Pittore (Burgos 1635 - Madrid 1685). Studiò con J. Carreño de Miranda. Elaborò immagini sacre nello spirito devozionale della controriforma, con una eleganza formale e un gusto cromatico caldo e luminoso, [...] conoscenza della pittura veneziana. Oltre a numerose versioni della Maddalena e dell'Immacolata, notevoli sono lo Sposalizio mistico di s. Caterina (1660) e il S. Agostino (1663), conservati al Prado. Fu anche apprezzato autore di nature morte. ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] , del sec. 12° nel monastero di Chiliandari sul monte Athos e di un'altra facente parte della collezione del monastero di S. Caterina sul monte Sinai, della fine del sec. 12°, fino a giungere alle icone di produzione crociata del sec. 13° e a quelle ...
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Pittore e scultore (Valdibiena, Siena, 1486 circa - Siena 1551), tra i protagonisti, con il Rosso, il Pontormo, il Parmigianino, della "maniera" italiana; studiò da giovane le opere del Perugino, del Sodoma [...] vitalità, che fanno di lui il più "moderno" degli artisti senesi. Tra i principali dipinti: a Siena, le pale di S. Caterina (circa 1514, Pinacoteca), di S. Paolo (1515 circa, Mus. dell'Opera del duomo), gli affreschi dello Sposalizio e del Transito ...
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Pittore (Ferrara 1465 circa - Cremona 1525). Lavorò a Genova (1495), Cremona (1497), Milano, Ferrara (1500 circa), e di nuovo a Cremona. Fu sensibile all'influsso dell'arte ferrarese rivelando pure influenze [...] , nonché, nella fase più inoltrata della sua arte, della pittura romana e toscana. I suoi capolavori sono lo Sposalizio di s. Caterina (Venezia, Accademia) e alcuni affreschi della cattedrale di Cremona (1515-19), fra i quali la Nascita di Maria. ...
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Pittore (Viterbo 1721 - Roma 1803). Allievo di F. Mancini, fu attivo a Roma e nell'Italia centrale, influenzato dapprima dal gusto carraccesco e caravaggesco, poi dal classicismo di Mengs, Batoni, Benefial [...] i suoi allievi ebbe G. Cades e V. Camuccini. Tra le sue opere: a Roma, L'incendio di Borgo (1769, chiesa di S. Caterina da Siena) e L'Aurora e i Crepuscoli (1782, Casino Borghese); a Viterbo, Il sacrificio di Polissena (dopo 1780, Museo civico). Il C ...
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DE PIETRI (Del Pedro, De Pitri, Pietri, Pitri), Pietro Antonio
Paolo Bellini
Nacque a Cadarese, frazione di Premia nella Valle Antigorio, oggi provincia di Novara, ma anticamente appartenente allo Stato [...] di Milano, il 19 febbr. 1663 (Canestro Chiovenda, 1971; Chirico, 1982, pp. 246 s.), da Carlo detto "Lana" e da Caterina Pezetta. All'età di 15 anni fu inviato a Roma, dove si trovavano alcuni artisti provenienti dalla Valle di Antigorio (cfr. ...
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AGOSTA, Cristoforo
Renata Cipriani
Pittore, nato a Casalmaggiore, morto in giovane età, attivo a Cremona fra la fine del sec. XVI e l'inizio del XVII. Il suo cognome appare in taluni autori come "Augusta". [...] Studiò a Cremona presso G. B. Trotti detto il Malosso. Lo Zaist ricorda un suo Sposalizio di S. Caterina nella chiesa di S. Domenico a Cremona (ora nella Pinacoteca), firmato e datato 1598,e il quadro dell'altar maggiore della chiesa di S. Matteo, ...
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SINAI
A. Guiglia Guidobaldi
Penisola tra l'Asia e l'Africa, nella cui parte meridionale si eleva un massiccio montuoso che culmina nel Jabal Mūsá, la cima sacra legata alla memoria della consegna a [...] del santo al centro, circondato da scene della sua vita, come quelle di S. Nicola, S. Elia, S. Panteleimone e S. Caterina.Alla seconda metà del sec. 13° appartengono oltre cento icone, che manifestano cadenze stilistiche occidentali e che sono state ...
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BERTUCCI, Giovan Battista il Vecchio (detto Giovan Battista da Faenza)
Ennio Golfieri
Da identificare con Giovan Battista Utili, da un soprannome del padre fu detto anche G. B. Bracceschi e, dall'attività [...] Dianora, o Elionora, figlia "quondam magistri Iacobi de Nursia" e da lei ebbe quattro figlie, Cecilia, Samaritana, Lucrezia e Caterina, e quattro figli, Michele, Raffaele, Claudio e Giacomo. Il B. ebbe pure un fratello pi ttore, Gerolamo, minore di ...
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Architetto (Capiatone, Rota d'Imagna, 1744 - Pietroburgo 1817). In tempo neoclassico Q. fu il maggiore interprete del Palladio; non cercò in lui il pittorico, germe sviluppato dal barocco, bensì l'armonia [...] di E.-L. Boullée, C.-N. Ledoux, I. Jones e J. Adam. Nel 1779 fu chiamato in Russia come architetto di Caterina II, su suggerimento di F. M. Grimm e di Johan Friedrich Reiffenstein, rappresentante a Roma dell'Accademia di Belle Arti di Pietroburgo ...
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caterinato
s. m. (usato per lo più al plur.). – 1. Discepolo di s. Caterina da Siena, appartenente a diversi ordini religiosi; anche, laico che si considera suo figlio spirituale. 2. Termine usato per designare studiosi e devoti della santa...
catera
càtera (o caterina o caterinóna) s. f. [accorciamento pop. del nome proprio Caterina]. – In Toscana e nell’Italia centr., nome della mandorla in erba che si comincia a mangiare, con tutto il suo mallo verde, intorno alla festa di s....