Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] 1992: 94) («finita la battaglia, avresti potuto vedere quanto coraggio e valentia ci fossero nell’esercito di Catilina»); Eandem enim conclusionem demonstrat astrologus et naturalis, puta quod terra est rotunda (San Tommaso d’Aquino 1984: 45 ...
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MALISPINI, Ricordano
Laura Mastroddi
Nacque probabilmente a Firenze. Le scarse notizie sul M. e sul nipote Giacotto Malispini si ricavano dalla Storia fiorentina, attribuibile al M. fino agli avvenimenti [...] sulla vicenda troiana e sulle peripezie di Enea, fino alla fondazione di Roma. Dopo il racconto romanzato della congiura di Catilina, che si conclude con la distruzione di Fiesole (rifugio del congiurato e dei suoi seguaci), è descritta la fondazione ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] deriva dal fatto che in esse non vale il principio della sostitutività dell’identità o legge di Leibniz (per es., da «A crede che Cicerone denunciò Catilina» non segue, pur essendo vera l’identità ‘Cicerone=Tullio’, che «A crede che Tullio denunciò ...
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PARETI, Luigi
Storico dell'antichità, nato a Torino il 30 maggio 1885, allievo di Gaetano De Sanctis nell'università di Torino ove si laureò nel 1909 e di K. J. Beloch nell'università di Roma. Professore [...] della storia romana, oltre a varî contributi sull'età degli sconvolgimenti politici e sociali della declinante repubblica (La congiura di Catilina, Catania 1934), è da ricordare la vasta Storia di Roma e del mondo romano, in sei volumi, dalle origini ...
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Nacque nel 95 a. C. da M. Porcio Catone, pronipote di Catone il Censore. Fu sin da giovane austero, casto, sobrio, moralmente e fisicamente forte, come ci attesta la biografia plutarchea, l'unico rimastoci [...] voleva Cesare, i congiurati al carcere perpetuo, si pronunciò per la condanna capitale. Ma C. comprese che la congiura di Catilina e l'atteggiamento di Cesare erano sintomi di un profondo disagio della plebe, a cui bisognava in qualche modo porre ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] non giungerà alle scene per le circostanze storiche poco propizie al teatro: l'Austria era difatti in guerra con la Francia.
Il Catilina (incluso con il Re Teodoro in Venezia, La grotta di Trofonio, Prima la musica e poi le parole, e il Cublai, nelle ...
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Poeta e drammaturgo inglese (Londra 1572 - ivi 1637). Creatore di un nuovo tipo di commedia, la "commedia di umori" (alla base della sua rappresentazione umana sta la teoria fisiologica degli "umori", [...] la variopinta resa dell'ambiente popolaresco della Londra del tempo. Aveva intanto prodotto (1611) una seconda tragedia classica, Catilina. Dopo The staple of news (1625), la sua produzione drammatica andò declinando con The new inn (1629); The ...
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Tessa
Arnaldo D'addario
Di questa gentildonna fiorentina, che fu moglie di messer Simone di Donato di messer Corso Donati e madre dei tre personaggi di quella casata in vario modo legati alla vita e [...] manca chi - come il Carducci - afferma che il tono dei due testi indurrebbe a supporre " che la madre del Catilina fiorentino non fosse propriamente una Cornelia ". Problema, questo, la cui soluzione è per tanta parte connessa con l'interpretazione ...
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BETTOLI, Parmenio
Sisto Sallusti
Nacque a Parma il 13 genn. 1835 da Carlo, impiegato, e da Clementina Dall'Argine. Fece studi disordinati, ma venne ben presto attratto dal teatro e dal giornalismo. [...] anno, e nel 1874 L'elettore politico.Stimolato dai successi del Nerone di P. Cossa, scrisse rapidamente il dramma Catilina,cinque atti in versi, riboccante di note illustrative, rappresentato al Gerbino dalla Compagnia del Bellotti-Bon il 9 ott. 1872 ...
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STENOGRAFIA (dal gr. στενός "stretto" e γραϕία "scrittura"; fr. sténographie; sp. taquigrafía; ted. Stenographie, Kurzschrift; ingl. shorthand; sono anche usati i sinonimi brachigrafia, fonografia, semiografia, [...] v. appresso).
Vivace e sentito fu l'uso delle notae nel mondo latino. Il discorso tenuto in Senato da Catone contro Catilina (5 dicembre 63 a. C.), voluto da Cicerone, fu stenografato. Le orazioni di Quintiliano, le meditazioni di Plinio il Vecchio e ...
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quousque tandem, Catilina, abutere patientia nostra?
〈kuoùskue ... pazzi̯ènzia ...〉 (lat. «fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?»). – Famosa invettiva con cui Cicerone inizia enfaticamente la 1a Catilinaria. Si citano talvolta...
catilinaria
catilinària s. f. [v. catilinàrio]. – 1. Ciascuna delle quattro orazioni pronunciate da Cicerone contro Catilina, l’uomo politico romano (108-62 a. C.) da lui accusato di avere ordito una congiura contro la Repubblica. 2. estens.,...