BERNABEI, Pier Antonio
Teresa Ferratini
Figlio di Giacomo Antonio e di Antonia Ambanelli, nacque a Parma il 13 maggio 1567; nelle citazioni più antiche è detto "Della Casa" o "Maccabeo ". Fu negli anni [...] Istituto di rieducazione per minorati, eseguì in collaborazione col fratello Alessandro gli affreschi della cupola (Ascensione)e del catino absidale (Storie di Cristo) nel 1612-13; nel 1618 partecipò alla perduta decorazione del soffitto (l'Olimpo) e ...
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CANZIO, Michele
Giovanna Terminiello Rotondi
Nacque a Genova il 1º ott. 1787 (ma secondo altre fonti, nel 1788 oppure nel 1784) e studiò presso l'Accademia ligustica di Belle Arti della sua città (l'Alizeri, [...] e di S. Rocco. Più validi sono invece i suoi interventi in edifici sorti in epoca a lui contemporanea, come la decorazione del catino absidale della chiesa di S. Sisto in via Prè o quelle nel teatro Carlo Felice (inaugurato nel 1828 e andato quasi ...
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GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] D'altro canto, l'idea di continuare l'ambiguo compromesso tra spazio reale e spazio pittorico sulla superficie del catino absidale attraverso una finta balaustra, che separa le figure in primo piano dallo sfondo, sembra il risultato della conoscenza ...
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EMBRIACO, Guglielmo (Willielmus Caputmallei), detto Testadimaglio
Jean Cancellieri
Nato in data imprecisata nella seconda metà dell'XI secolo (probabilmente nell'ultimo trentennio), apparteneva ad una [...] 'ultima cena e da Nicodemo per raccogliere il sangue del Salvatore crocifisso. La reliquia, conosciuta con il nome di "sacro catino", è un recipiente esagonale di vetro verde, opera forse di artigianato tardoantico: è ancora il pezzo più prezioso del ...
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GALLO, Francesco
Enrico Mattiello
Nacque a Mondovì il 6 nov. 1672 da Francesco, morto nell'agosto dello stesso anno, e da Bona Maria Ferrero. Dopo aver partecipato, nel 1693, come "seconda insegna", [...] Mondovì Piazza.
Per la chiesa di Bene Vagienna il G. realizzò una pianta a croce greca con volte a botte e a catino sull'incrocio dei bracci, prospetto a due ordini di lesene e frontone triangolare in cotto. Nella parrocchiale di Cuneo appare chiara ...
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MANFREDINO di Alberto (Manfredino da Pistoia)
Gianluca Zanelli
La prima attestazione archivistica relativa a questo pittore, documentato a Pistoia e Genova dal 1280 al 1293, risale al 30 ag. 1280, quando [...] pittore è ascritto l'affresco con il Cristo Pantocratore tra i ss. Giovanni Battista, Giovanni Evangelista e angeli del catino absidale della chiesa di S. Bartolomeo in Pantano, proposta ripresa con qualche cautela negli anni seguenti (per la vicenda ...
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LUGLI, Albano
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Carpi, presso Modena, il 13 nov. 1834, in una famiglia di umili origini, primogenito degli otto figli di Venanzio e di Quiteria Govi.
Quindicenne s'iscrisse all'Accademia [...] 1890 dipinse vari medaglioni con Santi nelle volte e nella stanza dei canonici), di S. Francesco (nel 1876 affrescò il catino absidale con tre tondi raffiguranti Angeli con simboli religiosi) e di S. Bernardino (medaglioni con I quattro dottori della ...
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COLOMBO (Colomba, Columba), Giovanni Battista Innocenzo
Lore Lüdicke
Figlio di Angelo Domenico di Giovanni Battista e nipote di Luca Antonio, nacque intorno al 1717 ad Arogno (Canton Ticino). Imparò [...] e la chiesa del seminario Benzi: sia il teatro, sia il seminario sono oggi distrutti; resta l'affresco nel catino della chiesa di S. Giacomo dietro il Broletto. Per la chiesa dell'abbazia benedettina di Zwiefalten presso Múnsingen - oggi manicomio ...
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DE MURA, Francesco
Vincenzo Rizzo
Nacque a Napoli il 21 apr. 1696 da Giuseppe (nativo di Scala - Salerno - e dimorante a Napoli, alla via Orto del Conte, commerciante di lane) e da Anna Linguito (cfr. [...] fama si accrebbe al punto da ricevere la più ambita delle commissioni, quella cioè di affrescare, con l'Epifania il catino absidale della Nunziatella, la nuova chiesa sanfeliciana per il noviziato napoletano della Compagnia di Gesù, che aveva sede in ...
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PASQUALE I, papa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE I, papa. – Figlio di un certo Bonoso e di Teodora, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, forse a Roma, dove ebbe la sua formazione clericale all’interno [...] - A. de Hirsch-Gereuth, in MGH, Epistolae, V/2, Berolini 1899, pp. 68-71, 528, 604-606; Il Chronicon Farfense di Gregorio di Catino, a cura di U. Balzani, I, Roma 1903 (Fonti per la Storia d’Italia, 33,1), pp. 183-185; la lettera di Theodoro Studita ...
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catino
s. m. [lat. catīnus e catīnum]. – 1. a. Recipiente di forma approssimativamente emisferica o troncoconica, di terracotta, metallo, ecc., usato in origine per contenere vivande, poi per lavarsi o per lavarvi le stoviglie. b. La quantità...
catina
s. f. [der. del nome del genere Catha (v. cata)]. – Alcaloide (detto anche celastrina), simile all’efedrina, contenuto nelle foglie di una pianta delle celastracee, cat o ciat (Catha edulis), dotato di azione eccitante del sistema nervoso.