FILIPPI, Sebastiano, detto Bastianino
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Figlio di Camillo, nacque a Ferrara probabilmente intorno al 1530.
Per il Superbi (1620) nacque nel 1532, per il Baruffaldi (1697-1722, [...] fine Ottocento.
Il ricorso ai modi michelangioleschi crebbe via via fino ad esplodere nel grandioso Giudiziouniversale, affrescato nel catino absidale della cattedrale, che gli venne allogato nel 1577 e pagato nel 1581. Invece, negli anni Ottanta è ...
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MAESTRO di PEDRET
S. Alcolea i Gil
Nome convenzionale sotto cui la critica ha raccolto la produzione di un pittore anonimo, o forse meglio del più importante tra i componenti di una bottega di pittori [...] rimane soltanto l'abside centrale, la cui decorazione pittorica è al Mus. d'Art de Catalunya di Barcellona. Nel catino absidale compare l'Epifania, con gli arcangeli Michele e Gabriele, mentre nel cilindro dell'abside si sviluppa un inconsueto ...
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GORZIO, Carlo
Cristina Giudice
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore nato a Moncalvo d'Asti attivo nella seconda metà del XVIII secolo. Fu probabilmente allievo di Ferdinando Dal [...] da bandiere, aste, alabarde e architetture convenzionali.
Al 1794 risalgono gli affreschi nella chiesa di S. Paolo ad Asti. Nel catino absidale il G. rappresentò la caduta di S. Paolo sulla via di Damasco, con toni fortemente teatrali.
La scena è ...
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CANEPA, Giuseppe
Franco R. Pesenti
Figlio di Girolamo, nacque a Voltri (Genova) il 25 luglio 1721, e fu battezzato nella parrocchia di S. Erasmo. Pare non si sia mosso dalla sua terra, dove operò, con [...] "Anno Domini MDCCLXXXV Ioseph Canepa Vulturiensis invenit et pinxit".
Si tratta di un complesso unitario che investe il coro e il catino con la Disputa di Ambrogio giovinetto e, sopra, la Gloria di Gesù e della Vergine, e il presbiterio, dove la ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] geometrici a fingere incrostazioni marmoree e, nel vano superiore, una croce gemmata tra busti di angeli, un busto di Cristo nel catino dell'absidiola e, più in basso, i busti di S. Pietro e S. Paolo e altri affreschi con motivi vegetali. Legati ...
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CANUTI, Domenico Maria
Marina Barbolini Armandi
Figlio di Luca e di una Santina, nacque a Bologna il 5 apr. 1626; sua sorella Giulia, pure pittrice, sposò Domenico Maria Bonaveri: fu madre di Domenico, [...] portata a termine, secondo il Crespi, il 23 marzo 1684, poco prima, a detta del Malvasia, aveva dipinto anche il catino della stessa chiesa.
Con gli affreschi del salone di palazzo Pepoli (Rappresentazione dell'Olimpo e allegorie varie tra ornati ...
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DE VECCHI, Giovanni
Antonio Pinelli-Alessandra Uguccioni
Figlio di Francesco (von Henneberg, 1974, p. 102), nacque probabilmente a Borgo San Sepolcro (Sansepolcro in prov. d'Arezzo) intorno al 1537, [...] il D. lavorava nella prima cappella a sinistra della chiesa di S. Pietro in Montorio, dedicata a S. Francesco, decorando l'absidiola e il catino (cfr. Roli, 1965, p. 328; Pinelli, 1977, pp. 59 s.). Di questi stessi anni è la tela con la Pietà di S ...
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LIPPO di Dalmasio degli Scannabecchi (o Filippo)
D. Benati
Pittore bolognese, documentato a Pistoia e a Bologna dal 1377 al 1410.Numerosi documenti consentono di seguire la prestigiosa carriera di L. [...] Le date 1404, 1405 e 1407 si sarebbero lette rispettivamente sull'affresco con il Redentore fra i ss. Pietro e Paolo nel catino absidale di S. Pietro a Bologna, su una tela con la Madonna allattante dipinta per la cappella privata di Lotto Guidalotti ...
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GIOVANNI, STEFANO e NICCOLÒ
S. Manacorda
Pittori romani documentati nell'abbaziale benedettina di S. Anastasio a Castel Sant'Elia, presso Nepi (prov. Viterbo), da un'iscrizione dipinta nell'abside, [...] prevalentemente a considerazioni stilistiche, se si esclude il tentativo di identificare il committente, ritratto in abiti monacali nel catino absidale, con l'abate Bovone documentato da un'epigrafe in situ, non datata, ma ricollegabile a un'altra ...
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BERNABEI, Pier Antonio
Teresa Ferratini
Figlio di Giacomo Antonio e di Antonia Ambanelli, nacque a Parma il 13 maggio 1567; nelle citazioni più antiche è detto "Della Casa" o "Maccabeo ". Fu negli anni [...] Istituto di rieducazione per minorati, eseguì in collaborazione col fratello Alessandro gli affreschi della cupola (Ascensione)e del catino absidale (Storie di Cristo) nel 1612-13; nel 1618 partecipò alla perduta decorazione del soffitto (l'Olimpo) e ...
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catino
s. m. [lat. catīnus e catīnum]. – 1. a. Recipiente di forma approssimativamente emisferica o troncoconica, di terracotta, metallo, ecc., usato in origine per contenere vivande, poi per lavarsi o per lavarvi le stoviglie. b. La quantità...
catina
s. f. [der. del nome del genere Catha (v. cata)]. – Alcaloide (detto anche celastrina), simile all’efedrina, contenuto nelle foglie di una pianta delle celastracee, cat o ciat (Catha edulis), dotato di azione eccitante del sistema nervoso.