Uomo politico (234-149 a. C.) dell'antica Roma. Nacque a Tuscolo da una famiglia di agricoltori; combatté con onore nella seconda guerra punica; questore nel 204, si adoperò a trasportare in Africa l'esercito di Scipione; pretore nel 198 in Sardegna, riparò i danni arrecati dai suoi predecessori. Nel 195 fu eletto console come rappresentante di quei ceti conservatori che, appoggiandosi alla classe ...
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Grammatico e poeta latino (1º sec. a. C.); venuto dalla Gallia Cisalpina a Roma, fu grammaticus fortunato e ricco, per morire poi vecchissimo in miseria. Fu amico di Furio Bibaculo, al quale è attribuito un epigramma in sua lode. Critico di poesia e poeta egli stesso, fu autore dei due epillî Lydia e Diana (o Dictynna) per noi perduti, che costituirono il manifesto poetico dei poetae novi ...
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Nacque nel 95 a. C. da M. Porcio Catone, pronipote di Catone il Censore. Fu sin da giovane austero, casto, sobrio, moralmente e fisicamente forte, come ci attesta la biografia plutarchea, l'unico rimastoci [...] era la convalida dei provvedimenti da lui presi in Asia e le ricompense ai suoi legionarî. Perciò tentò di legare al suo carro Catone, chiedendogli in spose, per sé e per suo figlio, due delle sue nipoti. Ma C. rifiutò, per non perdere la libertà d ...
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CATONE il Censore (M. Porcius Cato)
A. Longo
Di questo personaggio della storia di Roma (234-149 a. C.) nato a Tuscolo, questore nel 204, pretore nel 198, console nel 195, censore nel 184, leggendario [...] fin dai suoi tempi per il rigore e l'attaccamento ai prisci mores, non ci mancano aneddoti adatti a metterne in luce il carattere tenace ed aggressivo e lo spirito scontroso e tagliente. Abbiamo di lui ...
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Melodramma (1728) del poeta P. Metastasio (1698-1782), ispirato alle vicende dell’uomo politico romano Marco Porcio Catone Uticense.
Con musica di L. Vinci, venne messo in scena per la prima volta a Roma [...] al Teatro delle Dame. Tra le successive edizioni si ricordano l’opera in tre atti di A. Vivaldi per il teatro Filarmonico di Verona (1737), e quelle musicate da Rinaldo da Capua per il teatro Ducale di ...
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Tribuno della plebe nel 100 a. C., quindi pretore (92) e propretore (90), vinse gli Etruschi nella guerra sociale; console nell'89, morì combattendo contro i Marsi presso il lago Fucino. ...
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Giurista romano (m. 152 a. C.); figlio di Catone il Censore, distintosi alla battaglia di Pidna nel 168 a. C., praetor designatus per il 151. Fu celebrato sia come autore di responsa, sia come scrittore [...] fecondo. Pare vadano attribuiti a lui, anziché al padre (col quale venne dai posteri talvolta confuso), i Commentarii iuris civilis e un'altra opera di almeno 15 libri. n Da lui prende nome la cosiddetta ...
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Seconda moglie di Catone Uticense, passò, con il suo permesso, a seconde nozze con Ortensio, e tornò, dopo la morte di costui, sposa a Catone. ...
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Uomo politico romano (95-46 a. C.); pronipote di C. il Censore, ebbe da giovane una buona educazione filosofica, e fu ammiratore dell'etica stoica. Questore nel 64, fu impareggiabile amministratore; tribuno della plebe per il 62, si pronunziò per la condanna a morte dei congiurati catilinarî. Animato da ideali di libertà, fu avversario sia di Cesare sia di Pompeo, ma non ebbe abilità politica né ascendente ...
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TOMACELLI, Marino
Emanuele Catone
– Nacque nel 1418/1419, quasi certamente a Napoli, da Bofuzio, signore di Pietrapulcina e di Montemalo. Si ignora chi fosse la madre.
La famiglia, di antica nobiltà [...] , 2002, p. 158; Dispacci sforzeschi da Napoli, V, (1 gennaio 1462-31 dicembre 1463), a cura di E. Catone - A. Miranda - E. Vittozzi, Napoli-Battipaglia 2009, ad ind.; Corrispondenza di Giovanni Pontano segretario dei dinasti aragonesi di Napoli ...
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catone
catóne (e più spesso Catóne) s. m. [per antonomasia da Catone il Censore, uomo politico romano (234-149 a. C.), divenuto proverbiale per la sua severità, e insieme anche da Catone Uticense (95-46 a. C.), noto come fiero difensore della...
catoniano
agg. [dal lat. Catonianus]. – Di Catone, degno di Catone (il Censore o l’Uticense): austerità c.; fierezza c.; spesso iron., di chi affetta la virtù e i costumi di Catone (v. catone).