GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] del sec. 5°) e in S. Vitale a Ravenna (prima metà del sec. 6°); o a un estremo della fascia inferiore del catino absidale, come in S. Clemente a Roma (inizio del sec. 12°). Il mosaico tende inoltre a esaltare la caratteristica della città gemmata ...
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OCHRIDA
M. della Valle
(gr. ᾽Αχϱίδα, ῎Οχϱιδα; macedone, bulgaro, serbo-croato Ohrid)
Città nella ex Rep. iugoslava di Macedonia, situata sulla riva nordorientale del lago omonimo, in epoca medievale [...] cicli di affreschi, forse iniziati all'indomani della conquista bizantina nel sec. 11° e continuati in quello successivo. Nel catino absidale è effigiata la Madonna in trono che tiene in mano una mandorla nella quale è raffigurato il Bambino; nel ...
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GALLIANO
A. Guiglia Guidobaldi
(lat. vicus Gallianatium, Galianus)
Centro della Lombardia, in Brianza, situato nel circondario nordorientale di Cantù (prov. Como). L'antichità dell'insediamento è testimoniata [...] da tre litografie acquarellate ottocentesche (Cantù, Bibl. Com.; Annoni, 1835; Bertelli, 1993b). La grandiosa visione teofanica del catino absidale è dominata al centro dalla gigantesca figura di Cristo entro una mandorla verso la quale si inchinano ...
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MELANZIO, Francesco
Emilia Capparelli
MELANZIO, Francesco. – Figlio di Andrea Miluzzi (Miliutii, di Miluccio), nacque a Montefalco probabilmente intorno al 1465 (Nessi, 1971).
Non sono noti dati biografici [...] con la Madonna della Misericordia tra s. Chiara da Montefalco e la beata Giovanna; e nel 1509 il Cristo nel sepolcro del catino absidale. Nel 1515 firmava e datava la decorazione della terza cappella a destra (Madonna in trono con il Bambino tra i ss ...
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FERRANTI, Pier Francesco
Paola Ceschi Lavagetto
Nacque a Bologna nel 1613. La data di nascita di questo pittore, fin qui indeterminata, si può stabilire in base alla notazione circa il battesimo di [...] oggi sulla controfacciata della Chiesa del S. Sepolcro (Arisi, 1978). Nella chiesa di S. Brigida, scomparsa la decorazione del catino absidale (Carasi, 1780), rimangono due dipinti: S. Brigida che guarisce una cieca e L'apparizione della Vergine a s ...
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FERRARI, Francesco
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Nacque a Fratta Polesine (Rovigo) il 25 genn. 1634 e fu avviato precocemente alla pittura dal padre Giovan Rocco, di professione mercante, che lo sottopose [...] ).
Intorno al 1671 il F. eseguì il soffitto del presbiterio della chiesa del Gesù raffigurandovi la Chiesa trionfante, mentre nel catino del coro rappresentò Cristo in gloria e, ai lati, i Ss. Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Francesco Borgia ed ...
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LIGARI, Pietro (Giovan Pietro, Gian Pietro)
Daniela Dalla
Nacque ad Ardenno, presso Sondrio, il 18 febbr. 1686 da Gervasio e Maddalena Mottalini.
Tra le fonti più preziose per l'analisi della vita e [...] già realizzato (1724) le tele con la Comunione di s. Stanislao e con S. Domenico confuta l'eretico. Eseguì quindi nel catino absidale il ciclo di affreschi rappresentanti il Battesimo di Gesù, i Dottori della Chiesa e l'Esaltazione dei simboli della ...
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BĀWĪT
M. Rassart-Debergh
Località dell'Egitto, posta sulla riva sinistra del Nilo, a km. 30 ca. a S di al-Ashmūnayn, al limite della zona desertica. Il sito, il cui nome deriva dal copto avōt/evōt (monastero, [...] La scelta dei temi iconografici e la loro collocazione all'interno delle cappelle rispondeva a un criterio uniforme. Sul catino absidale della nicchia orientale degli oratori si trovavano di regola la figura del Cristo in maestà, a volte accompagnato ...
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BARONIO, Cesare
E. Bassan
Ecclesiastico dell'età della Controriforma (Sora 1538 - Roma 1607), condusse come storico e come restauratore di luoghi sacri una importante azione di recupero e personale [...] (poi cancellato nel ripristino del 1832) in stucco colorato a tempera, da quello riguardante il mosaico del catino - i cui scarsi resti non sembravano evidentemente consentire una ricostruzione filologica -, che venne sostituito con un affresco ...
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GALLINA, Ludovico
Ebe Antetomaso
Nacque a Brescia il 25 ag. 1752, quinto figlio di Giacomo Antonio e di Oliva Tamagna. Di famiglia molto modesta, il G. in giovanissima età, grazie alla raccomandazione [...] con il Martirio di s. Cristina (1782: Calvisano, parrocchiale), nonché quattro affreschi nella parrocchiale di Artogne (volta e catino absidale: Assunzione della Vergine, Apoteosi e Martirio dei ss. Cornelio e Cipriano; sopra il portale principale: i ...
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catino
s. m. [lat. catīnus e catīnum]. – 1. a. Recipiente di forma approssimativamente emisferica o troncoconica, di terracotta, metallo, ecc., usato in origine per contenere vivande, poi per lavarsi o per lavarvi le stoviglie. b. La quantità...
catina
s. f. [der. del nome del genere Catha (v. cata)]. – Alcaloide (detto anche celastrina), simile all’efedrina, contenuto nelle foglie di una pianta delle celastracee, cat o ciat (Catha edulis), dotato di azione eccitante del sistema nervoso.