AGELLIO, Giuseppe
Pittore, nato a Sorrento verso il 1570, secondo lo Zani ancora vivente nel 1650, fu attivo specialmente a Roma. Fu mediocre allievo e imitatore di Cristoforo Roncalli.
Eseguì alcune [...] della chiesa di S. Silvestro al Quirinale; altri affreschi, come aiuto del Roncalli e insieme con C. Casolani, dipinse nel catino di S. Silvestro in Capite (F. Titi). Delle pitture, che, secondo il Baglione, avrebbe eseguito con C. Casolani nella ...
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FAROALDO
Jörg Jarnut
Secondo duca longobardo di Spoleto di-questo nome, era figlio di Trasamondo conte di Capua, insediato da re Grimoaldo nel 663 come dux nel ducato di Spoleto; sua madre, di cui si [...] , I, Lipsiae 1885, n. 2144; Liber pontificalis, a cura di L. Duchesne, Paris 1886, pp. 403, 428; Il Chronicon Farfense di Gregorio di Catino, a cura di U. Balzani, Roma 1903, in Fonti per la storia d'Italia, XXXIII-XXXIV, t. 1, pp. 126 s., 132, 135 ...
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Pittore italiano (Ceprano 1814 - Roma 1884). Allievo di G. Sanguinetti a Perugia e di T. Minardi a Roma, dipinse tele, tempere e affreschi in prevalenza di soggetto religioso d'impostazione purista: Episodi [...] centrale e cartoni per i mosaici della facciata nella basilica di S. Paolo. Eseguì anche restauri (affresco di Raffaello, Perugia, S. Severo; mosaico del catino absidale, Roma S. Giovanni in Laterano). Fu inoltre delicato ritrattista e disegnatore. ...
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Acquamanile
U. Mende
E. Cruikshank Dodd
Prezioso recipiente destinato a contenere l'acqua per lavarsi le mani, foggiato a forma di animale, creatura leggendaria, cavaliere, testa o busto umano. Nel [...] fonti scritte medievali il termine era riferito in senso generico al corredo da toletta, costituito da una brocca e da un catino, dove si raccoglieva l'acqua. Talvolta indicava solo la brocca e genericamente, a partire dai secc. 11° e 12°, qualsiasi ...
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UGO di Farfa
Enrico CARUSI
Di nobile famiglia marsicana, nacque verso il 972. Fu eletto abate mentre era monaco in S. Quirico di Antrodoco, nel novembre del 997, non senza sospetto di simonia. Resse [...] presentato forse a Corrado II; il Breve de rebus perditis inserito nel Chronicon Farfense e nel Regesto di Gregorio di Catino; due lettere ad dominum Landuinum; un Breve recordationis e molti altri documenti che si ritrovano nel Regesto di Farfa ...
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Nato in Roma nel 1847 da antica famiglia bolognese, storico e promotore degli studî storici in Roma. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei, membro della giunta esecutiva dell'Istituto storico italiano, [...] , dando speciale impulso alla Scuola storica. Morì nel 1916.
Da questa fucina uscirono il Regesto di Farfa di Gregorio da Catino in collaborazione con I. Giorgi (Bibl. della Soc. rom. di storia patria, voll. 5, Roma 1879-1914), il Chronicon Farfense ...
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LOMBARDI, Giovanni Domenico
Alberto Crispo
Figlio di Andrea, nacque a Lucca nel 1682. Il Supplemento all'Abecedario pittorico di P.A. Orlandi (1776) riferisce che il L. studiò con Giovanni Marracci [...] a Lucca, dove sposò Maria Caterina Domenici (Martini, 1992-93, p. 37). L'anno seguente portò a termine l'affresco del catino absidale della chiesa di Gallicano, in Lucchesia, con L'Assunzione della Vergine (Betti, pp. 13 s.). Poco più tardi eseguì l ...
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CACCIOLI, Giuseppe Antonio
Clara Roli Guidetti
Nacque a Bologna il 18 ott. 1672; figlio del pittore Giovanni Battista, fu, come il padre, prevalentemente frescante. Entrato nella bottega dei fratelli [...] 'ornatista Pietro Farina, gli spettano quelli della cupola (Apoteosi di s. Paolo), dei pennacchi (Le quattro parti del mondo), del catino (Caduta di s. Paolo), del transetto (S. Paolo nell'Areopago di Atene)e i riquadri murali della sacrestia (Storie ...
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AREINES
H. Toubert
Località a km. 3 a E di Vendôme (dip. Loir-et-Cher), la cui chiesa, denominata attualmente Notre-Dame-du-Mont-Carmel, non è documentata anteriormente al 13° secolo. Il suo interesse [...] volta a botte e una piccola abside chiusa da un catino. L'edificio fu rimaneggiato soprattutto nel sec. 15°, ma romanici del coro raffigurano, in una doppia mandorla nel catino, Cristo fiancheggiato da quattro animali simbolici, che domina una ...
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GIOVANNI da Spoleto
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, probabilmente nativo di Spoleto, che realizzò nel 1516, insieme con Vincenzo Tamagni, la decorazione ad affresco [...] Per primi Cavalcaselle e Crowe tentarono di distinguere le aree di intervento dei due artisti, attribuendo a G. l'affresco del catino absidale e a Tamagni l'Adorazione e la Dormitio. I due studiosi, tuttavia, credettero che "Ioannes de Spoleto" fosse ...
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catino
s. m. [lat. catīnus e catīnum]. – 1. a. Recipiente di forma approssimativamente emisferica o troncoconica, di terracotta, metallo, ecc., usato in origine per contenere vivande, poi per lavarsi o per lavarvi le stoviglie. b. La quantità...
catina
s. f. [der. del nome del genere Catha (v. cata)]. – Alcaloide (detto anche celastrina), simile all’efedrina, contenuto nelle foglie di una pianta delle celastracee, cat o ciat (Catha edulis), dotato di azione eccitante del sistema nervoso.