VESPIGNANI, Virginio
Raffaella Catini
– Nacque a Roma il 12 febbraio 1808, ultimo di cinque figli, dal conte Giovan Francesco, e da Maria Teresa Sarnani.
La famiglia era originaria di Imola; il fratello [...] , in generale «poco documentata», è prova la tavola disegnata e incisa da Vespignani con il palazzo Ceccopieri in via di Monte Catino, prima opera romana dell’architetto modenese (Giornale di belle arti, I (1830), p. 43, tav. XX, in Barucci, 2006, p ...
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D'ELIA, Alessio
Domenica Pasculli Ferrara
Nacque il 25 giugno 1718 a San Cipriano Picentino (Salerno), da Bartolomeo e da Peregrina Sarli, secondo un documento ritrovato di recente (Cioffi, 1987, p. [...] ha evidenziato, oltre alla qualità dell'opera, la data e la firma, con le solite iniziali intrecciate, apposte sul catino nell'angolo sinistro del dipinto (Tamajo Contarini, 1965-84). Cadono così le affermazioni delle guide locali che l'opera fosse ...
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GIOVANNI Battista, Santo
P. Castellani
G., detto il precursore di Cristo (Mt. 3, 3; Mc. 1, 2-4; Lc. 1, 76) e considerato l'ultimo dei profeti e il primo dei martiri della fede cristiana, nei vangeli [...] muz. zapadnogo i vostočnogo iskusstva; Corrigan, 1988). Tra le numerosissime rappresentazioni di questo tipo vanno ricordate quella a mosaico del catino absidale della cattedrale di Parenzo, della metà del sec. 6°, dove G. è rivestito di una pelle di ...
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BOCCACCI (Boccaccino), Camillo
Alfredo Puerari
Figlio di Boccaccino e di Adriana di Farfengo, nacque a Cremona nel 1504 (nell'inventario dei beni ereditati dal padre, steso nel 1526, è dichiarato di [...] fase veneziana a quella più gloriosa degli affreschi della chiesa di S. Sigismondo, terminati nel 1537. Essi decorano il catino dell'abside, la volta e le pareti del presbiterio, l'incorniciatura delle finestre. La Gregori gli attribuisce le volte ...
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AVIANI, Francesco
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Nacque a Venezia, molto probabilmente il 25 nov. 1662, da Bernardo e da una Maddalena di cui non si conosce il cognome, e fu battezzato molto probabilmente in cattedrale il 3 dic. [...] tradizionale avvalorata dallo stile; affreschi nei corridoi est ed ovest della villa La Rotonda, presso Vicenza; affresco nel catino absidale della cappella della Beata Vergine dell'Aiuto nella chiesa di S. Croce, Vicenza, ora distrutto; oltre ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province iberiche: Segovia
Giuseppina Alessandra Cellini
Segovia
Città della Spagna centrale. Dapprima sotto il controllo della tribù degli Arevaci, fece parte [...] secolo, da una bottega che attingeva alla tradizione mozaraba, delle pitture murali a tempera. Si distinguono nel catino absidale le rappresentazioni del Pantokrator e dei vegliardi dell’Apocalisse, nella volta del presbiterio quella dell’Agnus Dei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della cristianita in Occidente
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il passaggio dall’era antica [...] produce in quel torno di anni a Roma con il patrocinio papale. Il mosaico commissionato da papa Felice IV per il catino absidale della Chiesa dei Santi Cosma e Damiano sorta entro una dipendenza del Foro della Pace, può dirsi il prodotto più genuino ...
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UGO di Provenza, re d'Italia
Giacomo Vignodelli
UGO di Provenza, re d’Italia. – Nacque intorno all’880-881 da Berta (figlia di re Lotario II di Lotaringia e di Waldrada) e da Tebaldo, aristocratico [...] , XV, 2, Hannover 1888, lib. II, cap. 9, p. 587; Hugo abbas, Destructio monasterii farfensis, in Il Chronicon Farfense di Gregorio di Catino, a cura di U. Balzani, Roma 1903, pp. 27-51 (in partic. pp. 42 s.); Les Annales de Flodoard, a cura di Ph ...
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Bagno
Anna Laura Palazzo
Il termine, derivato dal latino balneum, indica in generale l'immersione in un liquido, e in particolare l'immersione del corpo in acqua a scopo igienico, terapeutico o rituale. [...] si estese anche alle classi borghesi: brocche e catini ornamentali, spesso realizzati in materiali pregiati, costituivano non di metafore allusive: accanto ai più tradizionali lavamani e catini su elaborati treppiedi e ai primi bidè in porcellana ...
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NAPPI, Francesco
Stefano L'Occaso
– Nacque a Milano da Giovan Paolo attorno al 1565, se è corretta l’indicazione fornita dal contemporaneo Giovanni Baglione, il quale lo dice morto sessantacinquenne [...] (Stoppa, 2003, pp. 24 s.).
Nel 1600 attese alla decorazione dell’abside di S. Giacomo degli Incurabili (Angeli nel catino absidale, Ss. Matteo e Marco e la Raccolta della manna sulla parete sinistra), eseguita su committenza del cardinale Antonio ...
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catino
s. m. [lat. catīnus e catīnum]. – 1. a. Recipiente di forma approssimativamente emisferica o troncoconica, di terracotta, metallo, ecc., usato in origine per contenere vivande, poi per lavarsi o per lavarvi le stoviglie. b. La quantità...
catina
s. f. [der. del nome del genere Catha (v. cata)]. – Alcaloide (detto anche celastrina), simile all’efedrina, contenuto nelle foglie di una pianta delle celastracee, cat o ciat (Catha edulis), dotato di azione eccitante del sistema nervoso.