Napoli
Filippo Brancucci
Mario Santoro
Eugenio Ragni
Pier Vincenzo Mengaldo
Unici luoghi danteschi menzionanti esplicitamente la città partenopea sono Pg III 27, in cui Virgilio afferma che Napoli [...] di N., i cui confini sono indicati in Pd VIII 61-63 quel corno d'Ausonia che s'imborga / di Bari e di Gaeta e di Catona, / da ove Tronto e Verde in mare sgorga.
Per la storia di N. nei tempi più vicini a D., ricorderemo che quando, nel 1189, alla ...
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Calabria
Giuseppe Inzitari
Pier Vincenzo Mengaldo
La C., all'epoca di D., faceva parte del Regno di Sicilia, detto poi, dopo la pace di Caltabellotta (1302), Regno di Napoli. Era il più forte stato [...] , citati più volte da D. (Cv II XIII 18, XV 12, III V 4, XI 3-5, IV I 1, Mn I XV 2; e la lezione Catona propone l'ipotesi, non confermata né smentita, di un viaggio di D. in C., sia pure come transito per la Sicilia, già sede della Magna Curia, per ...
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Vedi AREZZO dell'anno: 1958 - 1994
AREZZO (v. vol. I, p. 617)
P. Zamarchi Grassi
In mancanza di un esauriente studio monografico, A. appare a tutt'oggi, rispetto alla notevole tradizione storiografica, [...] urbis Arretii di M. A. Alessi. Mito e cultura nell'Arezzo del Cinquecento, Arezzo 1988; E. Ducci, Le terrecotte architettoniche della Catona, in StEtr, LV, 1987-88, p. 131 ss.; A. Cherici, Necropoli di Caserta in Val di Chiana e un'iscrizione romana ...
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Gaeta
Adolfo Cecilia
Pier Vincenzo Mengaldo
– Città marittima del Lazio meridionale, all'estremità sud del golfo omonimo. Il toponimo antico, Caieta, è legato, dalla leggenda virgiliana (Aen. VII 1-4), [...] , in modo da disegnare in tre versi i confini del regno di Napoli, seguendo una linea abbastanza rigorosa, che dal Tronto tocca Bari, Catona e G., e termina al Verde (v. LIRI).
Una terza citazione è in VE I IX 4, dove D. accomuna Napoletani e Gaetani ...
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Liri-Garigliano
Adolfo Cecilia
Fiume che per 120 Km ha il nome di L. e negli ultimi 38 Km prende il nome di G.; nasce dai Monti Simbruini e sfocia nel golfo di Gaeta a sud-sudest di Minturno. Il suo [...] 'Adriatico, come ben risulta in Pd VIII 63 e quel corno d'Ausonia che s'imborga / di Bari e di Gaeta e di Catona, / da ove Tronto e Verde in mare sgorga.
Oggi è generalmente accettata l'identificazione del Verde dantesco con il L.-G., identificazione ...
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FEDERICO III (II) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria)
Salvatore Fodale
Nacque il 13 dic. 1273 (o 1274) nelle terre della Corona d'Aragona dall'infante Pietro d'Aragona, il futuro re Pietro III, e da [...] stretto di fronte a Messina, F. III mantenne in Calabria soltanto tre castelli (Calanna, Motta della Fiumara di Muro e Catona, in sostituzione quest'ultimo di Mesa, al quale si era pensato inizialmente), castelli che Carlo II si era impegnato a dare ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Arezzo
Piera Bocci Pacini
Arezzo
Città (gr. Ἀρρήτιον; lat. Arretium) situata a nord-est dell’Etruria, sulle colline prospicienti la valle del Chiana.
A. serba poche [...] viene costruita la cinta urbica in laterizio (Vitr., II, 8, 9), di cui alcuni tratti scoperti in località Catona documentano un significativo estendersi della città verso nord, confermato anche dai resti di abitazioni in località Oriente. Altri resti ...
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Domus
HHubert Houben
La domus, a differenza del castrum, il castello vero e proprio, indica in età federiciana un edificio fortificato di varia natura: un castello di caccia, come quella di Lagopesole, [...] ubicate in altre regioni del Regno si trovavano a Belvedere presso Napoli, nei dintorni di Nicastro ("palatium nemoris de Carra"), presso Catona; e in Sicilia vi era una domus vicino al "locus Lignarie".
Essendo nota la passione di Federico II per la ...
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Nome col quale nell'uso popolare si designa la parte meridionale della Calabria; non documentato nella letteratura classica, ricorre già frequente nei secoli XV e XVI, applicato in senso stretto, più conforme [...] di enormi quantità di detriti; hanno perciò letti larghissimi, ingombri di sfasciume. I più importanti sono il Petrace, la Fiumara di Catona, il Calopinace, la Fiumara di Melito, l'Amendolea, l'Aposcipo e la Fiumara di Platì.
L'Aspromonte è forse il ...
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De Chiara, Stanislao
Giuseppe Inzitari
, Studioso di D. (Cosenza 1856 - ivi 1923), presidente dell'Accademia cosentina. Si dedicò con molto fervore allo studio e alla diffusione del culto di D. in Calabria. [...] calabrese di canti e di episodi della Commedia, un'accurata bibliografia e alcuni studi e note. Pregevoli sono: quella intorno alla lezione Catona di Pd VIII 62 e le altre intorno al Pastor di Cosenza (individuato in B. Pignatelli) di Pg III 124, che ...
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catone
catóne (e più spesso Catóne) s. m. [per antonomasia da Catone il Censore, uomo politico romano (234-149 a. C.), divenuto proverbiale per la sua severità, e insieme anche da Catone Uticense (95-46 a. C.), noto come fiero difensore della...
catoniano
agg. [dal lat. Catonianus]. – Di Catone, degno di Catone (il Censore o l’Uticense): austerità c.; fierezza c.; spesso iron., di chi affetta la virtù e i costumi di Catone (v. catone).