ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita [...] ma il più grande oratore del tempo dovette essere M. Cornelio Cetego (cons. 204), detto da Ennio Suadae medulla.
M. Porcio Catone il Censore (234-149) fu non solo il più grande, ma anche il più fecondo oratore del suo tempo.
Degli oratori dell'età di ...
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VETERINARIA (gr. χτηνιατριχή; lat. veterinaria; fr. vétérinaire; sp. albeitería; ted. Tierheilkunde; ingl. veterinary)
Giuseppe Vatti
È la scienza della medicina e dell'allevamento degli animali domestici, [...] molti che hanno scritto di cose di veterinaria, ricorderemo coloro la cui opera appaia più importante allo scopo nostro.
Catone il Censore, nel suo De re rustica tratta di malattie del bestiame in modo molto vago e superstizioso, ma la superstizione ...
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FORI
Giuseppe Lugli
Per il concetto di foro, le sue specie e i suoi usi vedi foro. Qui la trattazione si limita alla descrizione di Fori di Roma.
Il Foro Romano.
La tradizione fa risalire la fondazione [...] lasciare traccia: la Porcia, la Sempronia e la Opimia. La Porcia, eretta nel 184 a. C. dai censori L. Valerio Flacco e M. Porcio Catone, sorgeva probabilmente fra il Campidoglio e la Curia Ostilia, e andò interamente distrutta, quando la Curia bruciò ...
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PROSTITUZIONE
Stefano LA COLLA
Silvio LESSONA
Giuseppe CAVARETTA
Uberto PESTALOZZA
. Tanto nel linguaggio corrente quanto in quello degli esploratori e dei sociologi questa parola ha applicazioni [...] era considerato come cosa riprovevole, e Orazio (Sat., I, 2, 31) riferisce un detto attribuito a questo proposito a Catone il Censore. Ma dopo la seconda guerra punica i costumi romani cominciarono ad ammollirsi, e allora anche a Roma cominciarono a ...
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GELLIO, Aulo (A. Gellius)
Vincenzo Ussani
Scrittore latino del sec. II d. C. Della sua vita sappiamo quel poco che ci dicono le sue Notti Attiche. V'è chi l'ha supposto africano, ma era certo a Roma [...] noi per altra via, egli ci ha conservato preziose reliquie: l'episodio già citato del tribuno Cedicio nelle Origini di Catone, e l'orazione del censore stesso per i Rodî con l'annessa critica di Tirone, il liberto di Cicerone (VI, 3), l'apologo dell ...
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VITTORIATO (victoriatus sc. nummus)
S. ¿. G.
È la moneta di argento che i Romani coniarono insieme col denaro, il quinario e il sesterzio, ma indipendentemente da questi, col tipo costante della testa [...] di 2 e 3/7 di scrupulo ed egualmente 3/4 del denaro ridotto (gr. 2,92).
La più antica menzione del vittoriato risale a Catone il Censore, console del 195 a. C.; poi essa ricorre: in Livio, per il trionfo del 177 di C. Claudio Pulcro sui Liguri e gl ...
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PAOLO EMILIO, Lucio (L. Aemilius L. f., M. n. Paullus)
Gaetano De Sanctis.
Console romano nel 182 e nel 168. Nacque circa il 228 a. C. Pretore nel 190 ebbe il governo della Spagna Ulteriore dove i Romani [...] dopo il suo trionfo macedonico. Delle sue figlie, una figlia sposò Q. Elio Tuberone, un'altra M. Porcio Catone, il figlio del censore. Di lui si riferiscono varî aneddoti che, anche se non autentici, caratterizzano però bene la sua figura di Romano ...
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SCIPIONE Asiatico, Lucio Cornelio (L. Cornelius P. f. L. n. Scipio Asiaticus)
Gaetano De Sanctis
Fratello di Scipione Africano, minore di lui secondo i moderni, maggiore secondo la testimonianza fededegna [...] sappiamo che nel 186 celebrò solenni ludi da lui votati per la vittoria su Antioco e che nel 184 il censoreCatone nella rassegna dei cavalieri lo privò del cavallo. Da quel momento egli scompare dalla storia. Secondo Valerio Anziate egli sarebbe ...
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SCIPIONE Nasica, Publio Cornelio detto Corculum (P. Cornelius P. f. Cn. n. Scipio Nasica)
Alfredo PASSERINI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Console romano nel 162 e 155. Fu edile curule nel 169; nel 168 legato [...] console nel 155 distrusse Delminium, capitale dei Dalmati, e celebrò il trionfo. Famosa fu la lotta con cui, contro Catone il Censore, sostenne che Cartagine non fosse da distruggere: benché durante un'ambasceria del 151 ne avesse visto il rifiorire ...
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FULVIO Nobiliore, Marco (M. Fulvius M. f. Ser. n. Nobilior)
Giuseppe Cardinali
Tribuno della plebe forse nel 199 a. C., edile curule nel 196, nel 193 fu nominato pretore ed ebbe come provincia la Spagna [...] , che celebrò con grandissima solennità. Nel 179 fu nominato censore insieme con M. Emilio Lepido, di cui era stato senso artistico. Il poeta Ennio celebrò le sue vittorie nell'Ambracia; Catone cercò di deprimerlo.
Bibl.: E. Groag, in Pauly-Wissowa, ...
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catone
catóne (e più spesso Catóne) s. m. [per antonomasia da Catone il Censore, uomo politico romano (234-149 a. C.), divenuto proverbiale per la sua severità, e insieme anche da Catone Uticense (95-46 a. C.), noto come fiero difensore della...
catoniano
agg. [dal lat. Catonianus]. – Di Catone, degno di Catone (il Censore o l’Uticense): austerità c.; fierezza c.; spesso iron., di chi affetta la virtù e i costumi di Catone (v. catone).