tettonica
Fabio Catino
In architettura, e nella storia dell’arte, termine talvolta utilizzato per indicare la struttura di un edificio, soprattutto monumentale, ossia il complesso degli elementi e degli [...] aspetti più propriamente costruttivi, strutturali e statici. In questo senso, un ambito di vivace dibattito nella critica architettonica è definito dagli effetti formali delle opzioni strutturali nel corso ...
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Pittore (Ferrara 1569 - ivi 1632). Nelle sue opere migliori (per es. la decorazione del catino absidale e della navata centrale di S. Maria in Vado a Ferrara) fuse felicemente il classicismo carraccesco [...] e il largo colorismo di P. Veronese. Nelle opere più tarde riaffiorano motivi tipicamente ferraresi, risalenti a D. Dossi ...
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architettura
Struttura architettonica a pianta semicircolare, sulla quale si imposta una volta a calotta semisferica (catino), utilizzata come motivo di articolazione spaziale interna ed esterna di [...] un ambiente (talora con funzione di contrafforte); può presentarsi anche con andamento poligonale, in particolare all’esterno; è analoga alla nicchia, che però se ne distingue per essere ricavata nello ...
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Architettura
Incavo nello spessore di un muro, generalmente a pianta semicircolare, poligonale o rettangolare, terminato in alto con un quarto di sfera (catino o calotta). Costituisce per lo più un elemento [...] decorativo, destinato ad accogliere una statua o altri oggetti ornamentali o di culto.
Ecologia
N. ecologica L’insieme dei fattori ambientali abiotici e biotici necessari alla sopravvivenza e alla riproduzione ...
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Pittore e architetto (Mantova 1710 - ivi 1767). Architetto dei regi teatri, poi direttore dell'Accademia di Belle Arti. Fu buon paesaggista, decorò il catino absidale e la volta della navata della chiesa [...] mantovana di Ognissanti. Compose una Descrizione delle pitture, sculture e architetture che si osservano nella città di Mantova e ne' suoi contorni (1763) ...
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Vedi CONCA dell'anno: 1959 - 1959
CONCA
G. Matthiae
È, in una nicchia o in un'abside, la parte terminale a quarto di sfera, detta anche catino, o semicalotta, che conclude la parte semicilindrica. Costruttivamente [...] essa può essere tessuta in piccoli elementi (spesso mattoni) o anche, nella tarda romanità, da file parallele di tubi fittili legati a gesso (Roma, S. Agata dei Goti e SS. Cosma e Damiano) o eseguita a ...
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BAIETTI (di Baietto), Antonio
Remigio Marini
Nacque a Udine forse intorno al 1380; nel 1423, insieme con Domenico Lu Domine, dipinse l'Incoronazione della Vergine nel catino dell'abside della basilica [...] di San Giusto a Trieste.
L'abside della basilica venne demolita e rifatta nel 1843 e dell'Incoronazione non si salvarono che due mutili frammenti con le teste del Cristo e della Madonna (Trieste, Museo ...
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MARCHESI, Giuseppe, detto il Sansone
Barbara Di Meola
Nacque il 30 luglio 1699 a Bologna. Soprannominato Sansone a causa della massiccia corporatura, fu allievo di A. Milani, dal quale mutuò la grande [...] con uno scudo schiva una freccia, il terzo piega una falce e infine il quarto innalza la palma del martirio. L'ultimo catino è dedicato alla Gloria di s. Filippo. Il santo appare a una religiosa, inginocchiata al suo cospetto, mentre ascende ai cieli ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] Goti, un luogo di culto ariano probabilmente dedicato al Salvatore (Cartocci, 1993), e di S. Andrea Catabarbara, entrambe impreziosite nei catini absidali da mosaici, realizzati rispettivamente tra il 462 e il 470 e tra il 468 e il 483. La perdita ...
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AGELLIO, Giuseppe
Pittore, nato a Sorrento verso il 1570, secondo lo Zani ancora vivente nel 1650, fu attivo specialmente a Roma. Fu mediocre allievo e imitatore di Cristoforo Roncalli.
Eseguì alcune [...] della chiesa di S. Silvestro al Quirinale; altri affreschi, come aiuto del Roncalli e insieme con C. Casolani, dipinse nel catino di S. Silvestro in Capite (F. Titi). Delle pitture, che, secondo il Baglione, avrebbe eseguito con C. Casolani nella ...
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catino
s. m. [lat. catīnus e catīnum]. – 1. a. Recipiente di forma approssimativamente emisferica o troncoconica, di terracotta, metallo, ecc., usato in origine per contenere vivande, poi per lavarsi o per lavarvi le stoviglie. b. La quantità...
catina
s. f. [der. del nome del genere Catha (v. cata)]. – Alcaloide (detto anche celastrina), simile all’efedrina, contenuto nelle foglie di una pianta delle celastracee, cat o ciat (Catha edulis), dotato di azione eccitante del sistema nervoso.