GRASSALEONI, Girolamo
Susanna Falabella
Di questo pittore ornatista ferrarese non è nota la data di nascita, che dovrebbe però situarsi poco oltre la metà del Cinquecento sulla base delle indicazioni [...] maggiore, in forma di candelabre animate da vivaci variazioni sul motivo della grottesca.
Nella cappella del Crocifisso del catino absidale della medesima chiesa, il G. dipinse inoltre un S. Giorgio a cavallo (Brisighella, p. 94; Cittadella, 1782 ...
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LELLO da Orvieto (Lello de Urbe)
Simona Moretti
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore e mosaicista, attivo tra Napoli e il Lazio nella prima metà del XIV secolo.
La prova della [...] , e da Tartuferi, pp. 44, 47). Un'autografia lelliana è stata inoltre ipotizzata nelle parti più antiche del mosaico del catino absidale di sinistra del duomo di Salerno, dove è rappresentata una Gloria di angeli (Leone de Castris, Arte di corte…, p ...
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BRANDANI, Federico
Silla Zamboni
Figlio di maestro Agostino, nacque a Urbino intorno al 1522-25; la prima notizia documentata relativa a questo plasticatore è del 6 apr. 1538 e riguarda il suo apprendistato [...] ) e la decorazione di vari ambienti, in particolare della cappella prossima allo studiolo del duca (stucchi nella volta a vele e nel catino della nicchia, con l'Annunciazione e l'Eterno Padre). Di epoca più tarda (dopo il '62) è, invece, il ricco ...
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EPIS, Giovanni Battista e Giuseppe
Sabina De Vito
Fratelli gemelli, nacquero a Gavarno di Rosciate (Bergamo) il 25 nov. 1829, da Giacomo e da Anna Maria Cortesi. Nel 1843 furono presentati alla commissaria [...] protrasse sino al 1861. Alla metà del sesto decennio dovrebbe risalire anche l'affresco raffigurante l'Immacolata, posto nel catino absidale della chiesa di S. Colombano a Valtesse, attribuito a Giovanni Battista (Pagnoni, 1979, p. 43). Dopo la morte ...
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Costantino e l’autorappresentazione del papato
Arte, architettura e cerimoniali romani
Alberto Cadili
Già entro il V secolo, mediante la redazione degli Actus Silvestri1, la biografia costantiniana [...] cit., pp. 193-203. L’abside lateranense fu distrutta e ricostruita alla fine del XIX secolo, mantenendo l’iconografia del catino: M. Morbidelli, L’abside di S. Giovanni in Laterano. Una vicenda controversa, Roma 2010.
78 P.E. Schramm, Kaiser, Könige ...
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MOSÈ
M. Nuzzo
Primo e più illustre profeta del popolo d'Israele, protagonista di vari libri biblici (Esodo, Numeri, Deuteronomio), M. incarna la figura dell'abile conduttore del suo popolo, dell'intelligente [...] Legge, in base alla narrazione biblica (Es. 19-20) -, ma anche in chiave tipologica, in relazione alla Trasfigurazione presente nel catino absidale, proponendo un legame tra la rivelazione di Dio a M. e quella di Cristo agli apostoli sul monte Tabor ...
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GIULIANI, Giulio Cesare
Gloria Raimondi
Nacque a Viterbo nel 1882 da Tommaso e da Annunziata Proietti Palotta.
Conseguito il diploma di chimico e farmacista presso l'Università di Roma, dove si era [...] come tenente farmacista volontario nel Cadore. Le commissioni ufficiali ripresero con nuova intensità nel 1920 con le vetrate del catino e del transetto per la chiesa romana di S. Camillo in via Piemonte, progettata nel 1910 dall'architetto Tullio ...
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GUJ, Enrico
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 15 apr. 1841 da Giovanni Augusto, ingegnere, e da Rosa Aloisi. Avviato alla professione paterna, conseguì nel 1864 la laurea in ingegneria nell'Università [...] , Palazzo Regis: storia delle trasformazioni, in Quaderni dell'Istituto di storia dell'architettura, n.s., 1998, n. 31, pp. 59-74; R. Catini, I concorsi Poletti 1859-1938, Roma 1999, pp. 16 s., 71, 81, 111, 114, 117 s.; V. Melaranci, Genzano di Roma ...
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GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] del sec. 5°) e in S. Vitale a Ravenna (prima metà del sec. 6°); o a un estremo della fascia inferiore del catino absidale, come in S. Clemente a Roma (inizio del sec. 12°). Il mosaico tende inoltre a esaltare la caratteristica della città gemmata ...
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OCHRIDA
M. della Valle
(gr. ᾽Αχϱίδα, ῎Οχϱιδα; macedone, bulgaro, serbo-croato Ohrid)
Città nella ex Rep. iugoslava di Macedonia, situata sulla riva nordorientale del lago omonimo, in epoca medievale [...] cicli di affreschi, forse iniziati all'indomani della conquista bizantina nel sec. 11° e continuati in quello successivo. Nel catino absidale è effigiata la Madonna in trono che tiene in mano una mandorla nella quale è raffigurato il Bambino; nel ...
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catino
s. m. [lat. catīnus e catīnum]. – 1. a. Recipiente di forma approssimativamente emisferica o troncoconica, di terracotta, metallo, ecc., usato in origine per contenere vivande, poi per lavarsi o per lavarvi le stoviglie. b. La quantità...
catina
s. f. [der. del nome del genere Catha (v. cata)]. – Alcaloide (detto anche celastrina), simile all’efedrina, contenuto nelle foglie di una pianta delle celastracee, cat o ciat (Catha edulis), dotato di azione eccitante del sistema nervoso.