 2 volte). Altri casi, come ad esempio le due ragioni addotte da Marzia per essere ripresa da Catone (IV XXVIII 18 e 19), anche se meno importanti in sé, non sono meno significativi. Le altre occorrenze sono le seguenti: I ...
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Signorelli, Luca
Isa Barsali Belli
Pittore (Cortona 1445 c. - ivi 1523). Gli affreschi della Cappella Nuova o di San Brizio nel duomo di Orvieto, in cui il S. dipinse in forma grandiosa e aspra, sulla [...] anche se all'inizio pare il contrario. In questo settore si susseguono: D. assistito da Virgilio s'inginocchia di fronte a Catone (in basso); l'Angelo nocchiero (a sinistra); l'incontro con Manfredi (in alto); la costa erta della prima cornice (a ...
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Bosone de' Raffaelli da Gubbio
Francesco Mazzoni
Poeta e cultore di D., autore di un Capitolo a compendio della Commedia. Nato a Gubbio molto probabilmente nella seconda metà del secolo XIII, morì dopo [...] tre fiere, di Virgilio, di Beatrice (vv. 1-57); indi di alcuni personaggi e momenti salienti della seconda cantica: Catone, Lucia, l'angelo portiere, gli altorilievi del canto X, infine Stazio, il Paradiso terrestre, la mistica processione (vv. 58 ...
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quattro
Antonietta Bufano
Ricorre abbastanza spesso nella Vita Nuova, nel Convivio e nella Commedia (due esempi anche nel Fiore). Va notato, nelle prime due opere, il frequente ripetersi del numero [...] agli occhi di D. appena giunto nell'isola del Purgatorio, c'è quello delle quattro stelle i cui raggi illuminano il volto di Catone (Pg I 23 e 37, e cfr. anche VIII 91: ancora un'allusione alle virtù cardinali). Per altri riferimenti, sempre nel ...
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Sansone, Mario
Francesco Tateo
Critico letterario (nato a Lucera nel 1900), professore nell'università di Bari. Sul fondamento iniziale della lezione crociana ha concentrato la sua esperienza di teorico [...] proprio significato, a ridimensionare certo realismo psicologico e a precisare i contorni, resi meno rigidi, della figura di Catone, nella lettura del XXI del Purgatorio (Firenze 1966) e del XXVII del Paradiso (ibid. 1968) la considerazione della ...
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LATINI
Giuseppe CARDINALI
Dalle origini alla fine della monarchia romana. - È il nome del popolo che in tempo storico abitava la vasta pianura chiamata Lazio (v.). La sua lingua appartiene al ceppo [...] delle 18 città che sarebbero state fondate dal re albano Enea Silvio. Molta importanza ha invece l'elenco che è dato da Catone (fr. 58 Peter) dei popoli costituenti la federazione che aveva il suo centro nel luctis Dianius in nemore Aricino, ma esso ...
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Nel calendario romano (v.) si dicevano fasti ed erano contrassegnati da una F quei giorni in cui era lecito trattare affari civili o giudiziarî senza offesa della religione (sine piaculo: Varr., De lingua [...] lunae aut solis lumine caligo aut quid obstiterit (cfr. Serv., Ad Aen., t, 373). Quest'uso, che vigeva al tempo di Catone il Vecchio, era durato sino al tempo del pontefice massimo P. Mucio Scevola, secondo che testimonia Cicerone in un passo del De ...
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catone
catóne (e più spesso Catóne) s. m. [per antonomasia da Catone il Censore, uomo politico romano (234-149 a. C.), divenuto proverbiale per la sua severità, e insieme anche da Catone Uticense (95-46 a. C.), noto come fiero difensore della...
catoniano
agg. [dal lat. Catonianus]. – Di Catone, degno di Catone (il Censore o l’Uticense): austerità c.; fierezza c.; spesso iron., di chi affetta la virtù e i costumi di Catone (v. catone).