BENEDETTO
Maria Grazia Mara
Successe a Mauroaldo di Worms, decimo abate di Farfa, morto il 25 ott. 802. Appena eletto abate dai monaci, si recò ad Aquisgrana per ricevere l'investitura abbaziale, riservata [...] c. di I. Giorgi e U. Balzani, II, Roma 1879, pp. 7, 9, 13, 143-175, 182, 189, 204; Il Chron. farfense di Gregorio di Catino, precedono la Constructio farfensis e gli scritti di Ugo di Farfa, a c. di U. Balzani, I, Roma 1903, in Fonti per la storia d ...
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ALANO di Farfa
Tommaso Leccisotti
Originario dell'Aquitania - ma già suo nonno Teodorisino possedeva nel Reatino beni terrieri -, si fece monaco a Farfa ritirandosi poi, come "incluso", nella vicina [...] come suo successore Guiberto, vescovo anglosassone che egli aveva indotto a farsi monaco. Morì il 3 marzo 769.
Fonti e Bibl.: Gregorio di Catino, Il regesto di Farla, a cura di I. Giorgi e U. Balzani, II, Roma 1879, pp. 8, 48-78; Id., Il Chronicon ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] Paolo accanto all'altare di questo oratorio e l'affresco del catino nell'oratorio adiacente di S. Silvia). L'altro lavoro soprattutto le scene della Passione dipinte a olio su muro nel catino della cappella Paganini o del Crocifisso in S. Maria in ...
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ANSELMI, Giorgio
Raffaello Brenzoni
Nacque da Francesco di Battista e da Barbara a Badia Calavena (Verona), dove fu battezzato il 19 maggio 1722, secondo l'atto rintracciato dal Brenzoni (Badia Calavena, [...] della Camera di commercio di Mantova.
A Mantova egli eseguì la sua opera principale: i vasti affreschi della cupola e del catino absidale di S. Andrea. L'incarico di quest'opera gli fu affidato mentre si trovava al servizio della corte occupato a ...
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DAL POZZO, Leopoldo
Margaret Binotto Soragni
Figlio di Giovanni Battista, nel testamento rogato il 31 ag. 1744 affermava di essere nato a Roma e di risiedere a Venezia a Rialto "in contrà di S. Felice" [...] le opere che di questo lavoro si ritrovano in detta Chiesa". Il D. si impegnò nel restauro del mosaico situato nel catino dell'abside maggiore, cpera di Piero di Zorzi (1506; Merkel, 1977, p. 664). Alla primavera del 1723 (Merkel, 1982, p. 179 ...
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CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] di pagamento a un "Ms. Girolamo pitore", identificabile col C. in via congetturale, per un fregio, presto scomparso, nel catino absidale della cappella dell'Arca nella chiesa bolognese di S. Domenico; occorre tuttavia attendere il 1615 per avere la ...
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FERRANTI (Ferrante), Francesco
Gabriella Centi
Nacque a Tolentino (Macerata) il 27 nov. 1873 da Pasquale e da Ennia Staffolani. Mostrò precoce attitudine alla pittura e, con l'aiuto del conte Aristide [...] Consolazione (Santuario..., 1908).
Completati questi lavori, si occupò negli anni tra il 1911 e il 1913 della decorazione del catino dell'abside nella chiesa di S. Giuseppe a San Severino Marche, dove dipinse l'Apoteosi del santo (Bittarelli, 1978 ...
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BERNARDO (Guarnardo, Vascardo, Venerando, Wernardo, Wenerio)
Maria Luisa Iona
Le diverse forme del nome di questo vescovo triestino generarono confusioni sulla sua identità. Alcuni storici (Mainati, [...] la vita in comune.
Al suo lungo episcopato ed alla sua nota munificenza si è voluto attribuire il mosaico del catino absidale della navata destra della cattedrale di S. Giusto. Esso raffigura il Cristo benedicente, attorniato dai SS. Giusto e Servolo ...
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CASTELLANO, Giuseppe
Mario Rotili
Nato probabilmente prima del 1660 a Napoli, fu qui pittore di una certa notorietà, anche se di lui Bernardo De Dominici (Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani, [...] Maria Maddalena de' Pazzi e di S. Caterina da Siena, di S. Pietro e di S. Paolo in monocromato e, nel catino, una Gloria di puttini e di angeli. Ed è significativo che nel 1710, allorché la decorazione della cappella venne rinnovata, questa conservò ...
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FARINA, Pietro Francesco
Alessandro Marchi
Nacque a Bologna probabilmente nell'ottavo decennio del XVII secolo.
La prima notizia sulla sua attività è fornita da L. Crespi (1769, p. 124), che scrive: [...] prigioniero di Cristo, e della volta del presbiterio, Battesimo di s. Paolo. Nel 1719 eseguirono La conversione di Saulo nel catino absidale e, nel 1721, dipinsero gli affreschi con dieci Episodi della vita di S. Giuseppe nella sacrestia (La basilica ...
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catino
s. m. [lat. catīnus e catīnum]. – 1. a. Recipiente di forma approssimativamente emisferica o troncoconica, di terracotta, metallo, ecc., usato in origine per contenere vivande, poi per lavarsi o per lavarvi le stoviglie. b. La quantità...
catina
s. f. [der. del nome del genere Catha (v. cata)]. – Alcaloide (detto anche celastrina), simile all’efedrina, contenuto nelle foglie di una pianta delle celastracee, cat o ciat (Catha edulis), dotato di azione eccitante del sistema nervoso.